E S I V A A L L E F I N A
L S ! ! ! Con un clamoroso parziale di 18-6 negli
ultimi cinque minuti inchiodiamo gli Spurs in garasei per 102-117 e chiudiamo
la serie 4-2 dopo essere stati sotto 0-2! Le triple sono state il leit motiv di
queste quattro vittorie consecutive e con le bombe, messe wide-open dal 23
slash post – ce ne andiamo in questa sfida, con una follia, che dà poi origine
a tutto, ovvero il three point shot di Kobe Bryant lanciato da solo in
contropiede. Invece di affondare la dunk, sente il flusso dell’arco nei
polpastrelli, si arresta e insacca behind. Passiamo così dal +4 al 100-107 a 2
minuti dalla fine. Non è ancora il colpo di grazia, quello lo piazza Metta, due
azioni dopo. Il 23 slash lo smarca dai 7,25, Pace nel Mondo è letterally
wide-open e la bomba vale il 100-110 a -1’36”. Game, set, match!
Ma non inganni il risultato, game six è stata una guerra.
Partenza furibonda di Kawhi Leonard (6 punti nell’11-2 iniziale, con tre
schiacciate violentissime, due a segno una impennata sul ferro), noi che
recuperiamo rifugiandoci nella zona 2-3, difesa che adatteremo e terremo per
quasi tutta la partita. Secondo quarto equilibrato dove si vede anche un
alley-hoop di Barea per un elengante fing & roll al volo di Sacre (con risate sarcastiche dei commentatori...), ma in da
third period San Antonio sale a +8, trascinata da Ginobili e Diaw (64-56). Qui
Sacre fa la miglior prestazione dell’anno (chiuderà addirittura con 10 punti e
4 rimbalzi in 11’!), andando persino via una volta sulla linea di fondo a
Duncan! Ma gli Spurs chiudono in vantaggio 87-81 alla terza sirena e sembrano
ferocemente intenzionati a forzare tutto a garasette. Sacre, da non credere,
sporca in difesa le entrate texane, Meeks colpisce in uscita dai blocchi e a
cinque minuti dalla fine tutto è in parità: 99-99. La barbatrukkata è quella di
prolungare il riposo dei titolari mettendoli dentro a cinque minuti dalla fine
invece che – come al solito – a sette o otto. Quei 2-3 minuti in più di riposo
sono decisivi: quando entrano gli starting fivers gialloviola, freschissimi, arriva lo tsunami
che chiude la serie.
Bryant Mvp con 21 punti e 8 assist: 40,5 points per game
era la sua media nelle prime quattro partite di questa serie, 20,0 quella nelle
ultime due. Empatia tra il real world e il barbamondo. Dieci rimbalzi (e 12 punti) per Metta World Peace: lui c'è sempre quando si deve decidere una sfida!
Spacciati in avvio con sei sconfitte nelle ultime nove partite, fuori dai playoff per più di metà stagione, passati attraverso due garasette nei primi due turni e da uno 0-2 contro gli Spurs and now... Siamo alle Finali Nba!
Insomma, forti sì, ma questi Lakers sono di altro livello rispetto agli Spurs, e contro un Mamba all-around del genere non c'è Duncan+Ginobili+Parker che tenga...adesso Miami, finale annunciata (anche se onestamente mi aspettavo di più da quei Nets), lo scontro tra titani che si ripete...meglio non far pronostici...
ReplyDeleteBisogna uscire da qualsiasi tipo di influenza di default, anche se capisco benissimo che da fuori non è semplice.
DeleteMa, ripeto, questo roster qui è stato fatto a immagine e somiglianza dei Lakers di D'Antoni, tra l'altro è stato rilasciato nel loro periodo di maggior crisi. La difesa non c'è, gli overall difensivi sono praticamente cancellati.
Non possiamo dunque essere considerati 'di un altro livello', frase che suppone la nostra netta superiorità.
Nel real world gli Spurs sono in testa alla Nba, i Lakers d'antoniani a 15 sconfitte di distanza da loro e su queste cose è basato il roster. Se fossimo nettamente superiori non avremmo mai chiuso il primo turno in garasette, ne saremmo mai stati fuori dai playoff per più di metà regular season, altrimenti sarebbe da ritirarmi il patentino di allenatore e radiarmi dall'albo!
Congratulazioni per il banner della conference. Era la finale annunciata all'avvio della stagione e ci si è arrivati, nonostante varie peripezie!
ReplyDeleteSerie strana, con il fattore campo al contrario quasi e decisa secondo me dal talento dei singoli.
Ora Miami. Per me, anche qua sei favorito: hai un vantaggio per loro incolmabile nel reparto lunghi ed un sistema offensivo che può essere molto più eterogeneo. Si prospetta una battaglia.
La situazione è stranissima, perchè questa squadra (i Lakers intendo) non sono da Finali, perchè strada facendo hanno sviluppato un 'sistema tutto loro' di 'annusare il momento' che non ho mai visto in altre mie formazioni passate.
DeleteAnche contro gli Spurs eravamo praticamente fuori: sotto 1-2 e -14 a sette minuti dalla fine di garaquattro, eravamo spacciati.
Miami è meno forte secondo me rispetto alla schiacciasassi del 2K12, nonostante la presenza in più di Ray Allen. In regular season l'abbiamo battuta ed eravamo ancora i Lakers 'fuori dai playoff'.
Però noi siamo in '2004 mode': chi credeva che quella squadra demolita da lotte interne avrebbe raggiunto le Finali Nba a metà stagione? E, al contrario, chi credeva che, una volta raggiunte, sarebbero stati battuti dai Pistons? Siamo così, c'è poco da fare. Potremmo vincere incredibilmente il titolo (considerando da dove siamo partiti), ma anche venir spazzati via 0-4!