L’El
Segundo Times non perde l’occasione e spara questo titolo in Arial grassetto
corpo 72 sotto un articolo a nove colonne in prima pagina dopo il rovinoso
112-88 con il quale i Lakers sono usciti dalla Time Warner Cable Arena di
Charlotte.
Avete letto
bene, -24 a Charlotte contro una squadra che, a parte Kidd-Gilchrist e un po’
Kemba Walker, non ha nessuno. Meno ventiquattro, come il numero dell’accusato
principale di questo incredibile 0-2. L’Mvp delle Finali 2016 è entrato in modalità
2005, di quando i Lakers erano allenati da Tomjanovich. Contro i Bobcats Bryant si è
preso 23 tiri nel primo tempo come neanche faceva da solo nel giardino dietro
casa quando si auto commentava imitando Peterson; ne ha mandati a segno
soltanto otto, per chiudere poi con 12/34 con 0/7 da tre. In queste prime due
partite della stagione il Black Mamba ha 0/13 behind the arc, lui che l’anno
scorso sfiorava quasi il 40%. Sta accentrando tutto il gioco, forzando l’impossibile.
E Paul George, che può tranquillamente ritenersi co-Mvp delle Finali visto il
suo capolavoro difensivo su James e le sue medie da 20 punti e 10 rimbalzi, sta
perdendo la pazienza per la teoria Bryantcentrica dell’universo. Per non
parlare poi di Mark Gasol, che già è stato furibondo tutto l’anno scorso ai
Lakers per non aver ricevuto una palla sotto che sia una (ma il tira chi è
libero del Barba non lo prevede) e ora sotto la voce morale ha scritto “come
Jack Nicholson in Shining dopo aver visto una trasmissione di Giletti”.
Male eh!! secondo me non stai "accettando" il declino del Mamba e il fatto che comunque nelle gerarchie tecniche ora è il secondo. Dispiace dirlo assolutamente ma George deve essere il numero 1 di questi Lakers, che (so che nella tua asso non succederà) si devono preparare al ritiro dalle scene del Mamba.
ReplyDeleteNo, secondo me il problema non sta qui. Si diceva la stessa cosa di Kobe all'inizio dello scorso campionato, poi fece una regular season da primo violino (25,5 punti a partita, quasi il 40% da tre) e nei playoff aumentò la produzione (27,3 ppg) vincendo l'Mvp delle Finali a capo di una squadra che ha distrutto tutti. Non penso che in poche settimane Bryant possa passare da Mvp delle Finali a spalla di George.
DeleteIl problema è che stiamo giocando come se fossimo ancora in preseason e Kobe si sta prendendo qualche 'licenza poetica' di troppo. Kobe il crollo vero ce l'avrà quando non reggerà più con l'Affiatamento e sarà stanco già a metà primo quarto (e da lì, di conseguenza, calo del tiro e dell'atleticità/velocità) ma da quello visto in queste due prime partite, non siamo a quel punto.
Semplicemente sta sparacchiando con quindici uomini addosso uscendo completamente dal tira chi è libero. Se l'anno scorso aveva quasi il 40% da tre è perchè tirava da libero. Va dunque reintrodotto nel sistema, ma si autointrodurrà da solo quando capirà che il campionato è iniziato!
P.S. Con questo però non intendo dire che George sta facendo la spalla di Bryant eh? Viaggiano alla pari. Va solo ritrovata l'intesa tra i due come c'era l'anno scorso.
DeleteLe Motivazioni gia' sono diffcili da trovare in uno SPORT, figuriamoci in un GAME , un GIOCO....
ReplyDeleteSi sta verificando quello che temevo: questi BarbaLakers davano troppo per scontato di essere i più forti, invece hanno fatto una cavalcata inattesa stile Dallas 2011. Ora che il momento magico è finito, stanno fronteggiando la realtà: senza le motivazioni giuste e la chimica perfetta che si era creata, questa squadra ricomincia a stentare e sarà difficilissimo per me ripetere l'exploit della scorsa stagione. Occhio però, perché è stata fatta una promessa ai tifosi...
ReplyDeletePuò essere, nel caso ciò darebbe ancora più valore al titolo 2016! Io penso che comunque gran parte di questa mini-crisi non sia dovuta tanto alla qualità del roster, ma all'approccio di questo inizio campionato. Come detto sopra, ancora non ci siamo accorti che è partita la stagione.
ReplyDelete