Thursday, December 1, 2011

5 domande 5 about: The L.A. Future

Siamo solo a metà campionato ma in casa Lakers si comincia già a parlare di futuro. The City of Angeles è spaccata in tre fazioni distinte per quello che riguarda la prossima stagione: rinnovamento totale, rinnovamento parziale, squadra invariata. Ma c’è anche la quarta opzione…




1.      Rinnovamento totale
“Alla fine di questa stagione verrebbero ceduti tutti i big over 30 eccetto Kobe: verrebbe messo sul mercato il corposissimo pacchetto Artest-Odom-Gasol con il quale ricostruire, ringiovanendo, l’intera struttura della squadra, garantendo ai Lakers un nuovo nucleo giovane, duraturo per tutta la lunghezza dell’Asso.”
2.      Rinnovamento parziale
“In caso di rinnovamento parziale partirebbe un solo big, probabilmente da scegliere tra Artest o Odom, più qualche giocatore panchinaro come Blake o Matt Barnes. Verrebbe sostituito un pezzo da novanta nel quintetto (Ron Ron) e modificata buona parte della panchina.”
3.      Nessun rinnovamento
“Si spremono i big over 30 fino a che non ne hanno più e per altri 3-4 anni la struttura dei Lakers rimarrebbe quella attuale, a parte Derek Fisher che ha già annunciato il ritiro al termine di questa stagione.”
4.      Da Real World Influence
“La squadra può cambiare se ci saranno acquisti clamorosi nel Real World, come superstar del calibro di Chris Paul o Dwight Howard: in questo caso questo si rifletterà specularmente anche nel barbamondo.”
5.      Zen, qual è l’opzione più probabile?
“La prima sarebbe molto stimolante, perché cedere il pacchetto Artest-Odom-Gasol significherebbe muoversi sul mercato a caccia di quasi tutte le potenziali future stelle: parlo di prime dieci scelte del 2010 o altri giocatori in rampa di lancio. Questo però sconvolgerebbe troppo la squadra ed è una cosa contraria alle mie abitudini. Io penso che le opzioni più probabili saranno la 3 o la 4. Per quello che mi riguarda, infatti, ho intenzione di andare avanti con questo nucleo ancora per 3 stagioni circa e dunque di tenere Artest, Odom e Gasol fino alla soglia dei 35 anni. Ma è molto probabile che si verifichi l’opzione 4 e che Ron Ron o Odom (o addirittura Gasol) vengano ceduti nelle prossime settimane nel Real World.”

6 comments:

  1. Non fare il "processo alle intenzioni": in siciliano si dice "Comu finisci si cunta". Prima vedi come va a finire la stagione e poi decidi il da farsi. È evidente che se dovessi arrivare fino in fondo, non potresti che fare piccoli movimenti; se dovessi uscire subito invece dovrebbe partire la ricostruzione. Insomma, tutto dipende da come va a finire la stagione!

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  2. Per questa stagione la squadra rimane invariata (a meno che stanotte nel Da Real World non vada in porto lo scambio di cui si parla in queste ore, ovvero Bynum per Dwight Howard), ma nella off-season il progetto non verrà fatto in base a come va a finire la stagione.
    A prescidere dal risultato finale, infatti, il Progetto deve avere altre basi: con questa squadra attuale quanti titoli posso vincere nei prossimi 5 anni? Con una squadra invece più giovane quanti ne posso vincere?
    E meglio vendere Gasol, Artest e Odom quando sono all'apice e guadagnarci il meglio possibile, oppure quando sono over 35 e valgono di meno? Vincere il più possibile adesso con il gruppo storico e poi avviarci ad una lenta decadenza, o ricostruire subito cercando di vincere subito? Queste oscure domande le girerò anche a Giacobbo, magari mi risponde a "Ragazzi c'è Voyager!"

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  3. Vorresti dire che, in caso di vittoria finale, saresti comunque portato a "stravolgere" la squadra? Io sono dell'idea che tutto dipende da dove arriviamo. I movimenti di mercato saranno rapportati al nostro risultato: debacle significherebbe rinnovamento totale, arrivare nei pressi delle finali significherebbe qualche buon intervento, finali=limare qualche imperfezione. Anche perché io ritengo che la squadra campione ha quasi "il diritto" di difendere il titolo.

