Tuesday, October 23, 2012

Aperti gli oblò del sottomarino, L.A.a picco


L’ultima palla spetta lui, naturalmente. Lakers 104, Warriors 105, otto secondi alla fine e rimessa nostra dopo la forzata di uno stremato Stephen Curry (12 assist), l’azione prima. Kobe ha già scritto sullo score 47, con un clamoroso 20/29 al tiro (3/4 da tre), ci ha tirato sù da solo da un -14 di sette minuti prima... Quarantasette in faccia a Jarret Jack (che a sua volta ne ha messi comunque 23), ma coach Mark Jackson, per l’ultima azione, decide di farlo marcare dal rookie ex North Carolina Harrison Barnes (23). Tutt’altra presenza fisica, tutt'altra caratura. Kobe lo fronteggia, lo sposta via, si gira in fade at the buzzer per salvare i Lakers ma la palla cade solo sul primo ferro… E questa volta dallo Staples Center piovono bordate di fischi, mentre gli altri protagonisti del match, come David Lee (14 punti, 12 rebounds), l'ottima matricola Klay Thompson (12 punti nel primo tempo) o il razzente Charles Jenkins festeggiano a centrocampo, dove ora compaiono le 16 stelle dei titoli Nba vinti dai Lakers. La diciasettesima, di stella, ora appare lontana anni luce. Seconda sconfitta consecutiva, la quarta nelle ultime cinque partite. La stessa squadra che era partita con un 6-1 culminato con un'autorevole vittoria a Chicago, improvvisamente è entrata in un tunnell senza fine e l’attuale 10-6 (indegno quarto posto nella Western Conference) fotografa un inizio inverno dicembre-gennaio sotto il 50% di vittorie (4-5).

La situazione, più che inaccettabile, sta assumendo toni inspiegabili. Improvvisamente siamo in ritardo su tutto. Difesa, rimbalzi, aiuti. Sempre un passo indietro, se non due, con il risultato che gli avversari, contro di noi, tirando da smarcati, entrano in un'inarrestabile ‘Berzerk Mode’. Oltre che tecnica (evidenti difficoltà a difendere sui pick n’ roll, che sono sistematici), la questione è anche fisico-atletica. Nash, Metta e Gasol non tengono nessun primo passo. Jordan Hill, grande sorpresa delle prime sette partite, è letteralmente sparito. L’unico che tiene difensivamente un piccolo avversario, oltre a Bryant, è Chris Duhon, che però è impresentabile nel resto. Ora, per giunta, arrivano i carichi pesanti, perché la parte di regular season facile è finita (avremmo dovuto essere 15-1 o 14-2 a questo punto! Invece che 10-6). Si materializzano già all’orizzonte ai primi di febbraio Clippers, Blazers e Celtics. Poi arriveranno Oklahoma City, Miami, Indiana, New York, Dallas…

5 comments:

  1. Coach i problemi di cui parlavamo sono sempre lì... non hai sufficiente atletismo tra i piccoli per difendere come si deve.

    PS: Alp e Browns, purtroppo non posso commentare sui vostri blog a meno di creare un account (e quindi un blog) anch'io!
    E' possibile permettermi di scrivere inserendo semplicemente il nick come faccio qua o devo per forza registrarmi?

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  2. È incredibile che io nonostante l'assenza di Howard non ho questi problemi difensivi di cui soffri tu. Una cosa è certa, tu sei il 2k-allenatore e tu devi risolvere la questione!

    @Lup: dovrei aver corretto il problema...

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  3. @Lup e Alp

    L'unica spiegazione logica è che le prime, evitabilissime, sconfitte (contro Milwaukee, Memphis e, soprattutto, contro i Rockets) abbiano 'attivato' una sorta di slump collettivo, che si sta manifestando in un crollo atletico e di 'cattiveria agonistica'. Passa tutto da lì: è realmente frustrante vedere mezzi lunghi atletici (ma nient'altro di più) sorvolare Howard e schiacciargli continui tap-in-dunk in testa. Oppure ankle-break che mandano Nash per funghi, o colombelle altissime che finiscono sempre sempre dentro. O, ancora peggio, piccoli che entrano in 'Berzerk Mode' continua solo per il fatto che la nostra lentezza difensiva lì fa tirare sempre liberi.

    Tutte cose che, nelle prime 5-6 partite, accadevano, ma in tono molto ma molto minore. Ora tutto è scollegato, i lunghi 'saltano fuori tempo', le stoppate (di Howard) sono talmente sfasate che diventano tutte falli. L'unico che è dentro il match è Bryant. Inspiegabile.

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  4. Concordo con Lupin.
    il problema è la difesa sui piccoli, che ti battono regolarmente..a quel punto è ovvio che Howard,che se li vede arrivare da tutte le parti, spenda i falli nel tentativo di compiere rotazioni complicate..

    @Lupin
    volentieri..se solo capissi come fare..tu come sei riuscito @Alp?

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  5. @Lupin
    rettifico, credo di esserci riuscito..fammi sapere :)

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