“Donne, è arrivato lo sradicaferri, sradicaferri e ombrellaio. Smonta anelli, tabelloni, strutture. Donne, è arrivato lo sradica ferri…”
Ci sono partite alla fine delle quali metti un segnalibro, perché lì dovrai tornare se ti chiederanno “quando realmente” è iniziata la carriera di tal giocatore. Su Los Angeles Lakers – San Antonio Spurs 87-85, garadue delle Western Conference Finals, c’è già il primo segnalibro del progetto yellowiola per eccellenza: Devin Ebanks.
Dopo che in tutta la regular season aveva collezionato più n.e. che canestri realizzati, dopo che in tutto il primo turno di playoff contro i Clippers non si era mai alzato dal pino, lo “sradicaferri” irrompe sulle scene di garadue dal nulla con 15 punti nel secondo tempo, firmando in calce tutte le azioni decisive alla stregua del miglior Bryant. E firmando anche azioni come queste...
Garadue rispecchia in toto garauno. Gli Spurs comandano, ma il fatto preoccupante è che lo fanno senza Ginobili, questa volta cancellato da Artest. Nel secondo quarto un break bianconero di 13-2 ci spedisce a -9 (25-34); da noi segna solo Odom (9 punti nei "secondi 10 minuti") e solo grazie ad una bomba di Kobe a 1" dall'intervallo riusciamo ad andare alla pausa lunga sotto solo di 4 punti (37-41), pur tirando col 38%. Dopo un minuto e mezzo dall'inizio della ripresa Tim Duncan commette il suo quarto fallo ed è costretto ad uscire: ciò ci consente di rimanere aggrappati al match, sempre grazie a "Lamarvellous" che è un rebus irrisolvibile sia per Timoteo, sia per McDyess.
Il fatto che il primo vantaggio Lakers avvenga soltanto a sei minuti dalla fine della partita (66-65) la dice lunga sul comando emotivo che San Antonio ha sulla gara. Ma qui entra in gioco il Barba. Annuso nell'aria che è arrivato il momento di un cambio strutturale improvviso senza dare tempo agli Spurs di adeguarsi.
Mi prendo tutta la responsabilità di mettere in panchina nei momenti decisivi "Mr. Clutch Shot" Derek Fisher e l'uomo che sta cancellando Ginobili, Ron Artest. Vado negli ultimi cinque minuti con un quintetto atletico composto da Brown, Bryant, Ebanks, Odom, Gasol.
All'inizio sorprendiamo Popovich e una tripla di Lamarvellous sembra addirittura farci decollare (74-70), ma l'arrivo sul filo di lana è in agguato.
A -1’55” Tony Parker perfora la difesa yellowiola e suggella il pareggio: 77-77. I Lakers attaccano, Shannon Brown si butta in mezzo ma viene stoppato, la palla vaga tra una selva di gambe, Ebanks è il più lesto a catturarla e a vedere Odom libero nell’angolo da tre. Lo serve e “Lamarvellous” ringrazia: 82-79 Lakers a 57" dalla fine! Ci pensa Ginobili ad accorciare con un 2/2 a -46” (82-81), ma l’azione successiva Ebanks s’inventa il numero. Solitamente è Kobe che si prende responsabilità di questo genere, ma “D.E.” è in trance agonistica: circumnaviga la linea da tre, vede un varco nella difesa, si butta dentro, rilascia un semigancio in corsa, la palla fa due giri attorno all’anello e si accomoda placida dentro la retina a -33”: Lakers 84, Spurs 81! Ma non è finita: Antonio McDyess sorprende Odom dai 5 metri e gli piazza la sospensione del -1 Spurs a 10” dalla fine (84-83), mentre Kobe non sbaglia dalla lunetta sul fallo sistematico bianconero (86-83 a -14”). Time-out San Antonio. Per evitare un nuovo piazzato di McDyess decido di mettere dentro Ron Ron in ala grande al posto di Odom. Rimessa Spurs… palla a Parker… il francesino si butta dentro e all’altezza della lunetta lascia partire il suo classico tiro ad una mano proteso in avanti… secondo ferro..rimbalzo di Artest! Fallo sistematico, Ron Ron fa 1/2 ai liberi ma basta e avanza. Lakers 87, Spurs 83 e il tiro realizzato allo scadere da Parker non serve più a nulla (87-85). 2-0! DAI CAZZO!!!
L'Mvp viene dato immeritatamente a Kobe Bryant (21 punti, 5 rimbalzi), ma il vero Most Valuable Player è stato Devin Ebanks, con 15 punti nella ripresa, dei quali almeno 10 nell'ultimo quarto. Ma soprattutto, il fatto di decidere così una gara di Western Conference Semifinals dopo un anno intero passato in panchina, dimostra che Ebanks ha le "huevos" per diventare un futuro campione. Devastante anche l'impatto di Odom con 19 punti from the bench. Nonostante un Ginobili ectoplasmatico (11 punti, 3/13 al tiro) e un Duncan messo fuori uso dai falli, gli Spurs hanno nuovamente comandato per larga parte della gara, sfiorando ancora una volta la vittoria (anche grazie alla surprise from the bench, il play Quinn). Ora la serie si sposta a San Antonio e lì non ci faranno sconti.
