"Rimettiamo insieme la vecchia banda. Facciamo qualche serata, facciamo un po' di grana, bang! Cinquemila bigliettoni". "Sì ma rimettere insieme la banda... insomma, non è mica tanto facile, Jake". "Ma che stai dicendo?" ..... "Si sono sciolti. Ora fanno tutti lavori rispettabili."
Monday, November 18, 2013
E si va alle terme!
"Pronto? Sì no, sono allenatore sì, ma di pallacanestro. No, non è proprio la stessa cosa.. sì ci sono due reti e una palla ma è un po' diverso... Grazie comunque per l'interessamento, arrivederci.. Sì sì sono sicuro, è proprio un altro sport, mi creda. Di nuovo, tante belle cose".
Pure il tycoon indonesiano mi doveva rompere le palle. Sbatto giù il telefono e ritorno tra le mie scartoffie nell'ufficio di El Segundo. Valutazioni, statistiche, un tomo di psicologia, un pezzo della pizza di Sacre, diagrammi, triangoli, tampax delle pom pim girl. La scrivania è un cesso. Ma in mezzo a tutto questo casino penso di aver capito cos'ha che non va questa squadra. E' fatta di precari. O che si ritengono tali. Molti giocatori di questi Lakers sono gli stessi che hanno vissuto la passata transition season, una stagione trascorsa sapendo che in estate avrebbero fatto tutti le valigie. Adesso con la squadra che va così così si sentono nuovamente addosso l'incertezza. Non si vedono come parte di quel gruppo che dovrà vincere l'anello dal prossimo anno. Eppure siamo una delle poche squadre che quest'anno sono state in grado di battere gli Oklahoma City Thunder (22-5 il loro record attuale), tra l'altro conducendo per tutta la partita, e abbiamo sfiorato la vittoria at the buzzer contro Miami. Siamo quelli dei 7 punti rimontati in 18" contro i Nuggets e quelli del 20-0 in cinque minuti nell'esonero game contro i T'Wolves.
Ma siamo quelli, soprattutto, che dobbiamo vincere tutte e nove le prossime partite, pena una visita alla terme con C.Paone. Per allontanarne anche solo il pensiero, spazziamo via subito San Antonio per 122-108. In una delle prime partite stagionali gli Spurs hanno perso Kawhi Leonard per tutta la stagione e sono crollati: ciò non toglie la nostra grande prestazione, con 30 punti e 9 assist di Kobe e 31 di un'implacabile Paul George, che ad un certo punto aveva un clamoroso 10/10 al tiro, quasi tutti tiri in sospensione in uscita dai blocchi (chiuderà poi con 12/16).
Replichiamo contro i Sixers, battuti 115-100 con una clamorosa accelerata nell'ultimo quarto dopo tre in difficoltà, ma poi davanti abbiamo due trasferte consecutive che ci staccano il pass per le terme. Lasciamo i due punti a Charlotte, ma soprattutto crolliamo psicologicamente ad Atlanta, dove semplicemente smettiamo di giocare nel secondo tempo. Contro Toronto allo Staples Center non possiamo permetterci passi falsi, ma rischiamo di lasciarci le penne anche qui. Ci salva una jordanata di Bryant. Lakers 99, Raptors 100, rimessa nostra a metà campo, riceve il Mamba, attacca la linea di fondo, va sù, il difensore gli oscura il canestro, Kobe abbassa la palla e la fa riapparire dall'altra parte for the win a 2" dalla fine!
Ed è ancora il Ventiquattro che ci mette lo zampino contro Utah. Lakers 108, Jazz 106, pochi secondi alla fine. Kobe chiama palla, va sulle tacche per il fader, viene raddoppiato e così offre un assist cioccolatino a Nick Young behind the arc per la tripla decisiva!
Young, per l'occasione riproposto per la prima volta in ala piccola (panchinara), ha sfoderato 26 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 3/3 da tre from the bench! Noi siamo attualmente settimi con 14 vinte e 12 perse. Molte sconfitte. Ma la terza, Houston, ne ha già perse 11 anche lei. Se vincessimo tutte le ultime tre partite che ci rimangono (vs Kings, Mavs e at Suns) potremmo anche ritrovarci su gradini della classifica mai toccati quest'anno.
Hey dove pensate di andare? A casa? No no, vi fermate qui allo Staples. Il bus per le terme parte tra mezz'ora, buon divertimento.
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Il fatto che la classifica sia corta è sia un punto a favore che a sfavore. Da un lato, bastano poche vittorie per scalare parecchie posizioni in classifica, dall'altro, il fatto di essere invischiati in una lotta delicatissima porta via energie psicologiche importantissime ed inoltre permette di denotare tutti i limiti della squadra.
ReplyDeleteL'aver individuato il problema è però già un passo avanti e potrebbe essere la chiave di volta dell'associazione in toto...
Questa squadra ha alcuni problemi strutturali, ma principalmente ha problemi di testa. Non riesce a focalizzare bene gli obiettivi (siamo una squadra da titolo? Non lo siamo? A cosa ci serve questa stagione? Dove dobbiamo arrivare?).
DeleteA tal proposito secondo me la classifica corta e questo nuovo obiettivo a brevissimo termine (tre gare, bisogna vincerle, stop) potrebbe risvegliare energie sopite. Questa squadra non ha bisogno di pensare troppo in là, ha bisogno di obiettivo immediato sui quali concentrarsi e solo su quello mettere tutte le energia che ha.
Ho fatto anche piccole modifiche all'assetto: Young lascia il ruolo di guardia e torna stabilmente nel ruolo di ala piccola (panchinara). Hackett, di conseguenza, avrà più minuti (da guardia panchinara) e ho rimesso nei dodici Mirza Begic a svantaggio di Haslem.
Mi sono accorto infatti che Begic, seppur non si muova, ha una qualità che potrebbe esserci molto d'aiuto: migliora la difesa dei compagni. Li guida da dietro. Tu chiudi lì, tu aiuta là. Vediamo come và.