Monday, September 1, 2014

ALL IN A GAME


Starting from the end. L’importanza del gruppo, frase senza contorni definiti, perchè cosa determina alla fine un gruppo? Per me questo: giocatori che quest’anno avevano passato 28 partite in tribuna e nonostante questo non solo hanno mantenuto inalterato il loro stato d’animo, sempre positivo, ma si sono fatti trovare pronti quando cause di forza maggiore hanno costretto il Coach Zen a rimetterli in campo. 
Cominciamo dalla fine, dall’ultima di regular season, dallo Smoothie King Center di New Orleans, dove va in scena uno spareggio come non si vedeva da un pezzo, tra due squadre con lo stesso record, 19-9. Chi vince tra i Pelicans di Anthony Davis e i Lakers di Kobe Bryant si piazza secondo a Ovest, alle spalle degli inarrivabili Oklahoma City Thunder che hanno chiuso con sole 6 sconfitte nonostante un mese e mezzo passato senza Durant, stirato ai legamenti, ma già rientrato.
Un infortunio importante colpisce anche noi, proprio alla vigilia della sfida decisiva contro i Pellicani: Igoudala fa crack in allenamento e starà fuori dalle 2 alle 4 settimane. Smoccolo in filippino. I Barbalakers sono da ridisegnare, in quintetto entra Michael Kidd-Gilchrist e tra i dodici rientrano due giocatori che hanno giocato zero minuti quest’anno: Gerald Henderson e Nikola Mirotic. Saranno determinanti, in particolar modo il montenegrino, autore di un grande secondo tempo.
E poi c’è il droide Chris Smith, centro anche lui, e si sa che per convincere il Coach Zen a far giocare una ferraglia ce ne vuole: un mini Rodman, s’infila ovunque, cattura rimbalzi determinanti, segna appoggi chiave. Anthony Davis, messo fuori partita dalla difesa di Faried e da due falli nei primi due minuti di gioco che gli hanno fatto perdere il ritmo, è stranito. A parte una clamorosa schiacciata saltando quasi dalla linea di tiro libero, The Monocigl ha chiuso con soli 11 punti nella sconfitta dei suoi al supplementare per 108 a 118. La spuntiamo con la miglior partita dell’anno di MKG, 19 punti e tutti canestri chiave, e col solito Bryant, 29 punti ma soprattutto 8 assist che hanno reso il tira chi è libero un’autentica sinfonia!

Partiamo dal fondo perché è questa la notizia, ma ci sarebbe dell’altro prima. Ci sono i Chicago Bulls della triade Derrick Rose, Lamarcus Aldridge, Joakim Noah (e mettiamoci pure Jimmy Butler) che ci hanno demolito tenendoci costantemente sotto i 10-15 punti di svantaggio dal primo all’ultimo minuto, nonostante un clamoroso Bryant da 26 punti nel secondo tempo (42 totali con 7/11 da tre). Rimediamo con due vittorie consecutive contro Orlando e con un potente +30 a Milwaukee (Bryant 37…), lasciamo i due punti il giorno dopo contro i sorprendenti Raptors (secondi a Est, ce ne rifilano 18) e prima della sfida decisiva contro i Pelicans rodiamo i motori mettendo al palo Atlanta in casa loro e San Antonio in casa nostra. Poi il capolavoro in Louisiana.
Chiudiamo la regular season con 20-9, che poi sarebbero 20 vittorie nelle ultime 26 dall’arrivo di Thibodeau al timone. Durant è l’Mvp stagionale e gli Oklahoma City Thunder i netti favoriti per l’anello: hanno dominato la regular season, 23 vittorie su 29 e sono i vicecampioni in carica. E sappiamo che in quest’Asso chi perde in Finale, come OCK nel 2017 contro Miami, poi vince l’anno dopo. Soltanto a noi, finalisti nel 2016 e neanche qualificati ai playoff del 2017, non è successo... A propisito di noi, ce la vedremo con un primo turno classico nei barbamondi, quello contro gli Utah Jazz. Cosa più importante però è esserci messi nella parte opposta del tabellone rispetto a OKC: se li incontreremo, sarà solo in Finale di Conference. Ci siamo. Tra pochi giorni inizieranno gli ultimi playoff del 14. Sarà una guerra.

5 comments:

  1. Che sensazioni hai Coach alla vigilia dei playoff, sei fiducioso? a me questi Lakers paiono pronti per combattere!

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  2. Bhe meglio di cosi' per adesso non era semplice fare. Mi sembra tutto apparecchiato al meglio per una stupenda Finale di conference, lo spero per te e per lo spettacolo.
    mi raccomando, tratta i Jazz come se fossero i Thunder....

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  3. Roboanti vittorie ma anche pesanti sconfitte. Per questi BarbaLakers non ci sono mezze misure! Occhio però a sottovalutare l'infortunio di Iggy: tornerà giusto in mezzo ai playoff, potrebbe diventare un problema cercare di reinserire un giocatore così importante in una squadra con certi equilibri...
    Pronostico del primo turno? 4-1 per i BarbaLakers (al massimo, se proprio ne vuoi concedere una).

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  4. @Talla
    Le sensazioni sono che noi siamo fortissimi, ma anche che OKC e IND stiano giocando a livelli clamorosi, upgradate per giunta da un titolo vinto a testa (OKC nel 2015, INDIANA nel 2016 contro di noi) e dalle finali giocate (OKC tre in cinque stagioni, IND due).
    Siamo i barbalakers più forti mai assemblati nel 2K14 (più forti anche di quelli che vinsero il titolo nella Prima Asso quando c'era Paul George), ma abbiamo anche gli avversari più forti di sempre.

    @Bisy
    Eh ma prima bisogna arrivarci alla Finale di Conference. I Jazz sono la classica squadra piena di droidi sconosciuti, bisognerà prenderli con le molle!

    @Alp
    L'infortunio di Iggy non ci voleva, perchè 2-4 settimane significa che salta il primo turno, salta forse parte del secondo turno e comunque quando rientra, come caratteristica del 2K14, non sarà al 100%. Iggy lo ritroveremo al 100% delle forze solo in un'eventuale Finale di Conference e anche lì, dopo 2-3 turni abituati a giocare senza di lui, reintrodurlo in una Finale di Conference non sarà semplice.

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  5. Perdonami per i pochi commenti ma mi sono goduto le meritate ferie. Non ho, tuttavia, rinunciato a seguire la cavalcata dei tuoi Lakers che dopo l'addio a Shaw e l'avvento del Thibo nazionale hanno iniziato a infilare un ruolino, perchè no, da titolo.
    Ciò non vuol dire che sei favorito. Assolutamente. Però sei consapevole, consapevolissimo direi, che per questo 2k-anno è l'ultima spiaggia.
    Occhio fin da subito ai Jazz. Hanno sicuramente un sacco di droidi che se si accendono possono fare veramente male, anche se spesso se ne stanno buoni buoni a vivacchiare. Ma il metallo è dalla loro parte...

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