"Rimettiamo insieme la vecchia banda. Facciamo qualche serata, facciamo un po' di grana, bang! Cinquemila bigliettoni". "Sì ma rimettere insieme la banda... insomma, non è mica tanto facile, Jake". "Ma che stai dicendo?" ..... "Si sono sciolti. Ora fanno tutti lavori rispettabili."
Tuesday, November 19, 2013
Quando conta!
Quando abbiamo visto che Houston, terza, aveva solo una sconfitta in meno di noi, settimi, abbiamo iniziato a salivare. Non siamo mai andati oltre il sesto posto quest'anno e improvvisamente il terzo è lì, lo vediamo, quasi lo tocchiamo. Dobbiamo solo vincere le ultime tre, e due di queste sono scontri diretti con squadre che hanno 11 o meno sconfitte. Noi ne abbiamo 12: batterle, sarebbe come prendere un ascensore. E darci questa opportunità è stato come mettere una fiorentina sanguinolenta in una vasca di piranha tenuti a digiuno per un anno. A brandelli.
Noi siamo nel pieno dei piccoli cambiamenti effettuati nelle ultime ore: Haslem fuori dai dodici, Begic dentro, Young riportato in ala piccola come l'anno scorso e più minuti ad Hackett. In soldoni, voglio più difesa, perchè quando c'è da fare gruppo, niente unisce più dello sbranare le caviglie degli avversari. La difesa è contagiosa, se ci sono due tre che difendono come animali, questa 'attitude' si propagherà anche negli altri. Quello che accade è che la squadra, conscia del momento, si unisce come mai ha fatto quest'anno.
La prima a venir spazzata via è Sacramento con un 109-98 che non fotografa affatto il nostro dominio.Poi c'è la Dallas del vecchio Nowitzki e di Monta Ellis, seconda forza della Western Conference dietro gli inarrestabili Thunder. E' questa la partita che sorprende tutti, perchè i Mavericks ce li mangiamo, stabili sul più venti, quasi trascinando la partita nel garbage. E' in questa partita che viene fuori tutta l'ardore agonistico di Daniel Hackett. Daniboy è un risucchio difensivo, non lascia fiato all'avversario, sfrutta il suo fisico per portare in post l'avversario e uccellarlo con un paio di tiri in allontamento, alla sua maniera. In campionato viaggia a 3 punti di media col 20% da fuori, ma oggi che conta doppio, sfodera 9 punti e 7 assist d'energia. Manca l'ultima, la trasferta a Phoenix. Ma siamo troppo lanciati per fermarci, espugnamo anche il campo dei Soli dell'Arizona e poi ci incolliamo all'Ipad per il play by play della gara dei Rockets. Siamo appesi a Dwight Howard.
Se perdono li agganciamo al record di 17-12, e il vantaggio dello scontro diretto è nostro. E succede! I Rockets perdono la dodicesima partita e noi chiudiamo al terzo posto della Western Conference, un ultimo gradino del podio che ci mette anche tabellonisticamente al riparo da Oklahoma City del neo Mvp stagionale Kevin Durant (24,2 punti, 7,9 rimbalzi, 6,2 assist di media), almeno fino alle eventuali Finali di Conference. L'anno scorso con Nash chiudemmo con 16-13 e l'0ttavo posto. Quest'anno con Paul George chiudiamo 17-12, ma terzi.
Il primo turno ce l'abbiamo contro i Sacramento Kings, appena dominati nella prima delle tre ultime gare di regular season. Now si fa sul serio. E questi Lakers, quando c'è da fare sul serio, han dimostrato che ci sono. O almeno si spera...
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Alla fine questa si è rivelata un'ottima regular seaon!
ReplyDeletee ora nei playoff nulla è precluso, l'avevo detto in tempi non sospetti questi Lakers quando serve ci sono!
Alla fine sì, diciamo buona per quello che riguarda la posizione finale in classifica, ma appena sufficiente per il gioco espresso e dodici sconfitte sono comunque troppe, anche se tutte (a parte OKC) hanno perso di più in questa stagione perchè l'arrivo dei droidi e degli europei contemporaneamente ha innalzato la qualità delle squadre scarse.
ReplyDeleteE' stato un colpo di reni finale che ci lancia comunque ai playoff con una 'fiondata' da 7 vittorie nelle ultime 9 partite.
Grandissimo finale di stagione, posizione di classifica realmente invidiabile viste le premesse e dimostrazione di forza non indifferente.
