L’assenza, per frattura alla schiena, di Paul Pierce (2-4
weeks out), le scelte discutibili di “Doc” (una delle quali, qualcuno
ricorderà, costò tre quarti di titolo ai Celtics contro di noi nel 2K12… link gara 3 Finals 2012) e tutta la
strapotenza di un Dwight Howard in un momento della stagione da trance
agonistica: Lakers-Celtics, 93-80 per noi, è racchiusa tutta qui. Se Superman
confeziona un’altra prestazione monstre (23 punti, 14 rimbalzi, 8/8 dal campo contro Garnett),
non tanto si può dire di Coach Glen Anton Rivers che fronteggia l’assenza della
Verità concedendo ben 35 minuti ad Avery Bradley (disastroso) e solo 14 a Jason
Terry che invece viaggia ad un punto al minuto (chiuderà, infatti, con 13) e
con lui in campo, insieme a Fab Melo (solo 6 minuti per il rookie) i Celtics erano
riusciti a portarsi anche avanti, facendo temere persino un clamoroso blitz. Ma
dal terzo quarto “Jet”, inspiegabilmente, non è più entrato, Fab Melo anche lui si è carteggiato
il fondoschiena in panchina ed è proprio lì che diamo la prima spallata, anche “showtimizzando”,
perché in pochi secondi Nash alza al cielo tre alley-hoop che fanno saltare
sulle sedie i 18.000 dello Staples Center: ne escono fuori una schiacciata devastante
di Howard e due di Bryant, ma soprattutto si apre un solco di dodici punti tra
le due squadre (55-43), reso ancora più profondo dal punteggio basso. Qui ci
specchiamo, Boston con Rondo e Garnett si tira su fino ad un pericoloso -1 a tre
minuti dalla fine (75-74), ma la seconda ondata Lakers è devastante, confezioniamo
un 11-0 in pochi secondi e alla fine il 93-80 è infiocchettato. E’ la quarta
vittoria consecutiva ed è plausibile che la striscia si allunghi; la prossima
ce l’abbiamo nel North Carolina, a Charlotte, un campo dove Bryant nell’ultima
stagione nel 2K12, per ‘omaggiare’ Jordan, ne postò 63…
@Alp from the precedent post
ReplyDeleteHoward quando va via agli avversari e carica per andare sù non è più umano: sono 120 chili di fasce muscolari elasticizzate che non hanno eguali, se non nel primo Shaq. Ha inoltre piedi da ballerino e una reattività tale che può decollare anche dallo spazio di un fazzoletto.
La vittoria contro i Celtics può essere un boost emotivo non indifferente. La squadra ha ritrovato compattezza e fluidità in attacco dopo un momento di smarrimento, ora ti tocca solo gestire bene le forze e chiudere la stagione con decisione.
ReplyDeleteI Celtics dall'infortunio di Pierce hanno inanellato cinque sconfitte consecutive e da secondi che erano a Est, ora sono tra il sesto e il settimo posto, in caduta libera: è stata "purtroppo" una preda abbastanza facile (purtroppo perchè io volevo la battaglia cruenta!).
DeleteSicuramente però abbiamo ritrovato fluidità in attacco che si manifesta in maggior entusiasmo (lo si vede dalle reazioni dei giocatori) e in maggior difesa. Tutta un'altra squadra rispetto a quella che ne perdeva cinque su sei poche partite fa!
Pare che il coach sia riuscito a risolvere la situazione... bisognerà cmq aspettare test più probanti per avere una vera idea della forza di questa squadra.
ReplyDeleteConcordo con Lup..Barba, attendo i tuoi Lakers a test maggiormente probanti..i Celts senza Pierce non sono un test troppo attendibile, non tanto perché gli altri siano scarsi (tatticamente è piú importante KG), quanto perchè l'assenza di Pierce incide troppo psicologicamente sui compagni per non esser considerata..
ReplyDeleteComunque vittoria sicuramente importante!