Tuesday, December 6, 2011

DEEP IMPACT



A 8’37” dalla fine Shannon Brown letteralmente decolla, piazza il gomito sinistro sulla faccia di LeBron e con la destra affonda uno schiaccione memorabile, schienando il Prescelto a terra e poi guardandolo dall'alto con sguardo di sfida. Sacrilegio. Re Brone si irrita, colpisce le caviglie di Brown da terra e poi, una volta in piedi, lo squadra di rimando mentre la guardia dei Lakers si dirige in lunetta a tirare (e segnare) il tiro libero aggiuntivo. E’ l’azione del clamoroso +20 Lakers (67-87), che pochi minuti dopo si trasformerà in un incredibile +29 (68-97) con quattro triple (una di Kobe, due di Barnes, una di Odom) che trasformano l’incredula American Airlines Arena in una landa desolata. Un tale silenzio che fa risuonare nel nulla un inequivocabile “WHAT'S THAT??!”, gridato da una spettatrice all’ennesimo attacco statico degli Heat che finisce con l’ennesima palla persa. 


Heat-Lakers, la partita che avrebbe dovuto sancire la macellazione yellowiola e la consacrazione dei Dominatori dell’Universo (22-2 il record pre-gara di Miami) diventa un autentico Armageddon che mette in discussione tutto. Il Barba – da vecchio marpione – dopo aver subito uno 0-4 iniziale con quattro punti rapidissimi di Wade, decide di piazzarsi a zona 2-3 per tutta la partita: ritmi bassi, tira solo chi è libero, giocate ogni pallone come se fosse l’ultimo e costringete i Tre Amigos a tirare da fuori. Il risultato è che prendiamo subito il controllo della partita. Noi tiriamo col 68% nel primo quarto e Miami col 34%, proprio loro che sono la squadra che tira meglio in tutta la Nba! Vado di "prostituscione intellettuale" e tengo la 2-3 per tutta la gara, mi aspetto che da un momento all’altro Spoelstra trovi le contromosse, ma le cose non cambiano nemmeno quando mette dentro i "triplatori" (Jones, Chalmers, Mike Miller). Noi giochiamo la miglior partita dell’anno. Il Triple Post Offense che non siamo riusciti a sviluppare contro i Bobcats, qui a Miami scorre fluido e ogni tiro preso è wide open: per la prima volta in questa stagione mandiamo sei giocatori in doppia cifra, con Bryant chirurgico (24 punti con 9/11 al tiro), Gasol Mvp eletto (18 punti, 8/12) e Shannon Brown Mvp virtuale (13 punti) nonostante il 4/14 al tiro: ma ha dato un’energia e una scossa nei momenti decisivi che è come se ne avesse segnati 40. E i Tre Amigos? Due limitati, uno completamente evanescente. Lebron, che viaggia a 31.5 di media, l’abbiamo fermato a 19. Wade ne ha messi 18 ma in gran parte nel garbage time, mentre Bosh si è perso completamente contro la nostra zona (9 punti, 4/10).

Finisce 87-101. Miami ha sempre il primato saldo in mano (22-3 contro il nostro 18-5) e probabilmente abbiamo scoperto le carte e dato modo a LeBron – con quella schiacciata "and one" di Brown – di maturare una spietata vendetta in futuro. La prossima volta che lo incontreremo, lo so già, ce ne farà 70: abbiamo profanato il Re. Ci siamo scoperti, ma volevamo anche dare un segnale e mettere più di un sasso negli ingranaggi fin qui perfetti degli Heat. Scateneremo la “belva Lebron”, ma gli abbiamo pure detto: non solo possiamo battervi, ma possiamo anche dominarvi.

9 comments:

  1. Ieri sera avevo postato un lungo commento alla tua commemorazione della mia vittoria (grazie!!!), ma è crashato tutto per colpa della mia connessione che si è impallata per un'ora, costringendomi a resettare il browser e andare a letto. Ora non trovo più il tuo post, quindi ti ribadisco semplicemente il grazie per il pensiero! :-)

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  2. Great Sommo!
    Sì, è sparito perchè invece di aprire un nuovo post praticamente ci ho scritto sopra. Ma in quel tribute mancava comunque la mia domanda: ora che farai? Il cuore dice di proseguire con questi Bulls, anche perchè una squadra che vince il titolo deve avere l'opportunità di difenderlo (e inoltre c'è la prima scelta del Draft, con la squadra che rischia di diventare una vera potenza da Dynasty). La testa però dice che un'altra stagione da 82 partite praticamente ti porterebbe all'uscita di nba 2k13 :) vanificando l'approdo nel 2k12 che, credimi, è veramente una roba fuori dal mondo (grafica a parte, ma è una particolarità che voi col PC potete correggere "tranquillamente" grazie ai vari patchers mondiali)

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  3. Mamma mia! Li hai macinati! Come ti avevo detto, Miami è forse delle 3 ad est la squadra che, con i Lakers, temo di meno. Miami è una non-squadra, ha una difesa molto forte fisicamente ma tecnicamente non paragonabile a quella dei Bulls o dei Celtics ed un attacco che è troppo statico. I Lakers sono gli unici che possono spendere 3 marcatori su Wade e James (Brown,Barnes,Artest) senza intaccare le loro potenzialità offensive.
    Certamente, ogni volta che si incontrano gli Heat si deve dare il massimo, ma non sono loro la squadra da battere!

