E se lo scrive anche l’El Segundo
Times, seppur in un trafiletto di tre righe in ultima pagina tra la pubblicità
del Vix Vaporub e l’elenco dei programmi televisivi, significa che stiamo
combinando qualcosa di enorme. A parte che è già un personale barbarecord,
perché mai nessuna barbasquadra nelle precedenti trentasette stagioni, nemmeno
i Lakers dei cinque titoli consecutivi sfumati nel 9 per la rivolta delle
macchine ribelli, avevano mai inanellato una striscia del genere. Ma non è
tanto la striscia in sè, comunque arrivata a sedici consecutive gente, ma il
fatto che l’ultimo sigillo l’abbiamo affisso allo United Center di Chicago
contro una squadra che fin lì ne aveva perse soltanto due in più di noi. Due.
Tutti ci aspettavano al varco. Ecco che la striscia
finisce! Quando ad un certo punto del secondo tempo, improvvisamente, abbiamo
prodotto un 24-5 di parziale, tutti i 20.500 presenti in tribuna sono rimasti immobili
a bocca aperta. Un quasi trentottenne con la canotta numero Ventiquattro ha
fatto quello che faceva il Ventitrè dentro al Suo tempio, dove aleggiano ancora
le Sue particelle. Nel 99-108 finale c’è un dominio mentale di Bryant che ha
eguali solo in Colui con la lingua di fuori.
Come il Mamba ha fatto questi trenta punti a Chicago è
un qualcosa che difficilmente si dimentica. Viene giù in palleggio con la
tranquillità di chi sa già, come Jordan contro Russell. Segna sempre nel
momento in cui serve segnare, tiri fluidi in sospensione, sai già dove vanno a
finire, a volte anche subendo fallo e realizzando quasi da tre. E’ la
trentacinquesima stagione che alleno il Ventiquattro, ma una mind game del
genere entra sicuramente nelle sue top five di sempre. Trenta punti, 9/13 da
due, 2/3 da tre, 6/6 in lunetta, numeri normali per lui, ma è il come li ha
fatti che ha impressionato. Derrick Rose, devastante, ha risposto con 40 tondi
tondi, ma di ben altra portata. Siamo a 23-4 gente, in un clamoroso duello a
distanza all’ultimo minuto dell’ultima partita contro i Miami Heat, anche loro
con sole 4 sconfitte all’attivo, seppur le vittorie siano 19. A noi mancano due
sole partite alla fine, mai avevamo perso meno di sette gare in un anno nelle
precedenti trentasette stagioni. Anche se perdessimo una delle ultime due, chiuderemmo
comunque con un 23-6. Sarebbe già un barbarecord assoluto.
Interpellato, il Coach
Zen è stato lapidario: “Riparliamone in seguito. Se non vinciamo l’anello,
questo record non conterà un cazzo:”
Mai frase poteva essere più indicata. La percentuale di vittorie (attualmente) è praticamente dell'85% e ciò vuol dire tutto e niente: la squadra si candida all'assalto del titolo, ma se si dovesse cadere nei playoff (fatti gli scongiuri del caso) il rumore del tonfo sarebbe assordante! In ogni caso, non si può scegliere di vincere o perdere, si scende in campo per dare il massimo: la squadra lo sta facendo, alla fine si tireranno le somme!
ReplyDeleteAggiungo un piccolo commentino al post precedente: secondo me non cambia nulla, nel senso che non è perché George mette l'ultimo tiro è un clutch player e se lo sbaglia non lo è. Questo canestro è però fondamentale a livello psicologico, perché ti sblocca nei confronti di George in maniera assoluta.
Piccola nota a margine, con annessa gufata clamorosa. Come mi suggeriscono dall'El Segundo Times, i Bulls del 72-10 avevano una winning percentage dell'87% circa. Due vittorie per i BarbaLakers e si rischia di infrangere un tabù storico!!
