Lo Staples Center esplode a 4" dalla fine quando Kobe Bryant infilza i Clippers con una freccia velenosa in fade-away da quasi 7 metri scavalcando una selva di mani: il 40° punto del Mamba è il dardo intriso di curaro che non lascia scampo: 91-87, non c'è nè spazio nè tempo per trovare l'antidoto. Due a zero Lakers. Ma ancora una volta è stata una battaglia che poteva concludersi in altra maniera, anche se la "composizione molecolare" della partita è stata ben diversa da garauno.
Se "Da game #1" fu in equilibrio per tutto il primo tempo e poi finì in mano ai Clippers per gran parte della ripresa, qui invece i Lakers dominano subito, sfruttando un'evidente pecca cronica di questi "Velieri", evidenziata anche dal noto sito nba playbooks, ovvero la capacità di subire un contropiede dopo un canestro segnato. Ecco perchè contro i Clips non riusciamo a tenere ritmi lenti. Ti offrono sempre il fianco per colpirli subito in fastbreak. Se a questo ci aggiungiamo un Bryant in una di quelle serate dove si fonde con l'ambiente e tutto scorre fluido al rallentatore, ecco spiegato il primo quarto da 30-18 Lakers, con Kobe a imbucare 18 clamorosi punti in piena media per infrangere il record di segnature di Jordan nei playoff. Un riposo dei nostri strarting fivers consente a LAC di piazzarci uno 0-11 di break in pochi secondi riacciuffandoci subito (30-29) e così all'intervallo abbiamo un controllo relativo (52-46) con il Mamba Nero già a quota 29 punti.
Ma nella ripresa cambia la consistenza dell'aria all'interno dello Staples, cominciando a prendere i colori biancorossi. Blake Griffin non si marca (finirà con 19 punti e 13 rimbalzi), Al Farouk Aminu (19) sembra Pippen, a metà terzo quarto arriva il pareggio (59-59), poi i Clips passano per la prima volta in vantaggio con un tap-in dunk di Griffin (62-64). E ci si trascinerà così fino alla fine. Episodi again.
A -1'51" Pau Gasol circumnaviga Griffin e va ad appoggiare alla tabella il +4 LAL (89-85), Mo Williams sbaglia due rigori wide-open da crocifissione in sala mensa, ma a -28" un'entrata di Eric Gordon riapre tutto (89-87). Palla ai Lakers, se si sbaglia i Clippers hanno il tiro per l'overtime o per la vittoria. Si va dal Mamba, braccato come in una caccia alla lince. Gli impediscono di forza di avvicinarsi di più e così si gira e tira dai sette metri con sei mani addosso. Solo rete.
Per Kobe 40 punti, 6 rimbalzi e 16/21 al tiro, ma ancora una volta è Shannon "Browntown" a dare la benzina necessaria con 14 from the bench. Per la seconda gara consecutiva non è entrato Devin Ebanks, ma Kobe crede in lui fermamente: http://lakersblog.latimes.com/lakersblog/2011/12/kobe-bryant-remains-high-on-devin-ebanks.html
Nelle altre serie i campioni in carica dei Mavericks sono sotto 0-2 contro i Suns. Miami e Chicago pareggiano sull'1-1 dopo le inaspettate sconfitte casalinghe in garauno, mentre i Celtics perdono clamorosamente la seconda partita consecutiva a Boston contro i Milwaukee Bucks e sono sotto 0-2 con la serie che ora si sposta a Milwaukee.
@ Alp
ReplyDeletegran vittoria in garauno con Memphis. Il mio pronostico è 4-1 for LA, ma solo perchè sul 2-0 o sul 3-0 può arrivare quel rilassamento inconscio da "serie già chiusa" che può farti perdere una partita. Il mio 2-0 invece è un 2-0 di episodi e di fattore campo. Ora la serie si "trasferisce" a Los Angeles sponda Clippers e non mi meraviglierei se la pareggiassero.
Bella vittoria!
ReplyDeleteI Clippers sono una squadra più ostica di quanto diano a vedere, hanno talento da vendere e a quanto pare non gli manca neanche il desiderio di vincere.
Dubito che riusciranno a pareggiare la serie, ma difficilmente ti permetteranno di portarti avanti 3-0.
Sono una squadra tostissima, sbarazzina, con due futuri All Star for me (Eric Bledsoe, Al Farouk Aminu), piena di energia, di talento offensivo e molto giovane. Quest'ultimo aspetto - la gioventù - l'hanno pagata in garauno e garadue nelle azioni decisive. Lì la nostra esperienza ha fatto la differenza. Ai Clippers per far strada nei playoff manca la difesa, però. Se questi Clippers li dai in mano a Thibodeau possono diventare una forza. Per ora sono una squadra da temere, ma forse non ancora pronta per questi livelli. Per ora...
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