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  4. Absolutely. Certo è che passare da una vittoria allo scadere contro i Bobcats ad issarsi sul +29 a Miami contro una squadra che aveva perso solo 2 partite su 24, è da pazzi!
    La squadra che temo di più in assoluto sono i Chicago Bulls: ho ancora quel -33 stampato bene in testa. E' altrettanto chiaro, però, che questo dominio a Miami deve essere dimenticato in fretta: al di là della nostra grande prestazione, a loro - anche wide open - non entrava nulla. Sono incappati nella classica giornata storta, però anche favorita dal fatto che non stati assolutamente in grado di attaccare la zona 2-3: invece di mettere un lungo ad altezza della lunetta a fare da centro boa di smistamento, si sono completamente persi in continui palleggi sul posto e insensati attacchi a testa bassa da "ghé pensi mi", finendo per sbagliare di tutto.

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  5. FROM THE THREAD @ Alp
    Che roba. Hai giocato al gatto col mouse a Dallas contro i Mavericks in un back-to-back game! Questa è una prova di forza che vale dieci vittorie. I Mavs non saranno più quelli degli scorsi playoff, dove entrarono in una sorta di Nirvana del basket, ma comunque sono sempre i campioni in carica e con i Lakers che arrivavano stanchi dalla gara del giorno prima, giocarsela al gatto col mouse è un messaggio forte.
    Nelle cronache non leggo quasi mai di Wayne Ellington: sta giocando sotto le aspettative, è chiuso da Kobe e Brown oppure è andato tra i d-leaguati?

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  6. Ho giocato a nascondino, ma anche Dallas non ha spinto più di tanto. Solo in apertura di terzo quarto li ho messi un po' alle corde, ma non si aspettavano certo un nostro ritorno di fiamma. Ormai per noi la Stagione Regolare è finita, 10 gare di vantaggio sono troppe è inutile affermare il contrario, loro hanno puntato molto sul fatto che a noi la gara non interessava e l'hanno portata a casa senza mostrare il vero potenziale. Mi preoccupano parecchio però, visto che hanno parecchi tiratori, io storicamente non ho una grande difesa sulle triple, e possono reggere l'impatto del nostro reparto lunghi. Il vero ago della bilancia è Kobe: ieri sera ha un po' sparacchiato, ma in una serie eventuale di playoff deve giocare da Kobe Bryant.
    Ellington è un po' chiuso da Brown e Bryant. Lo sto allenando in difesa, perché è un po' troppo accondiscendente con l'avversario e visto che con Bryant "non difendo" non posso rischiarli assieme troppo spesso, ma in attacco è un giocatore da triangolo: ottimo tiratore e buoni movimenti offensivi sono tra le sue caratteristiche. Ieri ha avuto però un po' di spazio in più, in quanto ho ritirato i pezzi da novanta a 5 minuti dal termine nonostante fossimo sul -8, e ne ho apprezzato i miglioramenti difensivi. L'anno prossimo, sicuramente entrerà nelle rotazioni in pianta stabile, così come Ebanks il quale sta iniziando a diventare un giocatore di pallacanestro niente male...

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  7. Devin Ebanks da me invece non sta ingranando, a parte il suo eccezionale atletismo che a volte lo porta a catturare preziosissimi rimbalzi ad altezze megagalattiche.
    Però ha serissimi problemi al tiro: non ne segna uno. Si muove bene senza palla, si va trovare wide open e dunque ciò invita al penetra e scarica su di lui per la tripla o la sospensione, ma sbaglia il tiro 9 volte su 10.
    C'è poi il fatto che Matt Barnes sta veramente giocando bene e lui sì che sul penetra e scarica è in grado di piazzarmi la bomba dall'angolo (due sue bombe hanno scavato il solco decisivo nella sfida con gli Heat trasformando improvvisamente gli ultimi 5' in puro garbage time).
    Ebanks è come il primo Ariza dei Magic, che non segnava mai da fuori. Spero che faccia lo stesso salto improvviso che ha fatto il "Cobra", che praticamente è passato dallo 0% behind the arc con i Magic al 40% l'anno dopo con i Lakers. Se Ebanks mette su un efficace tiro da fuori, è senza dubbio la futura ala piccola titolare della squadra. Ma tra 3-4 anni, però.

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  8. Ieri Ebanks è stato il quarto marcatore di squadra con 12 punti. Io lo sto facendo lavorare parecchio sul tiro dalla media e i frutti li ho visti con un bel 2 su 5 mid-jumper wide open. Credo che, se tu non vuoi usare lo sviluppo (valuta che è talmente scarso al tiro che non ho completato 2 prove su 4), devi forzare qualche penetrazione in più con lui. Se riesce a fare tre passi verso il canestro in corsa, sradica il ferro.

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  9. Diciamo che quest'anno, essendo strachiuso da Matt Barnes, io Ebanks tendo a "nasconderlo". A fine stagione diventerà free-agent e se mi cresce a dismisura in questa stagione e mi inizia a viaggiare a 8-10 punti a partita, poi rifirmarlo sarà un problema.
    A giugno 2012, invece, voglio rifirmare Ebanks con un contratto di durata massima di 5-6 anni stando sotto il milione di dollari all'anno nelle prime due stagioni e arrivando al massimo a 1,5 o 2 milioni di $ nella sua ultima stagione.
    Ormai mi è chiaro che se lo voglio lanciare, devo far partire Matt Barnes, cosa che non accadrà in questa stagione. Lancerò definitivamente lo "sradicaferri" quando avrò la sua firma su di un contratto di 6 anni. E' Ebanks il vero affare dei Lakers in prospettiva futura.

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