ReplyDeleteLa classifica corta ha evidentemente aiutato, tuttavia questo finale di stagione deve chiaramente essere un punto di partenza per un viaggio che non si prospetta essere a breve termine. Intanto si vede dove possono arrivare questi Lakers, da lì si faranno le scelte decisive per il futuro.
Ho scelto appositamente giocatori europei con qualità da vincenti (Papanikolaou, due Euroleghe vinte di fila, Bo McCallebb, 10 trofei vinti tra Italia, Turchia e Serbia, e Daniel Hackett, tre Mvp consecutivi in Italia (Coppa Italia, scudetto e Supercoppa) proprio perché agissero in momenti come questi.
DeleteE nei playoff. In fondo 'conta come si finisce"!
P.S. A proposito, e la tua Asso. Non doveva ripartire a metà novembre? Daje che vogliamo vedere i Bobgatti sul trono!
Secondo me, questi playoff saranno decisivi per strutturare in maniera completa la squadra dell'anno prossimo. La squadra non è ancora attrezzata per andare fino in fondo, dovesse riuscire nell'impresa sarebbe un miracolo vero e proprio, ma questa (eventuale) sconfitta servirà per trovare i punti deboli del roster e sistemarli.
DeleteLa mia Asso è ancora ferma purtroppo e onestamente non so quando e se ripartirà. Il "quando" è un mistero perché non so quando torno a casa (attualmente sono fuori sede) e se forse è il caso che la console venga da me; il "se" è frutto di una banale riflessione: dopo due mesi ho onestamente abbandonato psicologicamente il 2k-mondo, non so se dopo tanto tempo sarei in grado di calarmi nuovamente in quella realtà. Quando ritornerò nel 2k-world (sia esso il 2k13 o il 2k14) le informazioni sul blog comunque non tarderanno ad arrivare!
Allora sempre un po' in ritardo...parto dall'esonero game, l'articolo e' straordinario e scritto meravigliosamente bene, il finale in game e' anche meglio per te, in pratica hai rivissuto tutti gli anni in pochi attimi cosi' come un morente..e poi?? GEORGE !!!! La tua medicina salva vita, salva stagione e addirittura da terzo posto?? Non ti ha solo fatto uscire dal coma ma ti ha dato addirittura piu' vite dei gatti, il finale di regular e' a dir poco clamoroso...COMPLIMENTI !!!!
ReplyDeletePS anche e si va alle terme niente male davvero eh come lo hai strutturato...stai scrivendo ancor piu' ispirato del solito ;-)
@Bisy
ReplyDeleteGrazie bro, come sempre cerco di fare del mio peggio! :) George nell'esonero game ha fatto un miracolo vero, però mi rendo conto che nei post parlo pochissimo di quello che ci sta dando Papanikolaou, il nostro "Kukoc greco" (con le debite), perfetto per il Triangolo, che viaggia ad una media di 11 punti e 4 rimbalzi a partita. Una media che non deriva da prestazioni da 30 punti seguite ad altre da 5, ma da un rendimento costante impressionante: lui fa sempre quelle cifre lì, quasi mai sotto i 10 punti, mai sopra i 15-16!
@Alp
Credo che questa squadra possa arrivare alle Finali della Western Conference, ma anche uscire al secondo turno se in za second round dovessimo incontrare Portland (da Blazers-Mavs uscirà la nostra eventuale avversaria se dovessimo superare, come spero, Sacramento al primo turno).
Contro Oklahoma City non abbiamo alcuna speranza, anche se l'abbiamo battuta in regular season. Ma in una serie di sette partite, non ci sarà storia, troppo devastanti. Ed inoltre nel 14 il fattore campo ha i suoi effetti: non è più come nelle passate edizioni dove giocare in casa o fuori non faceva quasi differenza. Però se i Thunder dovessero incredibilmente essere eliminati prima, allora forse... forse...
Indiana a Est, finalista di Conference last year, non c'è più (lasciati andare George e Stephenson, sono poi arrivati ultimi!), Chicago mah, finchè avrà Boozer e non avrà una guardia titolare all'altezza di una squadra da titolo, io non la vedo mai favorita. E Miami, seppur ci sia sempre James e sia arrivata ancora prima a Est, ha Ray Allen più vecchio, Wade più vecchio, non ha più un giocatore cardine come Battier e secondo me contro di loro, in comunque non meno di sette estenuanti partite e andando oltre ogni nostro limite, possiamo fare the miracle.