Uhm...no alpolo, la percentuale di vittorie di questi Lakers è del 75%, oltretutto se non mi ricordo male solo una volta il coach "zen" aveva, in tempi lontani (mi pare 2k9 o 2k10) battuto il 72-10 (in proporzione)...o forse eguagliato! Nulla toglie a una grandissima striscia che sì, se non viene eguagliata ai playoff conta poco, ma è una dimostrazione di forza e fiducia mica da ridere!
ReplyDelete@Alp
ReplyDeleteE proprio per questo, proprio perchè il tonfo sarebbe enorme, la pressione aumenterà ancora di più su di noi in questi playoff dove se vinciamo l'anello avremo fatto solo il nostro dovere, mentre se lo perdiamo sarebbe un fallimento storico. Al record dei Bulls non avevo fatto caso, però è vero! Sarebbe però un record "spurio", che non sentirei come tale. Per battere quel record bisogna fare la stagione da 82.
@Gensi
No no, ha ragione Alp. Vincerne 23 su 27 equivale all'85% di vittorie (è facile, 23 x 100 diviso 27 = 85%). No, il record di 72-10 non l'avevo mai battuto (e non è detto comunque che lo batta). Come ho scritto nel post, io massimo ho concluso con 20-7 (75%), non ho mai fatto meno di 7 sconfitte.
Questi Lakers fanno paura! Anche solo arrivare vicino alla percentuale del 72-10 sarebbe grandissimo, perchè i Bulls avevano uno squadrone, tu invece sei con un 38enne ormai sul Sunset Boulevard, un giocatore che dovrebbe essere il perno della squadra e reggere il bastone dell'anziano che non mette alcuni tiri importanti, quattro europei e un SACRE! Non si può dire che tu abbia uno squadrone, però tu sei un grandissimo, tutti hanno un proprio ruolo e la chimica è perfetta. Solo due parole: GO LAKERS!!!
ReplyDeleteSì, questi Lakers fanno paura anche a me, sembrano posseduti! Devo dire che sono la fusione perfetta del gruppo iniziale che ha subito cocenti delusioni negli anni precedenti e i nuovi. Non bestemmierò mai dicendo che Kobe + George è una coppia superiore a Jordan + Pippen, però è la coppia più vicina a loro che sia mai esistita. George poi non solo ti fa prestazioni da 25 e 8-9 rimbalzi, ma cancella difensivamente anche la Superstar avversaria. E Kobe a 37 anni non è certo nel Sunset Boulevard, gioca come se ne avesse 5-6 in meno.
DeleteCon il fisico che ha, con i movimenti fluidi del 14 e i mille modi che ha di segnare, solo il fiato può fermare il Mamba, Se arriva la stagione dove dopo cinque minuti ha la barra della fatica a zero, allora lì sì sarà sul viale del tramonto, ma non è ancora nella fase Jordan a Washington. E' ancora nella fase ultimo Jordan dei Bulls...
Questa esplosione è però tipica del tira chi è libero, il modo zen di attaccare che uso. Quando inconsciamente immagazzini tutti i movimenti dei tuoi giocatori, puoi anticipare tutte le mosse. Quando attacco io so già, se mi trovo in una determinata posizione, dove mi uscirà Bryant per ricevere, e quando con la coda dell'occhio già gli vedo fare quel movimento che so già che avrebbe fatto, l'avversario è già finito.
Ecco perchè mi trovo male con M.Gasol, è uno che ferma il flusso dei movimenti della squadra. Comunque vinciamo anche con lui!
La chiave di tutto era riuscire a far convivere Kobe e George appena si sono integrati la squadra è esplosa ma oltre credo ad ogni più rosea previsone.
ReplyDeleteSenza dubbio è stata una componente decisiva. Non dimentichiamo che Paul George è la cosa su questo pianeta più vicina a LeBron James e già da solo sta devastando ad Indiana. Figurarsi insieme a questo Kobe qui.
