"Rimettiamo insieme la vecchia banda. Facciamo qualche serata, facciamo un po' di grana, bang! Cinquemila bigliettoni". "Sì ma rimettere insieme la banda... insomma, non è mica tanto facile, Jake". "Ma che stai dicendo?" ..... "Si sono sciolti. Ora fanno tutti lavori rispettabili."
Sunday, October 28, 2012
HEAT-LAKERS, Guerra Nucleare Totale!
C’abbiamo lasciato il primato, ma abbiamo visto cose che voi umani… Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, ho visto i raggi B balenare vicino alle porte di Tannhäuser. Che robe! Ho visto Dwyane Wade scatenarci addosso 39 punti, con 7 rimbalzi, 10 assist e 18/22 al tiro, ho visto LeBron James affondarne 34 con 11 assist, ho visto Howard giganteggiare là sotto (19 punti, 15 rimbalzi, 3 stoppate) e Bryant recapitarne 39, come “Flash”, anche se macchiati con l’olio di motore di 11 palle perse, inlavabili. Ed è tutta qui, sulle traiettorie di passaggio, che si decide Heat-Lakers. Il 120-111 finale è un fuoco nella pineta alimentato dai venti di contropiede che Miami scatena con intercetti ovunque. Si è giocata tutta lì: il debordante atletismo dei campioni in carica non è contenibile a campo aperto e le nostre quasi 20 palle perse si sono trasformate in pedane di decollo per LBJ & Co. E poi c’è Wade, in formato Finals 2006, che aveva già 23 punti ad inizio terzo quarto...: ma le avete lette le sue cifre sopra?!? Allucinante. Loro vanno a 20 vinte e 6 perse, noi siamo 15-8 e al 99,999% il primato assoluto è andato (per arrivare primi noi dovremmo vincerle tutte, loro perderne due delle prossime tre). Li abbiamo visti scatenarsi nella loro massima potenza, più di così è difficile che quei due possano fare.
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Più di 70 punti in 2. La sconfitta comunque ci può stare, l'importante è che comunque la squadra c'è e che dunque ha dato risposte. Lo step in avanti va fatto in un'eventuale serie finale, ora sarebbe superfluo.
ReplyDeleteLa notizia positiva, infatti, è che quei due più di così difficilmente possono fare, li ho visti scatenarsi al massimo della loro potenza (soprattutto Wade, ultraterreno) e difficilmente Bryant riperderà 11 palloni ed inoltre eravamo a Miami e ce la siamo giocata nonostante tutto. La notizia positiva è che con più attenzione e con più accuratezza la si può portare a casa, quella negativa è che se quei due entrano in "Berzerk" come ieri sono letteralmente infermabili. Come sempre, quando c'è LeBron di mezzo: in alcune azioni ha preso palla, si è buttato dentro e ha divelto in canestro. Quando fa così è il giocatore più infermabile di tutti i tempi. Non il più forte, perchè MJ mentalmente era di un'alta galassia, ma il più immarcabile certamente sì.
DeleteChe partita, mamma mia!! concordo, meglio che si siano scatenati adesso.
ReplyDeleteResta peró una curiositá: le undici palle perse da Bryant sono dettate da troppe forzature, da scarsa attenzione o cosa??
Quando si perdono 11 palloni c'è un po' tutto in mezzo. La partita, come si evince dal risultato, ha avuto un ritmo forsennato e su questi ritmi la palla persa è facile. C'è poi da dire che i ritmi forsennati consentono alle squadre di avere molti più possessi del solito (e dunque molto più tutto: punti, rimbalzi e, appunto, palle perse). Alcune delle 11 di Bryant però sono state anche dettate dalla velocità di alcuni giocatori di Miami di giocare sulle linee di passaggio.
DeleteEcco, quello dei ritmi alti è un "trucco" nel quale non devi cadere. Voglio dire, la squadra ha ottimi interpreti di contropiede (Nash e Howard su tutti), ma non è il suo punto di forza. Specialmente contro Miami poi, bisogna cercare di limitare le forzature e giocare a ritmi bassi, con l'obiettivo di farli giocare sempre contro una difesa schierata.
ReplyDeleteÈ una sconfitta che può servirti comunque, perché ti servirà come esperienza per non commettere gli errori in un eventuale scontro finale.
Esattamente. Anche qui è stato un misto tra l'accettare la sfida forsennata e il non svelare troppo le carte. I Lakers, dopo il rebound, scattano in contropiede con Nash e Kobe particularly, o anche con Howard se il rimbalzo lo prende Gasol. E' difficile lì resistere al lancio, soprattutto quando il ritmo di Miami agisce d'osmosi anche su di me.
DeleteMa se ci dovessimo incontrare alle Finals, il ritmo lento, anzi lentissimo, sarà una priorità, insieme a zone assortite quando in campo ci saranno Wade e James (subito da levare quando entrano Allen, Battier e Rashard Lewis).