Immenso, clamoroso Kobe Bryant! Quarantaquattro punti e la
tripla in faccia a Ginobili che a 36” dalla fine mette tutto nella cassaforte gialloviola
(95-103) e riapre la serie sull’1-2! Quello che mette in scena il Mamba Nero
negli ultimi cinque minuti e mezzo è da consegnare all’antologia. San Antonio
era avanti di sette a sette minuti dalla fine (84-77) in un AT&T Center da
squadriglie d’assalto, tutti vestiti di nero, l’anticamera di non so cosa.
L’effetto è da Anni Trenta in pieno istituto Luce, una marea nera da paura, che
non sembra lasciarci scampo. Sotto 0-2 e sotto di sette a sette dalla fine, il
campionato dei Lakers si avvia verso il baratro. E invece Bryant inventa. Ci
riporta sotto, deflagra la tripla del pareggio (86-86), esplode quella del
nostro +4 in faccia a Tony Parker allo scadere dei 24” (89-93 a -3’34”), segna
in entrata quello che sembra il canestro della staffa (91-97 a -1’44”), ma poi
pasticciamo e Ginobili guida la rimonta fino al -2 Spurs s 72” dalla fine
(95-97).
E qui, Mamba again. Il ventiquattro mette in mano ad Howard
la schiacciata del +4 (95-99), Parker sbaglia clamorosamente da sotto
l’appoggio del -2 (un po' per uno non fa male a nessuno...) e poi Kobe la mette
definitivamente nella saccoccia, fluidificando il faccia a Manu la bomba della
staffa. Il silenzio dell’AT&T Center sulla tripla di Bryant fa impressione.
Stavolta non parto subito con il 23 slash post, che gli Spurs hanno saputo distruggere sia in garauno che in garadue, ma con gli schemi base. Partiamo bene (2-7 e poi 9-15 e poi 20-26), nel primo quarto ci trascinano Bryant e Howard con 22 punti su 29, nel secondo due triple di Jamison e un’uscita dai blocchi di Meeks ci mandano a +10 (31-41), ma gli Spurs non stanno troppo a guardare e una bomba da metacampo di Mills sulla sirena dell’intervallo completa l’opera (45-48). Leonard, Duncan e Parker firmano pareggio, vantaggio e allungo Spurs (60-55), Kobe risponde behind the arc, ma lo fa pure Ginobili. Il 79-73 di fine terzo quarto diventa un pericolosissimo 84-77 a sette minuti dalla fine (altra tripla di Manu, in faccia Metta). Qui piazzo la barbatrukkata, rimetto il 23 slash post. Qui Kobe (41 punti in game one, 39 nella seconda, 44 in questa) decide che per questi Lakers non è ancora arrivato il momento di farsi da parte. Bryant chiude a 44 punti, 12/15 da 2 e 5/9 da tre… Howard a 19 punti e 15 rimbalzi.
Stavolta non parto subito con il 23 slash post, che gli Spurs hanno saputo distruggere sia in garauno che in garadue, ma con gli schemi base. Partiamo bene (2-7 e poi 9-15 e poi 20-26), nel primo quarto ci trascinano Bryant e Howard con 22 punti su 29, nel secondo due triple di Jamison e un’uscita dai blocchi di Meeks ci mandano a +10 (31-41), ma gli Spurs non stanno troppo a guardare e una bomba da metacampo di Mills sulla sirena dell’intervallo completa l’opera (45-48). Leonard, Duncan e Parker firmano pareggio, vantaggio e allungo Spurs (60-55), Kobe risponde behind the arc, ma lo fa pure Ginobili. Il 79-73 di fine terzo quarto diventa un pericolosissimo 84-77 a sette minuti dalla fine (altra tripla di Manu, in faccia Metta). Qui piazzo la barbatrukkata, rimetto il 23 slash post. Qui Kobe (41 punti in game one, 39 nella seconda, 44 in questa) decide che per questi Lakers non è ancora arrivato il momento di farsi da parte. Bryant chiude a 44 punti, 12/15 da 2 e 5/9 da tre… Howard a 19 punti e 15 rimbalzi.
Miami intanto prenota già le Finals con un 3-0 sui Brooklyn
Nets che chiude i discorsi su chi sarà la contender dell’Est.
Questo deve essere il "leit motive" della serie: le responsabilità se le deve prende chi ha dimostrato di avere the eye of the tiger nei momenti topici (si legga Kobe). Ma riproporre il "23 slash post" poteva rivelarsi un'arma a doppio taglio, ed essere la croce dei Lakers invece di rivelarsi la sorpresa, visto come hanno saputo abbatterlo nelle prime due gare. In ogni caso, l'1-2 vuol dire principalmente che si ritorna allo Staples, ovvero che la serie arriverà a Gara6...if u know what i mean! ;)
ReplyDeleteIn realtà preferirei un Kobe in stile ultime partite del real world (due triple doppie sfiorate coinvolgendo i compagni), però è così. Kobe sta forse giocando la miglior stagione in assoluto della carriera e il 23 slash post dei Bulls '98 (se gli han dato quel numero, 23, significa che cmq era un triangolo che prevedeva un 'qualcosa' per Sua Maestà) lo sta mettendo libero piedi a terra in una maniera spaventosa, cosa resa possibile anche (e soprattutto) dalla capacità di Kobe di muoversi senza palla. Va sempre dove deve andare, e siccome alla base c'è il tira chi è libero, non vuoi far tirare uno come Bryant quando è completamente smarcato?! Da qui nascono queste prestazioni clamorose del Mamba.
ReplyDeleteIl 23 slash post qui l'ho tirato fuori alla fine proprio perchè volevo abituare gli Spurs a difendere per tre quarti su un altro schema, dunque renderli più perforabili una voltra reintrodotto, nell'ultimo quarto, il 23 slash post.
P.S. Yeah yeah, i kown what u mean: che mi devo sorbire i tre chili di profumo di Justin Bieber seduto in prima fila in tribuna! :)