Gliel'hanno dato da tre. Kobe sgrana gli occhi e si mette le mani in testa. E così' il 122-119 diventa un ben diverso 123-119, ora non ci basta più una tripla per pareggiare, ci servono due azioni. Ma tra le proteste e l'incredulità della nostra panchina, non abbiamo più la lucidità mentale per l'ultimo miracolo. Finisce 126-122, per la prima volta in 38 anni il Barbatrucco perde cinque partite consecutive e viene esonerato. Di fronte c'è la partita di un Victor Oladipo mai visto, autore addirittura di 17 punti nel solo primo quarto con azioni lebronjamesanesche: ne aveva 24 all'intervallo, per poi finire comunque con 32, 6 assist e 6 rimbalzi. Ma noi abbiamo ancora negli occhi le immagini di Kobe Bryant, l'ultimo ad arrendersi, autore di una gara da fantascienza, la migliore dell'anno con 33 punti, 6 assist e 13/18 al tiro.
Fuori dall'Amway Center i pochi tifosi dei Lakers presenti sono un misto tra l'incredulo e l'inferocito. Annunciano una class action contro gli arbitri che si sono inventati una tripla inesistente, invocano una legge "ad barbonam" per meriti sportivi che consenta al Barba di giocarsela alla prossima partita, a San Antonio. Ma il Coach Zen, dentro uno spogliatoio stranito di una squadra precipitata a 7 vinte e 10 perse, ha già chiamato da Orlando la ditta dei traslochi per svuotare il suo ufficio di El Segundo.
Azz. Pesante, ma forse necessario. La stagione aveva preso una piega che non ci voleva, e la tripla non tripla forse è stato anche un segno del destino. Aspettiamo la prossima seduta in panca del barbacoach che abbandona cmq con un anello al dito!
ReplyDeleteSono convinto che la stagione era comunque raddrizzabile. ma purtroppo dopo la terza sconfitta consecutivo ci è capitato questo back to back @Miami e @Orlando che ci ha condannato. Con la beffa della tripla inventata. Magari avremmo perso lo stesso, ma così...
DeleteC'è il rammarico che a Miami eravamo a -1 a poco dalla fine e idem qui a Orlando. Ne sarebbe bastata solo una. E invece.
Peccato, mi sarebbe piaciuto vedere come andava a finire, se i Lakers si sarebbero ripresi e cos'avrebbero fatto nei playoff entrandoci da "outsider campione in carica".
E' veramente una regola del cazzo ...non so se sono stato chiaro ;-)) Ma se nella tua coscienza e' una regola che devi rispettare fallo. se serviva solo per darti stimoli e adesso li hai ritrovati ecco che ha funzionato lo stesso nonostante la sconfitta !!
ReplyDeleteNon me lo sarei mai aspettato. Perché è vero che non c'erano più stimoli per te, che si aveva un sentore che non avresti voluto continuare questa asso, ma pensavo che l'orgoglio avrebbe preso il sopravvento e che l'esonero non sarebbe mai arrivato. Insomma, è come se il 2k-world ti avesse chiamato "fifone", mi aspettavo una risposta stile "nessuno può chiamarmi fifone". Mi sbagliavo.
ReplyDeleteDopo un esonero, però, ci starebbe "una punizione": lontano da L.A. per poi riconquistarsi la panchina della squadra gialloviola?
@Bisy
ReplyDeleteE' una regola che serve per mettere un po' di pepe al culo! In una stagione da 29 non puoi permetterti di perderne cinque in fila. Se la gara fosse stata regolare la coscienza mi avrebbe fatto fare subito le valige, ma quella tripla inventata mette la coscienza in dubbio.
E' giusto andarsene dopo una sconfitta non regolare?
@Alp
Eh ma la reazione c'è stata, ancora prima contro Miami (la stavamo per vincere e gli Heat sono una squadra con un record di 15-4...) e poi anche contro Orlando, ma era una gara in back to back e si vedeva che loro erano freschissimi e viaggiavano ad un'altra velocità.
Però è ancora tutto subjudice, perchè la domanda è: è regolare la vittoria di Orlando? Si, in termini di risultato, perchè non si può tornare indietro, la gara è stata omolgata dal salvataggio automatico.
Però la questione esonero potrebbe essere rimandata alla prossima partita, perchè la bomba del droide è stata palesemente irregolare (non un piede sulla linea da tre, ma un metro dentro la linea!).
P.S. No lontano da L.A. e da Kobe non esiste. Ho già fatto questo errore nel 9 dove, su pressione del vecchio thread, mi invitavano a cambiare squadra. Fatto, tre anni a San Antonio (un anello) e non vedevo l'ora di tornare in California!