Tutte sul 2-0 anche le altre serie. I Mavs campioni in carica comandano sui Jazz vincendo la seconda partita consecutiva a Salt Lake City. Miami è 2-0 su Atlanta e Chicago è 2-0 su Milwaukee.
Tutte sul 2-0 anche le altre serie. I Mavs campioni in carica comandano sui Jazz vincendo la seconda partita consecutiva a Salt Lake City. Miami è 2-0 su Atlanta e Chicago è 2-0 su Milwaukee.
Che sia nata una stella? Ebanks è un talento straordinario ed ha caratteristiche rare nel roster gialloviola. Comunque, vittoria fondamentale e che potrebbe aver indirizzato la serie definitivamente. Ora gli Spurs sono sul ciglio di un burrone, vedremo se le loro stanche membra saranno sufficienti per risponderti a tono. È evidente che basta che ti porti a casa una tra "garatre" e "garaquattro" e la serie è definitivamente tua, ma devi anche stare attento a non far rientrare gli Speroni.
ReplyDeleteSecondo me Ebanks diventerà una "quasi stella". Non lo deduco solo dalle sue skills (ha una debordanza fisica mostruosa e se mette su il tiro da fuori diventa immarcabile), ma anche dalla voglia che ha.
ReplyDeleteCome riportato dal Los Angeles Times, durante tutto il lock-out, ogni notte Devin si presentava in palestra per eseguire più di mille tiri. Come faceva Kobe. E già dal primo scrimmage reale con i Lakers, Ebanks ha mostrato un notevole tiro da fuori, tanto che probabilmente quest'anno nel Real World partirà titolare con Artest che esce dalla panchina! (così almeno ipotizza LA Times).
Per quello che riguarda la serie, essere sul 2-0 dopo essere stati sotto (anche largamente) nel punteggio per 70 minuti su 80 è un qualcosa che pesa sulla sfida. Se fosse una sfida di boxe, ai punti starebbe infatti 2-0 secco per gli Spurs... Però ora si va a San Antonio.
Ho visto da te che i Clips hanno pareggiato con un tiro di Ginobili a 0".3! Sarà interessantissimo adesso vedere quale sarà la composizione molecolare di garatre. Se i giovani Clippers trarranno energie da questo sacco a Los Angeles potrebbero farsi veramente pericolosi. Attenzione anche al "clima" della LA sponda Velieri: ti ritroverai in garatre uno Staples Center completamente immerso in una marea rossa, con i tifosi caldissimi. Questa garatre sarà come una garasette!
Alla fine, gara 3 l'ho portata a casa. Ma l'abbiamo vinta coi nervi, guardandoli sempre negli occhi in cagnesco e facendo le giocate da campioni. Loro vanno a velocità doppia, Gordon sta facendo un lavoro difensivo assurdo su Bryant e Ginobili e Griffin sono dei rebus molto difficili da risolvere. Finora sono stati gli episodi a decidere le gare: le magie di Fish in gara 1, il buzzer di Manu in gara 2 e le giocate di Bryant in gara 3. È una delle serie più belle che abbia giocato. Non ho quella sensazione di controllo, non sono mai sicuro di andare dall'altra parte e segnare, neanche con Kobe e sto veramente faticando. Probabilmente siamo più forti, ma non lo siamo a sufficienza per giocare "con le marce": dobbiamo dare il massimo sempre e comunque, giocando con la testa.
ReplyDeleteHo letto pure io l'intenzione di far partire Ron Ron dalla panca e che Ebanks è molto migliorato (Kobe pare fosse entusiasta dei suoi progressi) al tiro. Vederemo, indubbiamente troverà molto più spazio con Mike Brown che con Phil, il quale era solitamente restio a schierare rookie allo sbaraglio!
Quello del non avere più la sensazione di poterla portare a casa è - insieme al gameplay - la netta miglioria di nba2k12.
ReplyDeleteCome nella realtà, le serie si decidono spesso per episodi. Alla fine vince il più forte, ma mai stravince. A parte il 2001, dove i Lakers di Kobe e Shaq distrussero tutti, non c'è stato anello vinto che non sia stato deciso da episodi. The Shot di Jordan nel '98, il tiro di Kerr nel '97 o quello di Paxson nel '93. il Johnny Havlicek stole the ball etc.. etc... Nei passati nba2k c'era la sensazione che, impegnandoti comunque ad alti livelli, il titolo lo portavi a casa.
Qui no. Anzi: c'è la sensazione netta che in eventuali finali di conference Lakers-Mavs possa finire 0-4 per loro.