Sunday, July 14, 2013

La Gara

Eravamo talmente presi dalla Prova contro San Antonio che non ci eravamo accorti cosa il calendario ci avrebbe riservato nella partita successiva: gli Houston Rockets, allo Staples Center. Il ritorno di Dwight Howard. Con il loro quintetto All Star i texani viaggiano primi nella Western Conference con 10 vittorie su 12 partite: Lin, Harden, Parsons e le torri gemelle Asik-DH12 fanno già tremare la Lega.
Avevamo già affrontato Howard da avversario nel Secondo Mondo quand’era ai Clippers, ma ora la questione è ben diversa. All’epoca lo cedemmo noi, mentre qui se n’è andato lui lasciandoci in mano un pugno di mosche. Nella locker room sono lapidario: “fatelo fuori”. Brendan Haywood è quello più coinvolto nella questione e la prende sul personale: spintona Howard appena riceve palla, lo mena, gli impedisce di girarsi e quando al posto di Odom entra il guerriero Josh McRoberts, Superman non vede più un rimbalzo. Se per i Rockets è una partita come le altre, per noi equivale ad una garasette di Finale e la differenza si vede tutta. A 1’44” dalla fine del secondo quarto rubiamo palla, Nash s’invola in contropiede per la corsia centrale, con la coda dell’occhio guarda a destra e appena sorpassa la linea da tre lancia in aria un assist-palombella al cielo per l’accorrente Bryant che vola e affonda con la mano sinistra l’alley-hoop violento in testa a Howard!!! Viene giù lo Staples Center! Anche perché il punteggio recita Lakers 57, Rockets 40! Ma la storia insegna che never say gatto se non l’hai nel sacco. Le partite finiscono alla quarta sirena e se Howard non devasta (chiuderà comunque con 23 punti, 11/14 dal campo e 13 rimbalzi…) James Harden è in versione Lone Ranger. Ce ne rovescia addosso 35 e quando Houston smadonna tre triple consecutive per un parziale di 10-0 in un minuto e mezzo e a 8 dalla fine, il sorpasso avviene (88-89). Il “Barba tarocco”, tarantolato, porta i Rockets anche a +5 (92-97) e ad una manciata di secondi dalla fine i texani sono ancora avanti di uno e palla in mano (109-110). Se segnano è la fine. Noi difendiamo come dannati, gli sporchiamo il tiro, Kobe strappa il rimbalzo volando sulla testa di tutti con la cattiveria di chi vuole vincerla e quando tocca terra sprinta subito per il contropiede furibondo. Slalomeggia, salta un paio di avversari, entra in area, tira scoordinato con contatto in aria di Harden. L’arbitro non fischia nulla ma il Mamba inventa comunque il canestro del sorpasso a 5” dalla fine!!! (111-110). E’ il 49esimo punto di Kobe… Lo Staples è un bordello senza senso! Ma sono i Rockets ad avere l’ultimo tiro. Rimessa a metacampo, non fate ricevere Harden!!! E riceve. Ankle-breakka, salta Bryant, si porta all’altezza del tiro libero dove lascia partire il rilascio della beffa sulla sirena in faccia a Nash. Dentro la retina. Ma no! Un attimo! Cos'è quello? E' un uccello? E' un aereo?? C’è qualcuno che non ha fatto niente per tutta la partita che sale letteralmente sulle spalle del canadese, se l'ingroppa, allunga la mano e stoppa di rabbia il tiro di Harden mentre suona la sirena!!! Ma chi è stato?

11 comments:

  1. Mamma mia che finale!!!
    Per come si è sviluppata la partita potrebbe rappresentare la svolta nella stagione.
    Pensi che possa significare l'inizio di un riscatto Leakers?

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    1. E' difficile da dire, perchè in questa gara avevamo motivazioni particolari che ci hanno fatto dare il 200%. E' una vittoria importante, anche perchè prima di questa partita eravamo settimi con un record di 7-4 e una sconfitta ci avrebbe messo ai confini dei playoff.
      Per quello che invece riguarda la questione Affiatamento (from the comment in the precedent post), questo dipende da due fattori: Morale dei giocatori e vittorie/sconfitte.
      Se il Morale di tutti i giocatori è alto, allora l'Affiatamente può incrementarsi anche di un 15%-20% al 2kmese e in questo caso arrivare al 100% di Affiatamento non richiede più di un 2k-mese e mezzo o anche meno, indipendentemente dalle vittorie e dalle sconfitte.
      Ma se il Morale di alcuni giocatori è basso o, come nel caso di KryptoNate, azzerato, allora l'Affiatamento cresce pochissimo. In alcuni casi problematici, addirittura decresce anche dopo le vittorie e crolla dopo le sconfitte.
      L'irripetibile Morale dei miei Lakers 2016 della Sporca Dozzina, con tutti tutti tutti i giocatori col Morale ai livelli massimi da riempire completamente orlo del "moral-o-meter", ha fatto sì che la squadra raggiungesse un intesa incredibile, difficilmente replicabile.

      Dunque non è l'intesa tra i giocatori che crea il Morale come magari accade nella realtà, ma in NBA2K è il Morale dei giocatori che crea l'intesa.

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    2. P.S. Per questo 2K13 passa, ma nel 2K14 vogliamo anche il tuo blog!!!

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  2. Grazie per il chiarimento sulla questione affiatamento.
    Io pensavo che fosse influenzato anche dalla coesione che si crea in un team dopo un periodo di tempo che giocano insieme sempre gli stessi e di conseguenza se si cambia molto diventa più difficile raggiungerlo.