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  4. No, chiaramente se vinco il titolo la squadra rimane inalterata, proprio perché deve avere il diritto di difendere la corona dei pesi massimi. Ma parlo dei risultati lì attorno: ovvero se arrivo "secondo" (perdo la Finale) o se mi fermo alle Western Conference Finals. Come già scrissi un paio d'anni fa sul thread, io credo che quello del 2010 sia stato l'ultimo titolo di Kobe Bryant o quantomeno di questo gruppo qui. Dunque credo che se questo gruppo qui (con i vari Gasol, Odom, Bynum e compagnia) dovesse fermarsi in un'ipotetica Finale di Conference non lo riterrei un disastro (a meno che non si esca con un umiliante 0-4...), ma una "buona delusione". Dunque la domanda è: se arrivo in Finale di Conference e magari esco per 4-2 o 4-3, è giusto stravolgere la squadra, oppure è giusto ritenere che "in fondo bastava poco per arrivare in Finale"? I think che se uno crede in un progetto (ovvero, crede nei giocatori che ha, oppure che prenderà) il risultato - a meno che non sia una delusione evidente - non debba influenzare troppo le decisioni. Un gm sa che per vincere un titolo gli servono quello, quello e quell'altro giocatore. Insomma, un po' come i Bulls che non hanno cambiato di una virgola la squadra nonostante le continue uscite nei playoff contro i Pistons (anche nel primo anno di Phil Jackson allenatore). Krause credeva in quel gruppo di giocatori (non mi riferisco certamente a Jordan e Pippen in cui avrebbero creduto tutti, ma ai vari Horace Grant, Bill Cartwright, Paxson etc...) e quel gruppo invariato è stato poi quello del primo Three-peat.
    Se nel 1990, in base all'ennesimo risultato (ennesima eliminazione alle Eastern Finals) Krause avrebbe ceduto uno tra Grant, Paxson o Cartwright per arrivare al giocatore in grado di fargli vincere la serie contro i Pistons - dunque ragionando in base ai risultati - avrebbe probabilmente fatto un errore.
    Siccome questi Lakers sono certamente alla fine di un ciclo, la domanda è: li spremiamo fino a che non ne hanno più, oppure ricostruiamo fin da subito? La via di mezzo credo non sia possibile: o si crede totalmente in questo gruppo o non si crede più in questo gruppo.

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  5. Io dico di ricostruire per due motivi fondamentali:
    1) La squadra è ormai vecchia, e per quanto questo sia un problema in qualche modo aggirabile (vedere i Mavs di quest'anno) il crescente atletismo sia ad Est (Miami, Indiana, Chicago) che ad Ovest (Memphis, OKC) col tempo renderà molto difficile vincere basandosi solo sulla tecnica
    2) Il tuo è un progetto pluriennale, ed è inevitabile che prima o poi tu debba affrontare una ricostruzione, per cui io dico di farla subito e godersi i restanti anni di associazione senza doversi preoccupare dell'orologio che ticchetta

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  6. E' proprio questo il problema: il crescente atletismo. Purtroppo la Nba sta degenerando di anno in anno e la tecnica sopraffina di Gasol è surclassata in molti casi dalla "carogna" di giovani eclettici atleti.
    Purtroppo il nostro standard non dovrà misurarsi più sui Celtics, anche loro come noi pieni di giocatori tecnici (Garnett, Pierce e Allen), ma per competere dovremo confrontarci con giovani leoni energetici e agguerriti: Bulls, Thunder, Heat e - se Chris Paul va a New York - anche i Knicks.
    L'unico reale giovane che abbiamo (Bynum) è un pivot di stazza, ma con poca energia. Io credo che questi Lakers abbiano già finito il loro ciclo: se riesco ad arrivare in Finale, for me, è tanto. Da quello che vedo, da quello che sento a tatto, siamo già troppo vecchi per poter pensare di uscire indenni da quattro serie massacranti di playoff al meglio delle sette. Adesso come adesso, una serie al meglio delle sette contro Bulls o Heat o forse anche Mavs non credo di essere in grado di vincerla.

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