DeleteSono in disaccordo, ad esempio, con Dido. Proprio per la presenza contemporanea di Bryant e George nella stessa squadra, questo fa dei Lakers uno squadrone. Era considerato tale l'anno scorso (prima che iniziasse il campionato però) con Kobe e Howard, figurarsi con Kobe e George.
Non dimentichiamo poi anche Brian Shaw è, la vera chiave di volta stagionale. Se avevo ancora D'Antoni, probabilmente avremo fatto quello che abbiamo fatto l'anno scorso...
Sì, ora che ho comprato 2k14 ho visto l'overall di George e mi sono ricreduto... scusate, mea culpa
Delete@kobewars: già già, avevo fatto il calcolo con 23-6 e non so nemmeno io perchè (anzi lo so...perchè l'avevo letto e mi rifrullava in testa mentre commentavo)...beh io vedrei piu' puro un 72-10 in proiezione da 29 che un 72-10 effettivo e ti spiego perchè. Col sistema di calendario attuale ogni squadra gioca piu' partite contro le squadre della propria division, e se trovi una divisione "facile" di sicuro il record migliora...(cosa che mi perplime in generale del basket NBA) Io te lo omologherei insomma :)
ReplyDeleteVero, però 29 partite in confronto a 82... E' anche una questione di mantenere la concentrazione. Io sto spingendo sull'acceleratore perchè voglio arrivare primo e Miami ha praticamente il nostro stesso record. Ma in una stagione da 82, se mantengo la media Bulls 1996 e a tre quarti di stagione sono già sicuro del primato, poi allenterei di parecchio.
DeleteUn 72-10 in una stagione da 82 non credo riuscirei dunque mai a farlo, neanche utlizzando i Bulls del 1996
P.S. E comunque vorrei far notare che Shawn Marion da quando è arrivato ai Lakers per Bargnani non ne ha persa una: è quindici su quindici.
ReplyDeleteNon è che qualche meritino sia anche suo?
Barba anche se andiamo in OT ti andrebbe di fare un commento sui veri Lakers?
ReplyDeleteSono curioso di sapere cosa ne pensi, cosa faresti e cosa credi invece faranno nel proseguio della stagione.
A volentieri! Secondo me il peccato capitale è stato fatto non quest'anno, ma l'anno scorso dando la squadra a D'Antoni. Sono convinto infatti che l'assurda spremitura di D'Antoni nei confronti di Bryant sia stata la causa della rottura del tendine d'Achille. Lo ha fatto giocare troppo, lo ha spremuto troppo, ed è saltato per aria compromettendo questa stagione.
DeleteSe penso, per vari motivi (litigi con Shaq, smantellamenti di squadra, allenatori sbagliati) quante stagioni Bryant ha buttato via in carriera, viene male. A quest'ora, con un po' più di senno (qualche anno in più con O'Neal, nessuna separazione con P.J. a metà anni Duemila, e le squadracce di adesso), Kobe avrebbe in bacheca 8-9 anelli per me.
Cosa farei con questi Lakers? Ah a 'sto punto quello che ho fatto nei 2KLakers di questo barbamondo, prendere un mega free agent nella prossima estate (o anche due) e soprattutto cacciare Mike D'Antoni di netto proprio.
Posso dire la mia? Lakers e titolo nella stessa frase temo non lo sentiremo per un po' di tempo. I Lakers sono rimasti ad una gestione quasi familiare ed ovviamente la dirigenza viene spazzata via da quelle strutturate in maniera professionale delle altre squadre. Non c'è un sistema di scouting, non c'è un piano definito, si naviga a vista e quello che viene viene. Da premettere, tutto deriva dal Paul-gate, perché anche una dirigenza incompetente non sarebbe riuscita ad affossare una squadra con Paul, Bryant e Howard (che sarebbe arrivato).
