Monday, January 28, 2013

Western Conference Finals, game 4: LA Lakers - San Antonio Spurs



Pochi secondi alla fine, 107-107, Lakers in attacco. Nash cerca Kobe, è braccatissimo da Ginobili, gironzola in palleggio ma non ci sono varchi, si libera allo scadere dei 24” Metta behind the arc, ferro, ma rimbalzo offensivo di Howard e altra opportunità! Ancora Nash, la dà via, ancora l’argentino impedisce al 24 di ricevere, c’è confusione, scadono ancora i 24”, Nash va per il jump shot, ferro, ma Metta strappa il rimbalzo offensivo! ! ! Again! Lakers di nuovo, il Mamba non riesce a liberarsi dalla morsa di Manu, ma nemmeno gli altri! Nash palleggia, prova la penetrazione, è chiuso, torna indietro, nessuno si libera, scadono ancora i ventiquattro secondi, altro tiro, altro ferro.. A L T R O  O F F E N S I V O di Howard! La dà fuori, ancora Nash, ancora la difesa degli Spurs non lascia spazio, passano i secondi, il canadese trova un varco, stanno scadendo ancora i 24 e proprio in quel momento il 23 slash post "agisce", piazza Kobe open behin the arc, Nash lo serve sul filo del rasoiooo…


San Antonio ghiacciata sulle sedie! 107-110 a 12” dalla fine, con l’ultima azione dei Lakers durata più di un minuto per i tre rimbalzi offensivi presi! Gli Spurs scendono in attacco, bracchiamo Parker, passano i secondi, il francese è costretto a forzare da tre sulla sirenaaa… ferro!!! 2-2!!!  C  L  A  M  O  R  O  S  O ! ! ! Sì, perché a soli sette minuti dalla fine gli Spurs conducevano di quattordici punti (96-82 !) e per noi era praticamente finita. E poi? Eh e poi c'è lui. Kobe, solo 16 fin lì, negli ultimi sei minuti di partita mette nel paniere un qualcosa come 22 punti, un punto ogni 20”, con quattro bombe H di una potenza distruttiva clamorosa! Ripeto 2 2  P U N T I  I N  6  M I N U T I ! ! !  E ripeto, era finita. Era anche iniziata in una maniera che non faceva presagire nulla di buono: perdiamo due palloni nei primi 18 secondi di gioco, finiamo sotto 11-2 rimanendo senza segnare dal campo per i primi quattro minuti! Ci riassestiamo quando ordino il 23 slash post e da qui ci sciogliamo, riuscendo persino a chiudere all’intervallo con uno strabiliante 62% al tiro, pur partendo con 0/5 from the court! La variabile impazzita è Jodie Meeks che nel secondo quarto segna 15 clamorosi punti tirando ‘alla Glen Rice’ (chiuderà con 24, suo high stagionale), prestazione che ci aveva anche mandato a +3. Ma gli Spurs, governati da un Tony Parker versione 2007, hanno in serbo un terzo quarto sontuoso che chiudono sul +11 con un buzzer di Ginobili sulla sirena (88-77). Il francesino la vuole chiudere definitivamente, ci devasta ad inizio quarto quarto con jump dalla media, rilasci a palombella e assist per Duncan (20 con 8 rimbalzi per il carabico). Quando mancano sette minuti alla fine dei Lakers il tabellone segna: 96-82, -14. Poi accade l’incredibile. Tripla Metta, sospensione di Kobe, tripla di Kobe, un’altra tripla di Kobe e in un minuto e mezzo serviamo un parziale di 11-0 che riapre tutto (96-93). Ancora Kobe da tre ci mette avanti a 3’ dalla fine (103-105)! Ebanks, che ha imparato la lezione di garadue, questa volta schiaccia da sotto l’assist del Mamba per il nostro nuovo +2 del 105-107 a -1’47”. Gli Spurs pareggiano con Duncan e poi arriva quell’ultima azione gialloviola, durata oltre un minuto, con tre rimbalzi offensivi, due di Howard, che ne catturerà 17 in totale. E poi quella tripla allo scadere dei ventiquattro secondi del Black Mamba, Mvp con 38 punti e 6 assist, che ghiaccia ancora l’AT&T Center in una partita da consegnare agli annali, come molte di questi incredibili playoff, probabilmente i migliori di sempre di tutti i barbamondi per pathos, incertezze delle sfide, colpi di scena e basket di altissima qualità. Partite che andrebbero registrate, riviste e conservate in Dvd!
Comunque mentre noi e San Antonio ci scanniamo, Miami ha già liquefatto i Brooklyn Nets per 4-0 ed è già lì alle Finals che aspetta. E si riposa.

2 comments:

  1. Se dovesse arrivare, sarebbe comunque il suo titolo. Stai ammirando un Bryant pazzesco, è evidentemente superiore agli altri. La tua stagione è un misto tra quella 2004 e quella 2006: il talento è quello del 2004, il gioco è quello del 2006...
    Comunque, 2-2 e palla al centro! Che all'orizzonte ci sia l'ennesima gara 7?

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    1. Un Bryant del genere è una cosa veramente paradisiaca. E' senza dubbio il suo campionato. Tra l'altro c'è una fluidità tale che ti sembra veramente di manovrarlo alla tele durante una partita (fortunatamente, però, non c'è Bagatta che commenta) e dunque dà un gusto pazzesco, ti sembra di guidare i suoi polpastrelli, ogni suo movimento di ogni sua cellula!
      Al punto che ieri vedevo in streaming Lakers - Oklahoma City e rivedevo le stesse azioni che il Mamba poco prima aveva fatto here contro gli Spurs. Assurdo.
      Quello che sembrava essere il peggior fallimento della storia si sta trasformando nel miglior barbacampionato di sempre, a prescindere dalla vittoria o meno del titolo.

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