    Ben difficilmente farò un mio blog per questione di tempo,(anche se mi piacerebbe) e poi mi diverto troppo a seguire i vostri veramente molto interessanti e fatti ad arte!

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    1. Beh ma il blog non richiede alcuna fatica nè particolare tempo. Anch'io ne ho poco (gioco in media una partita ogni due giorni...), per il resto si tratta solo di buttare giù due righe in un post. Quello che si fa veramente il mazzo è il Bysumano! Trovo incredibili ogni volta i suoi video-recap, perchè lì veramente ci vuole un sacco di tempo (immagino). Un post io lo scrivo in meno di dieci minuti e dieci minuti si trovano sempre.

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  3. Certo, gli fai discorsi strani e poi lui si mette a pensare durante la gara! Fortuna che "ha smesso" giusto in tempo per fare la giocata della partita!
    Io ribadisco il mio pensiero, ovvero che questa 2k-squadra è parecchio sottostimata. Vero che è stata una gara giocata all'arma bianca e che psicologicamente valeva tantissimo per i Barba-Lakers, ma loro sono pur sempre i primi della classe, a te manca ancora Gasol e intanto è arrivata una vittoria importante...
    C'è da lavorare, ma io, continuo a dire, contro questa squadra non vorrei mai capitarci ai playoff!

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    1. L'azione di Metta è stata assurda! Basti pensare che tra Harden e Metta di mezzo c'era Nash. Si è proprio allungato su Nash per arrivare, con la punta delle unghie, sulla palombella di Harden che già avevo visto sarebbe entrata.
      Per il resto, quando parlo di non essere pronti, lo faccio sempre in funzione della vittoria dell'anello, ovviamente. La ritengo una stagione positiva solo se arrivo in Finale ed è in funzione di quello che sono abbastanza critico, sopratutto dopo aver visto gli Spurs di questo mondo che sono...di un altro mondo! Idem i Bulls. E devo ancora vedere OKC o Miami...

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  4. (continua dal post precedente)

    Questa vittoria è una vittoria che vale doppio per la carica che potrebbe riuscirti a dare (finale da film hollywoodiano), vale metà perché c'erano motivazioni di fondo che ti hanno spinto a dare il tuo massimo e anche di più.
    Adesso pensa un attimo. Mancano 17 gara alla fine della stagione e sei di fronte ad un bivio: proseguire cavalcando l'onda adrenalinica che sprigiona questa vittoria o cercar di dare sempre il 200%?
    Io fossi in te propenderei per la prima, continua così senza più cambiare niente e cerca di trovar lo scopo perfetto per ognuno dei membri della tua rotazione, da qui si deve costruire qualcosa di importante!

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    1. @ Charlie from the precedent three post

      Faccio una risposta unica ai tre commenti nei tre post diversi, anche perchè l'argomento è più o meno lo stesso. E' fondamentale farsi trovare pronti. Ci sono dei momenti dove senti che devi infilare 5-6 vittorie consecutive e devi essere pronto a farle, costi quel che costi, perchè sai che solo così 'inneschi un'altra marcia'.
      Ci sono partite dove devi mandare messaggi (come quella contro Houston), altre dove devi riceverne per testare a che punto sei (come quella contro gli Spurs).
      Ci sono soprattutto i playoff, ovvero il campionato vero: e nei playoff non si tratta di essere i più forti in assoluto, ma si tratta di mettersi nelle condizioni di passare un turno alla volta senza pensare ad altro che a quello.
      Si tratta di avere in testa un solo e unico obiettivo, l'anello, e agire solo in funzione di quell'obiettivo. La partita con gli Spurs ci ha fatto capire che, giocando così, non siamo assolutamente da titolo. E quindi? Quindi dobbiamo giocare in funzione di quella partita lì, ed ecco che contro Houston abbiamo aumentato il voltaggio.

      Le mie stagioni vincenti sono sempre partite dopo grandi scoppole (come non ricordare il -42 contro i Bulls alla prima stagione del Secondo Mondo) perchè è su quelle che prendiamo le misure. La squadra comunque non si cambia più, c'è solo da aspettare il ritorno di Gasol.

      P.S. Comunque tra la realtà e i barbamondi c'è sempre un vaso comunicante che influsce e distrae. Dunque la confusione di mercato ricalca perfettamente quella dei real Lakers. Penso con terrore alla squadra lacustre che allenerò nel 2K14... Sempre che sia ancora ai Lakers.

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  5. Io questa volta preferirei solo esaltare una fantastica vittoria , contro Howard, contro dei fortissimi Rockets, senza Gasol, con Haywood che comincia a farsi sentire, con Metta che piazza la giocata decisiva, con Kobe sempre sul pezzo...proprio per il discorso che fai tu illustrando quello che saranno i playoff(ovvero l'unico reale campionato) io dico che neanche tu per adesso , come gli altri coach, puoi sapere quello che sarete in grado di dare nel post,se Gasol ti riuscira' a dare una dimensione tecnica come lui solo potrebbe dare , ho la sensazione che i Lakers saranno pronti....questa vittoria lo "svela" ...GRANDE !!!!

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    1. La priorità adesso di questa squadra è l'Affiatamento: tutto passa da lì. Se raggiungiamo un Affiatamento del 100% dopo l'All Star Weekend, allora questa squadra potrà stupire. Al momento siamo al 61% e se resta così sono a rischio i playoff. Non dimentichiamoci che siamo settimi nella Western Conference e che questa è la parte facile della stagione: le vere big, come OKC, Miami, ma anche Boston, Indiana e le altre devono ancora tutte arrivare...

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