DeleteIl problema non è tanto D'Antoni, inadeguato ad allenare una squadra da titolo o una squadra che non rispetta i suoi canoni, il problema è la mancanza di una pianificazione. Che non significa tanking (anzi, siccome la palla non mente, sapete menzionare una squadra che con il tanking ha vinto il titolo?) ma anzi significa studiare un percorso di crescita con dei punti cardine: allenatore preparato e del quale si vuole sposare in tutto la filosofia e staff che completi al meglio le sue lacune; scouting fatto bene perché dal draft non si pesca solo il top player, ma anche i sidekick che fanno la differenza (Fisher docet); giusto mix tra giovani giocatori, campioni e veterani attraverso campagne acquisti mirate; cessione di Gasol (che ho amato come pochi) che ha finito da tre anni il suo ciclo ai Lakers, anche per due fette di pane ed una bottiglia d'acqua minerale.
Per me, per costruire una squadra da titolo, ci vogliono tre anni almeno. Ma se la dirigenza Lakers continua su questa strada ci vorranno molti più anni ai Lakers per tornare competitivi (sostanzialmente, il tempo che i Buss si faranno da parte e che una cordata finanziaria li rilevi e metta su uno staff dirigenziale di livello).
Tutto dipende dalla dirigenza e il figlio di Buss capisce di basket come Crozza di shampoo.
ReplyDeleteIl tempo che separerà i Lakers dal prossimo titolo secondo me sarà come quello che trascorse tra l'ultimo titolo vinto dai Lakers di Magic (1989) al primo vinto dai Lakers di Kobe e Shaq (2000). Il problema è che quel lungo decennio di pausa conteneva comunque al suo interno la soluzione (ovvero una dirigenza capace), mentre se questi di adesso rimangono, allora sarà uno sfascio e i Lakers non vinceranno nemmeno tra 20 anni.
Se vuoi costruire comunque una squadra da titolo in tre anni, non puoi iniziare la costruzione del gruppo con D'Antoni. Devi prendere ed inviduare subito l'allenatore che ti può condurre all'anello tra tre anni. E invece chi ti prendono? Mike Brown prima e Mike D'Antoni poi. Robe da matti.
Barba con questo 2K14, sto iniziando a giocarci in questi giorni, mi pare molto più difficile schiacciare, in particolare non capita mai di schiacciare dopo un rimbalzo in attacco, tu cosa ne dici ti è capitato?E cosa ne pensi delle dunk in questo 2K14?
ReplyDeletesto cercando di non leggere gli ultimi post in quanto "occupato" ho ancora registrata lakers miami e andrei a gustarmela...per il resto Lakers MOSTRUOSI...cosa vuoi dire? Aspettimao i playoff e vediamo le asticelle di tutti i team dove saliranno o scenderanno ...per adesso l'alchimia e' perfetta...Marion fondamentale inutile girarci intorno....utile girare intorno a mark Gasol invece , che ti piaccia o no ;-))
ReplyDeleteDopo aver visto i realLakers leggero' gli ultimi post ;-)
@Tall
ReplyDeleteNon ho trovato questa difficoltà a schiacciare, se per difficoltà si intende una cosa complicata. Di sicuro c'è una netta e maggior fisicità nei contatti, il difensore ti spinge di più, ti tiene di più e dunque sentendo il fisico del difensore addosso, poi è più facile che si opti per un lay-up, però penso che è soprattutto una questione di prenderci la mano.
Se non riesci a schiacciare mai vuol dire che forse sbagli il tempisto della combinazione dei tasti. Vedrai che più farai pratica, più le schiacciate verranno anche se sì, sono un po' di meno (e per meno è un fatto positivo) rispetto ai precedenti 2K.
@Bisy
ReplyDeleteDont worry, non abbiamo parlato di Lakers-Miami. C'è stato poi un Lakers-Miami?? Sorry, ma senza Bryant per me la Nba ancora deve partire!