Friday, October 26, 2012

"Gimme some nasty!" E lui tira giù tutto!


Demolisce i Portland Trailblazers con 45 punti, 9 rimbalzi e 3 stoppate. Spazza via il Palace of Auburn Hills con 40 caramelle, 10 palloni artigliati, ancora 3 blocks e 19/21 al tiro. Fino ad ora Dwight Howard era stato un po’ ai margini, se si può considerare tale essere comunque il primo della Nba nei rimbalzi, nella percentuale di tiro e viaggiare a 19+11 di media con oltre il 60% dal campo. Però non aveva ancora manifestato tutta la sua devastante potenza. “Gimme some nasty!” gli ‘Popovichizzo’ prima di due gare facili, e dunque delicatissime, come quelle contro Portland e Detroit. Aiutato anche dal fatto che Blazers e Pistons sotto canestro non avevano praticamente nessuno (non c’era neanche Andrè Drummond nella Motown, infortunato) il collaudo di “Superman” è andato liscio come l’olio: 113-106 allo Staples Center, 99-108 al Palace, allunghiamo a tre la striscia di vittorie consecutive e torniamo sù, al secondo posto nella Western Conference (13-7 #DAICAZZO!) e nascosto dietro ad Howard c'è anche un Bryant che fa 16 e 8 assist nella prima partita e 21 con 9 passaggi smarcanti nella seconda. Arriva l’All Star Game, ce ne strafottiamo, anche se c’è il primo duello Howard vs Bynum. All’orizzonte ora c’è una sola sfida: ci aspettano i Boston Celtics, secondi a Est dietro una Miami che viaggia in testa sul 13-5 ma con uno scarto medio tra punti fatti e subiti di +16,5. Come dire che, a parte qualche passaggio a vuoto, stanno demolendo tutti.

6 comments:

  1. Ottime queste due vittorie che servono a dare continuitá e a riportare tranquillitá nello spogliatoio. Se riuscirai a strapapre un risultato positivo contro i Celtics potremo dire che sei uscito dalla crisi. Avanti dunque!

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    1. Questo commento ha vinto certamente il record di velocità! E' arrivato mentre stavo ancora finendo di completarlo... :D I Pistons erano un preda facile; i Blazers, con tutte quelle ali eclettiche che volavano da una parte e dall'altra, potevano giocarci lo scherzetto ma, come quella contro i Nets, erano partite da portare a casa per 'fare classifica' e morale. Ora dopo l'All Star Game entriamo in una fase da girone dantesco: non solo Boston, ma anche Miami, Oklahoma City, Indiana, Dallas praticamente tutte una dietro l'altra, perchè ai playoff mancano solo 9 partite.

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  2. Ahah
    Vero, i Blazers potevano essere dannatamente fastidiosi con l'atipicitá delle loro ali, e proprio per questo la vittoria è doppiamente importante...il girone dantesco è particolarmente impegnativo, anche se non metterei Dallas sul livello delle altre. Certo é che Miami, Oklahoma e Indiana possono crearti molti grattacapi con l'atletismo di alcuni elementi. É il momento di Artest: deve zittire Durant, LeBron e Granger.
    Dai che 3 vittorie su 4 si posson ottenere! :)

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  3. Ottime risposte, a quanto pare la soluzione sta funzionando. Howard è, come tutte le superstar, devastante quando vuole, con la differenza che non esiste nessuno che può competere con lui. LeBron ha Durant e Kobe, Gasol ha Duncan, KG e Nowitzki, Griffin e Love, CP3 se la deve vedere con Rondo, Deron Williams e Rose...non esiste invece un centro che per fisicità, tecnica e carisma si possa avvicinare a DH12, il che certe volte lo rende inarrestabile.
    Inutile dire che la sfida più importante è quella contro i Celtics. Contro Miami giocherei un po' al vedo e non vedo: provo a dominare con i lunghi e se sono in controllo magari tiro i remi in barca per non mostrare tutto quello che posso fare.

    @Browns: Artest non può zittire Durant e LBJ, perché non si possono zittire. Artest può mettere un po' di sabbia nei loro ingranaggi e rendere loro la vita difficile, la squadra può fare una grande prova collettiva difensivamente e magari costringerli a tiri poco puliti, ma in ogni caso sono una tassa da pagare. Discorso diverso Granger: ottimo giocatore, ma lui si che può essere spento da un grande difensore.

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  4. @Alp

    Direi di sì. Con Antwan Jamison ala piccola (all'inizio titolare, adesso panchinaro, ma sempre comunque n°3) il nostro bilancio è di 9-1 (6-1 iniziale, 3-0 adesso). Anche contro i Blazers e i Pistons è stato netto l'apporto dell'ex Cavs in quel ruolo, non solo in termini di punti ma soprattutto in termini di fluidità della manovra offensiva (i vantaggi della quale si riverberano soprattutto su Jodie Meeks e Jordan Hill, tornati in forma smagliante come all'inizio, dopo che invece erano completamente scomparsi nel periodo no dei Lakers).
    Howard ha un solo difetto, ovvero il gioco spalle a canestro (ma comunque fa male anche da lì!): ma se viene innescato in movimento nessuno è in grado di fermarlo al mondo!
    Purtroppo la sfida con i Celtics è "rovinata" dall'assenza di Paul Pierce che si è fratturato la schiena e starà fuori 2-4 settimane. Ciò ci avvantaggia, ma sfide come queste vorrei sempre giocarle al completo.

    @Browns
    Solitamente LBJ (e generalmente gli Heat) tendo a provare a limitarlo con la zona, ma se entra in Berzerk è impossibile da fermare. Anzi, collegandomi al discorso sopra, LBJ è fisicamente talmente debordante che forse è quello che può limitare più di tutti Howard... Concordo con Alp: contro questi qui bisogna agire di squadra.

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  5. Peccato per "La Verità" che con Artest dà vita a sfide straordinarie ogni volta. Tuttavia i Celtics daranno via molto cara la pelle sempre e comunque e questa resta pur sempre la sfida dell'anno per i Lakers.
    Howard spalle a canestro è limitato, nel senso che ha movimenti non certo belli da vedere, e soprattutto crolla quello che è il suo vantaggio principale: la sua fisicità debordante. Se proprio deve ricevere staticamente, meglio in post alto, in maniera tale che gli si può fare fare una virata dorsale e poi prendere velocità per la schiacciata. Se fa due passi e va su, non lo si può fermare. La ricezione statica in post basso per lui è la mia ultima opzione.

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