Perso Ray Allen per ritiro, il nuovo assetto di Coach
Armstrong è LeBron James in ala grande e Bosh pivot, con Chalmers play, Wade
guardia e un droide ala piccola. Il risultato sono sette vittorie e zero
sconfitte e un James da 34 punti e 10 rimbalzi di media. Arrivano allo Staples
Center dopo che noi abbiamo già testato i nuovi Lakers contro Milwaukee con una
bella vittoria, ma qui siamo di un altro pianeta.
In una partita con le difese durissime, dal punteggio
bassissimo fino almeno a tre minuti dalla fine dove entrambe le due squadre
erano sotto gli ottanta punti segnati, James registra un suo career high e
quando un record carriera lo fa uno come il Prescelto, significa che ha
debordato. Venti rimbalzi signori. E' questo il nuovo record di Lebron, una
cifra inaudita, considerato anche che è stato in panchina per tutto il secondo
quarto; e va sommata anche ai 32 punti, 7 assist e 11/20 al tiro del resto del
suo tabellino...
Finisce 106-115 per gli Heat (8-0), ci ammazzano con un
devastante break di 12-3 nel giro di 90 secondi del supplementare. Eh già,
perchè Miami l'aveva già vinta nei regolamentari se non fosse stato per la
tripla del pareggio di Bryant più assurda e mai vista in un buzzer shot:
rimessa a tre secondi dalla fine, Kobe tira, la palla prende il primo ferro,
s'impenna a candela oltre il rilevatore dei 24 secondi in cima al tabellone e
poi ricade dentro perpendicolarmente a 1" e tre decimi dalla fine! Era il
canestro del rocambolesco 91 pari, l'ennesimo buzzer di Kobe in questa
stagione.
Male l'esordio di Mark Gasol, 10 punti e soli 5
rimbalzi facendosene prendere ben venti dal Prescelto che gli saltava sulla
testa. Lo spagnolo non saltava per niente, provava a catturare i rebs solo
lavorando di tagliafuori. Con questi atletici Heat non funziona e rischia anche
di non funzionare alla prossima, quando andremo a Portland contro i Fab Four:
Lillard, Batum, Melo, Aldridge.
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Per trovare le uniche ali piccole dal 1986 a oggi in grado di fare
un '35 points plus 20 rebounds' dobbiamo risalire al 2000 quando ci
riuscirono Donyell Marshall con la maglia di Golden State (37+21) e
Shareef Abdur Rahim con i fu Vancouver Grizzlies (36+22). Se lo consideriamo un 'numero tre', Larry Bird fece 42+20 nel 1987.
Beh, io tenderei a guardare il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto. Portare al supplementare gli Heat nonostante una prestazione leggendaria di LeBron è sicuramente positivo, specie considerando che vanno trovati automatismi nuovi per una squadra che ha cambiato tantissimo.
ReplyDeleteA tal proposito: secondo me ti aspetti troppo difensivamente da Marc Gasol. Secondo me, non vale il DPOY, ed è fondamentale fare un grande lavoro sugli esterni per "incanalare" i piccoli nella sua zona. In ogni caso, lui ti dà su entrambi i lati del campo una dimensione da contender, cosa che Asik non avrebbe fatto in nessun modo!
Vero, però il mio basket lo concepisco come un movimento continuo (a girandola) e quando uno non si muove ma assume staticamente una sua posizione in post (come fa M.Gasol) mi si interrompe il flusso armonico del tira chi è libero, perchè anche gli altri quattro stanno fermi.
DeleteNon è in discussione la valutazione singola di M.Gasol, ma la chimica complessiva della squadra. Gortat, ad esempio, benchè non abbia la caratura di M.Gasol, è un pivot comunque duro, con tiro da fuori, che prende rimbalzi e che sopratutto si muove moltissimo. Vedremo, ma solitamente mi bastano poche azioni per inquadrare un giocatore e per come si muove, M.Gasol non è adatto ai barbalakers
Adattati tu a lui....Hai un giocatore di questo talento per le mani , con un mercato che ti ha portato punti in panchina , altra tecnica e nuove soluzioni...
ReplyDeleteFai girare gli altri intorno alla quercia !!! E datti tempo...smussa qualcosina e sfrutta le potenzialita dei tuoi nuovi singoli....hai TRE STELLE adesso !!! Non puoi smetter di crederci dopo 2 match.....Al lavoro al lavoro...ALLENAMENTO e DUTTILITA' .... disse coach Bisy che sparava 50 triple a partita coi Warriors ;-)) Io ci credo !!!
Beh, ma "Gasolino" si sa che è un giocatore "statico". Tuttavia buon sangue non mente e la sua creatività e visione di gioco dal post alto lo rendono un giocatore formidabile in attacco. Tra l'altro, il suo tiro dalla media è ormai più che affidabile e dunque coinvolgerlo in qualche gioco in cui fa il bloccante sul portatore di palla lo rende un bel rebus per gli avversari. Io sono dell'idea che devi insistere con lui, è quello che ti cambia la stagione!
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