ll bug liberato da Adam Silver che non ci fa concorrere
ai free agent 2015, tra i quali Carmelo Anthony, Lamarcus Aldridge e Rajon
Rondo, ci costringe a rimandare l’assalto alla megastella, e all’anello, di un'altra
stagione. Avevamo i conti per portarne a casa certamente una. Access denied.
Ci è permessa solo un’operazione tra gli agenti liberi,
il tesseramento di un solo giocatore al di sotto dei 3 milioni di dollari a
stagione. E’ il play Patrick Beverley. Si può dire che torna all’ovile dal suo
scopritore: fu proprio il Barba il primo che lo segnalò, quand’era solo uno sconosciuto ventenne
sperduto nei free agent dell'11, reduce dal campionato ucraino e
greco. Si sarebbe poi fatto ancora le ossa in Russia (a San Pietroburgo) prima
di ritornare in pompa magna nella Nba nel 2013 con gli Houston Rockets e
mettersi in luce. Ora il Barba gli consegna in mano le chiavi dei Lakers. In
supporto, sempre dai free agent, arriva il suo vice, anche lui con un passato
in Europa (Villeurbanne) e balzato agli onori della cronaca nel febbraio 2014
quando segnò 58 punti in NBDL: è il play Pierre Jackson, lo voleva il
Fenerbache, ma l’offerta del Coach Zen l’ha convinto a firmare un pluriennale
con i Lakers.
La vera unica carta che ci è consentita di giocare sul
mercato è la nostra quinta scelta assoluta, ottenuta l’anno scorso nello
scambio che portò Bledose ai Bobcats. La mettiamo sul mercato, creiamo un
pacchetto aggiungendoci Wesley Johnson e la mandiamo a Chicago in cambio di
Jimmy Butler. Ora il piano del Barba è più chiaro, soprattutto dopo il
successivo scambio che porta Iguodala a Cleveland per Loul Deng. I Barbalakers
giocheranno con l’anglo-sudanese in ala-pivot e potenziano la panchina
retrocedendo Papanikolaou tra le seconde linee.
La squadra si presenta con Beverley, Bryant, Jimmy
Butler, Deng, Bogut in quintetto e Pierre Jackson, Hackett, Gerald Henderson,
Nick Young, Papanikolaou, Mirotic, Kelly, Sacre in panchina. E’ possibile che
qualcun altro arrivi dai free agent (si attenziona Sefolosha), ma il gruppo è
questo.
In ormai aperta lotta con Adam Silver, che con la scelta
di toglierci la possibilità di concorrere ai free agent 2015 ha condizionato non
poco i progetti della franchigia gialloviola, tutti i giocatori vestiranno Air
Jordan nere e calzettoni bassi neri, come i politically scorrett Fab Five di
Michigan. Ah, il coach che affiancherà il Barba. S’era parlato tanto di Frank
Vogel, ma non è più disponibile: licenziato D’Antoni (anche se lo avremo in
busta paga ancora per un anno) ecco che torna ai Lakers Brian Shaw, già visto
per una stagione e mezza nella prima Asso, quando vinse l’anello al primo colpo
con i barbalakers di McCallebb, Kobe, Paul George e Mark Gasol. Poi la stagione
successiva il Barba venne esonerato con la squadra campione.
E' presto detto. Come scritto nel post, si è scoperto che potevamo concorrere alla free agency 2015 prendendo un giocatore sotto i 3 milioni di dollari a stagione.
ReplyDeleteAl che è stato rivisto tutto. Benchè sia comunque poco, prendere un giocatore intorno ai 3 milioni di dollari stagionali non è come prendere giocatori a 500 k.
Fortuna che avevo tenuto il salvataggio post eliminazione dei playoff e così si è potuto nuovamente riaffrontare la free agency 2015: Ginobili non era più disponibile (rifirmato dagli Spurs), così come Vogel.
Da qui la scelta di Beverley (in realtà la prima scelta era Reggie Jackson, ma i Thunder han pareggiato l'offerta) e la decisione di non scambiare più la nostra quinta scelta per Rubio, ma per un'ala piccola energica, difensiva e potente come Jimmy Butler e di usare Deng come arma tattica a numero quattro.
Beh, che dire. Rimango spiazzato ma gli upgrade sono sensibili. Butler da tanto, tantissimo, sia a livello difensivo che offensivo, mentre su Deng mi sono già espresso. Beverley non ne parliamo, è un mastino clamoroso. La domanda è: i giocatori abili in D-fase ci sono, riuscirà il Barba a orchestrare un gioco affidabile quando il pallone in mano ce l'hanno gli altri? Io credo di si.
ReplyDeletela squadra è operaria come poche altre mai.. sta a te metterli a lavorare sodo
ReplyDelete@Gensi
ReplyDeleteL'obiettivo resta sempre Reggie Jackson, però. Vediamo se riusciamo a imbastire una trade Beverley-Jackson (hanno overall pari). Certo è che il bug della free agency 2015 più ci penso e più rischia di stangarci l'intera Asso: ci ha privato di uno tra Carmelo Anthony e Aldridge ed è una roba a cui non possiamo porre rimedio.
Non solo, potevamo tranquillamente prendere anche giocatori come Darren Collison, Boozer etc.. etc.., non tanto per tenerli, quanto poi usarli come pedine di scambio. Niente.
@TheAnswer
Il mercato non è ancora finito, certo è che nemmeno quest'anno, per quello scritto sopra, saremo tra i protagonisti. Ci aspetta un'altra uscita al primo turno o al massimo una Semifinale di Conference quando invece, con Melo o Aldridge, saremmo stati da anello. Non è facile giocare un'altra stagione senza essere competivi, ma non possiamo farci nulla. C'è stato 'sto bug qui, che speriamo non si ripeta nell'estate 2016 a 'sto punto!
peccato per Vogel e peccato per il bug chiaramente, non c'e' molto da dire....
ReplyDeleteSotto canestro considerando che non si capisce quanto ci si possa fidare di Bogut sei messo male male....hai bisogno di un rimbalzista di livello altrimenti non vai da nessuna parte...Butler in game e' mostruoso( se uno ci si trova rende come una STELLA !!! )
Quindi siamo tornati indietro.
ReplyDeleteOk, ora la squadra difensivamente fa un altro mestiere, anche se la scelta di giocare con Deng continuativamente da 4 non mi esalta. Mi ricorda un po' la "forzatura" di giocare con MKG da 4 nei miei 2k13-Bobcats, la differenza è però che Deng è un giocatore fatto e finito, mentre Kidd-Gilchrist era un progetto di campione (poi rivelatosi tale).
La domanda diventa un'altra ora: in questa squadra, chi è esattamente che dovrebbe fare i punti?