Thursday, December 8, 2011

Back-to-back (ma a fighe mai?)

Il giorno dopo "The Deep Impact" a Miami potremmo starcene tranquillamente in una vasca idromassaggio con un sigaro e due biondazze, e invece no. Cosa ci mette Da Calendar? La trasferta a Indianapolis. Il record attuale non rende loro giustizia (11-11), i Pacers for me sono un futuro top-team. Grandi dirigenti, gran pacchetto allenatori (non solo Voghel, ma anche Brian Shaw as assistant), solido asse play-pivot (Collison-Hibbert), un bomber (Granger), un'ala piccola in fase di decollo illimitato (Paul George), un'ala grande che è uno dei giocatori più sottovalutati del pianeta, Tyler Hansbrough, e un mastino difensivo come George Hill. Se non vendono nessuno, tra tre anni saranno la terza forza a Est dopo Miami e Chicago. Dobbiamo andare contro questi qui, nello Stato della pallacanestro, dopo aver speso energie fisiche ed emotive appena 24 ore prima.
E infatti ci asfaltano. Più reattivi, più energici, più tutto, ci scaraventano a -15 a inizio secondo quarto e noi non abbiamo resistenze. Ed è proprio qui che capisco: i Lakers sono entrati in modalità playoff. Ci calmiamo, giochiamo di esperienza, Kobe mette gli occhi della tigre, Fisher dirige come fosse alla Scala. A 5' dalla fine Lamar Odom piazza la bomba del -7 e lì siamo come lo squalo che sente l'odore del sangue. Non ci fermiamo più. Centriamo il primo pareggio a quota 84, andiamo avanti di due grazie a Kobe ma il tiro decisivo lo mette - as usual - Derek Fisher: sfrutta un mis match momentaneo (lo stava marcando Hibbert) e segna la bomba del +5 L.A. a -1'30". Game, set, match. La vinciamo 97-90 con un break di 31-17 nell'ultimo quarto, con Kobe da 34 punti e 7 rimbalzi, Bynum da 16 +15 e 14 punti decisivi di "Lamarvellous" from the bench. Non basta un grandissimo Tyler Hansbrough (17 punti, 7/12 al tiro, 8 rimbalzi, 4 assist, 4 recuperi) che ha fatto a fette Gasol (al punto da costringermi a lasciare lo spagnolo in panca in the last period, andando di lunghi con Odom e Bynum).
Rimontare da un -15 a Indianapolis dopo che 24 ore prima avevamo giocato a Miami è un altro segnale: ci siamo! Dopo la partita mi intrattengo con Brian Shaw. Discutiamo del più e del meno, e di come meno più meno faccia più. Gli svelo che volevo riportalo ad L.A. come assistente di Brown. Magari quando scadrà il contratto con i Pacers, riproverò a fare un tentativo.

12 comments:

  1. Go Barba, grande vittoria!
    Nella mia associazione ho preso le redini proprio dei Pacers, e posso confermare che il potenziale di questa squadra è immenso, senza dubbio una delle future potenze della lega, denaro permettendo.
    Comunque vittoria importante, i PO si avvicinano e come al solito le tue squadre tirano fuori i cojones, vincere in quella situazione non era certo facile.

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  2. Right, Indiana è veramente la squadra più futuribile. Ha già tutto e sono tutti tutti giovani. Darren Collison (24 anni), Paul George (21), Tyler Hansbrough (26), Roy Hibbert (25), George Hill (25), Josh McRoberts (24), Lance Stephenson (21) sono un nucleo di giocatori da 7-8 anni di Asso, con già dentro una futura stella (George) e un futuro All Star (Hibbert).
    Non mi ha mai convinto troppo Danny Granger ma mettendolo tra un paio d'anni sul mercato (ora ha 29 anni) - quando sarà ancora al top - si potrà ottenere tanto.
    I Pacers mi ricordano i Bulls del 1987: mancano ancora 4-5 anni per competere per l'anello ma hanno già un nucleo di giocatori che potrebbe far parte della squadra campione del 2016, sempre che riesci a fare un'Asso così lunga, perchè è chiaro che nè ora, nè tra un anno, nè tra due anni, nè tra tre i Pacers sono pronti per il titolo.

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  3. Nella mia asso ho raggiunto le finali di conference sia il primo anno (venendo eliminato 4-0 dagli Heat), sia al secondo (giocato gara 1 oggi proprio contro Miami, e complici gli infortuni occorsi a Kirilenko e Wade ho vinto), Indiana ha il potenziale per essere una contender nel futuro, ma con gli innesti giusti può diventare già ora una grande squadra (io ho preso Holiday in cambio di Collison e ho pescato Perry Jones e Nolan Smith al draft).

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  4. Gran vittoria! Comunque, la scelta di "panchinare" Gasol per Bynum è una di quelle che io non prenderei mai: Bynum è un bel giocatore, ma anche se Gasol gioca la peggior partita della vita, il finale è della coppia Odom-Pau! Drew ancora non mi trasmette quella sicurezza nei momenti chiave che i veri Campioni trasmettono.

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  5. Io invece sono dell'idea che sia stata un'ottima scelta.
    Ok, Gasol è un grande giocatore, ma se è in serata no e le sta prendendo da tutte le parti preferisco lasciarlo in panca e dare spazio a chi mi ha dimostrato di poter vincere la gara.

