In precedenza avevamo steso in trasferta San Antonio, 103-118
e Utah, 94-114, per poi infilare la terza in a row in casa contro la coriacea
Atlanta. Capitolo Spurs: i texani sono più in dissolvimento di Marty McFly nella foto di Ritorno al Futuro; in estate si
sono ritirati Duncan e Ginobili, Popovich non ha rinnovato e Tony Parker ora parte dietro al nuovo titolare Darren Collison. Inutile dire che sia più inferocito di un opossum al quale hanno infilato un ghiacciolo al peperoncino nel culo. Proprio
per questo motivo sul trentacinquenne francese si vociferava di un
interessamento da parte dei Lakers, che l’avrebbero riportato titolare al posto
di McCallebb. Ma poi è prevalso il gruppo. Bo è con noi da tre anni, è stato il
play dei Lakers dei record e solo per un infortunio non ha potuto giocare le
Finals 2016 contro Miami, così come Nick Young. Merita di giocare quelle del
2017. Perché è lì che dobbiamo andare! Con queste quattro di fila saliamo per
la prima volta sopra il 50% (11-10) e dentro i playoff (settimi a Ovest). Kobe poi, sembra tornato quello dei tempi d'oro, di quando faceva La Faccia.
"Rimettiamo insieme la vecchia banda. Facciamo qualche serata, facciamo un po' di grana, bang! Cinquemila bigliettoni". "Sì ma rimettere insieme la banda... insomma, non è mica tanto facile, Jake". "Ma che stai dicendo?" ..... "Si sono sciolti. Ora fanno tutti lavori rispettabili."
Friday, January 31, 2014
Riscatto?
Palace of Auburn Hills, un minuto alla fine, fuori piove da una settimana in una città deserta, dentro la differenza è solo che stiamo
al coperto, perché ci sono più seggiolini vuoti che in parlamento. Una
situazione stranissima per noi, non abituati a simili contesti. Sia Detroit,
sia L.A. infatti, sono fuori dal giro buono e il risultato è questo, che la gara è più snobbata di una tavola rotonda di Oscargiannino. Peccato, perché è una gran bella partita, soprattutto quando one minute left i Lakers
sono avanti solo di due e i Pistons, trascinati da un Drummond da 18 punti e 18 rimbalzi, vengono giù per il pareggio con un droide ellenico, il play Niniadis. Ma quando un droide greco incontra il macedone più nero della storia, il droide greco
è una palla persa. E così "Marpionne" McCallebb soffia il pallone a
metacampo e serve a Kobe la bimane solitaria della quarta vittoria consecutiva
gialloviola.
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Così mi piace!! 4 vittorie di fila che ci riportano nella zona che conta, forse ora la posizione finale non conta piu' quanto arrivare alla post-season, anche se un filotto prima dei playoff sappiamo quanto conta in termini di morale e affiatamento, cosa fondamentale in questa edizione.
ReplyDeleteHai fatto bene a non mutare l'asset, secondo me il problema non era quello e ciò si sta dimostrando...
E vorrei far notare che per il secondo anno di fila non ho ceduto un centro titolare che mi prende due rimbalzi di media due a partita e si stanca già a metà primo quarto! Ogni riferimento a Mark Gasol è puramente casuale
Deletebuona la serie. discorso Gasol , secondo me il problema e' che tu non lo sfrutti, la vera domanda forse e' perche' lo hai preso? Il tuo tira chi e' libero con Mark credo lo limiti davvero troppo....evidentemente non gliela fa' a sta dietro a certi ritmi ;-)
ReplyDeletetu continui a dire che i miei warriors correvano e sparavano e RunGunnavano, ma mi ricordo qualche tuo video e dai tuoi articoli, secondo me il mio gioco coi Golden state era addirittura ragionato in confronto al tuo ...
Che io dò poco la palla sotto in post al pivot si sa, però da qui a prendere 2 rimbalzi di media a partita ce ne passa... Anche perchè pure Gortat nel 13 non lo servivo, eppure mi viaggiava a 9-10 rimbalzi a partita, non 2!
