Wednesday, February 26, 2014

Unico indizio, difendiamo un cazzo!



Cioè ma manco al campetto dietro casa manco. Questi d’antonlakers sono stati appositamente messi su per sbragare l’insbragabile. Altro che tankare, l’ultimo posto qui arriva impegnandosi. Dopo l’Opening sconfitta a Salt Lake City a Bryant ne servono 44 per superare Atlanta ma non ne bastano 52 per espugnare New Orleans. Il terzo quarto del Mamba contro i pellicani è da fuori di cervice. Kent Bazemore trova modo di sbrufoneggiare dopo tre triple in fila facendo per togliersi la forfora dalle spalle ed è il momento che abbiamo la partita in mano, però porcoddue quando i piccoli di NOLA penetrano e davanti a difendere l’area si trovano giocatori fatti di nebbia (Kaman, Gasol, Sacre) allora checcazzo!


4 comments:

  1. Bazemore fenomeno!! A LA pare non cantino nemmeno piu' "defense, defense" quando l'altra squadra ha il possesso...ormai è un utopia!

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  2. E questa forse è la non-notizia peggiore possibile. Il suggerimento mio è sempre quello: toccare i coach profiles è un obbligo. Anche perché, di gente giovane che è in grado di tenere il primo passo degli avversari ce n'è in squadra, basta solo fare in modo che "respirino" all'unisono...

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    1. Ogni universo ha le sue leggi della fisica: qui non è ammesso il ritocco dei coach profili (come del resto non si ritoccano le caratteristiche dei giocatori), D'Antoni è questo: o lo si tiene o lo si esonera. E in autoflagellazione mood, lo si tiene...!

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  3. Inizio associazione pressochè fotocopia della precedente. Ma è anche segno che con questi scappati di casa non si può neanche sperare in qualcosa di me...

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