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  6. Guarda Lup, parlo per esperienza personale. Quando giocavo, c'erano i ragazzi veramente forti, quelli di "un'altra categoria". Se uno di questi giocava male, si sedeva per praticamente tutta la partita ma, in caso di finale tirato, veniva rimesso in campo e magari piazzava la giocata decisiva. Se una gara è tirata, gli ultimi due minuti fanno parte di un altro sport. Non dico che i sidekick non sono importanti per vincere (io stesso ero esclusivamente uno specialista difensivo e talvolta nel mio piccolo cambiavo le gare difensivamente, ma in attacco per segnare mi dovevo trovare da solo ad un metro dal canestro) e che non possono fare la giocata della partita, solo che puoi stare tranquillo che quando conta veramente, ed anche eventualmente in serata no, il grande giocatore la giocata (sia essa una tripla, un rimbalzo, una rubata...) la fa sempre.
    Ti porto come altro esempio anche Kobe Bryant in gara 7 delle Finals 2010. Ha tirato (e forse pure giocato) male per tutta la gara, ma tu veramente avresti giocato gli ultimi 5 minuti con
    Brown o Farmar al suo posto? Io no!
    Nowitzki l'anno scorso in gara 4, a causa della febbre iniziò male, ricordi? Ma quando la palla iniziò a scottare lui fece le giocate decisive. Dopo un primo quarto così così, gli avresti detto siediti che la gioca Haywood? Non credo!

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  7. @ Alp
    Generalmente anch'io vado con Odom-Gasol (o Gasol-Bynum) ma lo spagnolo era veramente in una serata dove non ne combinava una. Non solo non segnava mai e aveva il canestro stregato, ma Hansbrough lo stava facendo completamente a fette. Non a caso ho iniziato a rimontare, poi a pareggiare, poi a vincere di 7 da quando ho messo in panca Gasol. Era proprio in una giornata no.

    @ Lup
    Ma hai già fatto due stagioni col 2k12? Oppure sei al 2k11? (perchè sono due giochi completamente diversi). Comunque arrivare alle Finali di Conference al primo anno con Indiana è una impresa

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  8. Gioco col 2k11, il 2k12 non ho neanche intenzione di prenderlo visto che quando ripartirà la NBA impegnerò le ore che adesso passo a giocare per guardare una o due partite.
    In realtà arrivare in finale di conference è stato più semplice di quanto pensassi... in RS ho avuto qualche difficoltà e sono arrivato settimo (15 vinte e 14 perse), ma ai PO, nonostante avessi alzato il livello di difficoltà da All Star a Superstar, non ho avuto nessun problema fino a che ho incontrato gli Heat.
    La cosa interessante è che nella mia prima asso coi Bulls facevo una difficoltà immane solo a trovare un buon tiro, mentre coi Pacers mi sono trovato bene dall'inizio... la mia teoria è che Indiana sia una squadra cucita su misura per me.

    @Alp: Concordo, Nowitzky e Kobe sono giocatori a cui non rinuncerei mai nel finale di una gara tirata, ma Gasol non appartiene alla loro categoria.
    Certo, è un ottimo elemento, tecnicamente è il miglior lungo al mondo e senza dubbio è più forte di Bynum, ma se il buon Drew sta giocando bene e lui male io lo levo perché la differenza tra i due non è così abissale come invece potrebbe essere tra Dirk e Haywood o Kobe e Farmar.
    Ricordo una partita dei Bulls della scorsa stagione in cui Thibodeau nel finale mise in campo Gibson al posto di Boozer e la sceltà pagò alla grande.

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  9. @ Lup
    Se sei un fan della saga di 2k non puoi perdere nba2k12, soprattutto se lo usi per Pc (che ha un costo dimezzato rispetto alle consolle). Il salto da nba2k11 a nba2k12 è enorme. E' proprio un altro gioco. E' il più grande balzo in avanti della 2k. Anch'io inizialmente avevo intenzione di restare col 2k11, poi una volta avuto in mano il 2k12 è stato come passare da nbalive a nba2k.

    @ Alp
    C'è anche da dire che ho messo in panca Gasol ma l'ho sostituito con Odom, che è un panchinaro solo perchè non si può giocare in sei. La cosa clamorosa sarebbe stata sostuire Gasol con Caracter, ma "Lamarvellous" è un altro big. A volte però io vado a sensazione, anche se con 2k12 ancora non è successo: se a 5 minuti dalla fine ho dentro tutta la panchina e vedo che questa panchina sta andando alla grande, non interrompo il flusso per mettere dentro per forza i titolari.
    Però, come appena scritto, a nba2k12 ancora non è successo proprio perchè in nba2k12, molto più vicino alla realtà dei precedenti 2k, i panchinari sono realmente tali. Nei precedenti 2k un panchinaro poteva quasi essere un titolare se lo si utilizzava bene. Qui no. La differenza tra titolari e panchinari è marcata.

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  10. Non comprerò NBA 2k12 per il semplice fatto che non avrò il tempo di giocarci.
    Io passo all'incirca un paio d'ore al giorno a giocare, ma con l'inizio della stagione NBA quelle due ore le impegnerò quotidianamente per guardare una partita, e visto che la RS partirà il 25 non avrebbe senso comprare il 2k12 per giocarci due settimane.

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  11. Barba, infatti io concludo sempre con Odom+Pau e "mai" con Bynum. Era la presenza di Bynum ad avermi colpito, non quella di Odom. Ognuno poi interpreta il gioco come meglio crede, ci mancherebbe, ma nei finali tirati il mio quintetto è Fisher-Bryant-Artest-Odom-Gasol.

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  12. @ Alp
    Ahh. Cmq ho tenuto Bynum dentro anche per contrastare Jabba "Da Hibba" Hibbert e Gasol era talmente inguardabile da essere irritante. Forse perchè il Gasol del Real World l'aveva già avvertito che i Lakers volevano tradarlo!

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