DeleteSemplicemente Mark Gasol non salta, fa solo dei larghissimi tagliafuori che consentono di prendere il rimbalzo agli altri, quando sono in zona (e allora ecco che Papanikolaou a volte va addirittura in doppia cifra nei rimbalzi proprio perchè c'è M.Gasol che col culone e le mani aperte taglia via gli altri), però quando sono tutti fuori e sotto è una lotta solo tra pivot, non c'è verso che M.Gasol catturi il rimbalzo.
Io sì, se ho la possibilità di correre in contropiede, corro, però anche questo rientra nel tira chi è libero. Se hai un quintetto composto da quattro contropiedisti (McCallebb, Bryant, George, Papanikolaou) e dopo il rimbalzo questi scattano, uno libero lo trovi sempre. E se è libero, lo servo.
Però solo quando c'è "luce" per correre. Il run and gun, invece, è una cosa diversa, perchè è a prescindere. Il Run & Gun è tipo D'Antoni con i suoi giocatori che prendono e tirano dopo 10" dall'inizio dell'attacco. Ma i barbalakers non giocano così. O meglio, se ci si libera un giocatore dopo un secondo, tiriamo anche dopo un secondo! Però se non si libera nessuno, noi cerchiamo l'uomo libero anche fino ad aspettare il 23esimo secondo: passiamo dunque dal run & gun alla D'Antoni, all'attacco a metacampo alla Ettore Messina. Dipende da quando si libera un giocatore. Per me l'attacco sta tutto lì. Tira solo chi è libero. E il pivot libero non è praticamente mai.
Eri alla ricerca di uno stimolo e forse, sottolineo, l'onta dell'esonero ha risvegliato un po' di interesse. È tutto da vedere però, anche perché non penso che sia stato l'impatto di Porkins a cambiare il volto a questa squadra.
ReplyDeleteCapitolo Marc. Cifre ingiustificabili, ma anche scelta sbagliata da parte tua. Se sai di servire poco i lunghi non vai a prendere un giocatore così importante e fargli solo prendere i rimbalzi e portare i blocchi. Anche perché, per me, la bravura di un allenatore è adattare le sue idee ai giocatori che ha. Parlo poi con voce interessata, ma a me piace quando il lungo fa tagliafuori e sono i piccoli a prendere i rimbalzi. Nei Bobcats, Pekovic viaggiava a circa 7 rimbalzi di media e gli altri in quintetto ne andavano a prendere almeno 4. Ripeto, le cifre di Marc sono ingiustificabili, ma un esamino di coscienza me lo farei pure io...
Ma sicuro, infatti lo dico sempre che con me i lunghi non vanno molto lontano, basti pensare anche all'altro Gasol, Pau, che ho allenato per più di trent'anni e anche lui teneva cifre ridicole.
DeletePerò il mio ragionamento è di "sistema". M.Gasol prende 2 rimbalzi di media, ma Papanikolaou ne prende 8 di media e George 10 di media. Ai tempi di Gortat nel 13 Papanikolaou di rimbalzi ne prendeva la metà. Se gli altri prendono tutti questi rimbalzi, è perchè M.Gasol fa i tagliafuori proprio con il culo in fuori e le mani aperte a non far passare nessuno.
E' stato preso però principalmente come muro contro il quale si scontrano i piccoli. Quando c'era Kaman i piccoli avversari entravano e via a segnare comodamente, perchè il pelato più biondo del mondo li lasciava passare. Con M.Gasol invece si trovano davanti un muro contro il quale si vanno a scontrare. Non dimentichiamo inoltre che M.Gasol è pur sempre il centro titolare dei Lakers dell'anno scorso e se abbiamo fatto quel record e quel campionato, qualche merito ce l'ha.
P.S. Attenzione però che Porkins potrebbe essere un nuovo "effetto Barea" eh?
DeleteRicordate nella prima stagione del Secondo Mondo nel 13 come l'aggiunta apparentemente marginale di Barea fece svoltare i barbalakers fino a farli arrivare al titolo nei playoff delle tre garesette su quattro turni? E la scorsa stagione, quando inserendo un altro giocatore apparentemente marginale (Shawn Marion) i Lakers ne vinsero 16 di fila (e 41 delle ultime 45 considerando anche i playoff)? Dopo l'aggiunta di Porkins siamo a quattro vinte e 0 perse...