Monday, July 8, 2013

Odom-Gasol, subito disastri

Imbarazzanti. La coppia Odom-Gasol esordisce nel quintetto dei Lakers del Terzo Mondo contro i Milwaukee Bucks e al pubblico dello Staples Center si drizzano i capelli dall’orrore. Lamarvellous 0/7 da tre e 4/15 complessivo, il catalano appena 6 punti e la coppia Brandon Jenning e Monta Ellis che fanno razzia in entrata con 58 punti in due senza trovare alcuna barriera protettiva, né nella prima linea di carta velina messa da Nash, né nella seconda della coppia scoppiata. Era quello che il Barba temeva. E in un basket moderno dove a decidere sono i piccoli (finirà 111-118 con percentuali stellari dei Bucks che sono stati in vantaggio anche 77-61) non si può prescindere dall’avere protezione sia in aerea sia sul perimetro. E allora finita la partita mi fiondo subito nella prima cabina della Telecom che trovo, infilo i gettoni e via. Steve Blake e una prima scelta vanno ai Miami Heat in cambio del ruvido pivot Joel Anthony, ma quello che serve è anche una dinamo energetica in panchina nel ruolo di play che dia la carica come un microwave istantaneo, come lo fu Barea nel Secondo Mondo. Trovo di meglio, però, perché mettendo sul piatto dei Bulls Earl Clark, Goudelock e un’altra nostra prima scelta, porto a LA LA Land KryptoNate Robinson (mi smollano anche Radmanovic), energia allo stato puro, triple ignoranti, entrate, ma anche, e soprattutto, pressione difensiva sul play avversario ed ipotetico titolare nel caso Nash il prossimo anno dovesse ritirarsi.
In questo modo si viene a creare il quintetto ombra. Partiranno sempre titolari Odom e Gasol, perché una retrocessione di uno dei due in panchina provocherebbe disastri nell’umore e dunque nell’Affiatamento generale, però dopo pochi minuti Lamarvellous verrà sostituito da Anthony e lo spagnolo, semi improponibile da pivot, tornerà a numero quattro. Questo creerà almeno sempre una barriera protettiva in campo: se Nash viene passato, c’è Anthony a chiudere. Viceversa, quando l’area sarà indebolita difensivamente dalla presenza di Odom, la prima linea sul perimetro sarà presidiata da Nate Robinson. E ci sarà comunque anche l’ala pivot Greg Smith, miglior lacustre in campo (Bryant a parte) contro Milwaukee, dove ha segnato 13 punti, catturato 7 rimbalzi, smazzato 3 assist e soprattutto mostrato grande energia e parecchie intangibles e aiuti. Nate Robinson-Greg Smith potrebbe essere un’asse play-pivot panchinara da 1,21 gigawatt. Grande Giove.


5 comments:

  1. @ Bisy from the precedent post

    Serviva un riassunto schematico, ormai giro più mondi del Dotto Who!

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  2. Ahahahah minchia una serie longeva a dire poco !!!
    Spero possano esserlo anche questi tuoi lakers, mi fa' piacere tu abbia apprezzato GIOELE, li' nel tuo universo e' al primo anno, temporalmente da me ha 3 anni in piu', ma potrebbe essere ancora l'uomo che sto cercando chissa'....
    Bhe adesso con criptoNate e Gioele sinceramente il tuo team fa un bel salto in avanti e neanche piccolo....Greg gia' "serve" alla grande...mmmm, mi sa' che ti poui finalmente fermare....nel tradare intendo... e partire a razzo invece verso le posizioni che ti competono...

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  3. Non vorrei aver fatto passare Joel Anthony per un fenomeno. Giocatore eccezionale per cuore, ma con limiti tecnici e fisici molto evidenti. È parecchio basso per essere un centro. Forse serviva qualcuno più grande.
    Anche su Nate nutro dei dubbi. Giocatore di culto come pochi, ma siamo sicuri che a questi Lakers serviva una testa pazza come la sua. Poi, anche lui è molto basso...
    Certo, qualcosa sul mercato andava fatta!

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  4. Ho appena vinto un titolo con Nate come sesto uomo e posso affermare con cognizione di causa che, se debitamente utilizzato, è un giocatore devastante!
    In attacco è semplicemente troppo veloce e "quick" per essere tenuta dalla gran parte dei difensori (specialmente quando esce dai blocchi, lascia il difensore indietro anche di un paio di metri) mentre in difesa la mancanza di cm si sente poco visto che atleticamente sovrasta praticamente ogni avversario (Rose e Westbrook esclusi) ed è difficilissimo prendere tiri puliti contro di lui (nelle Finals contro OKC ha marcato spesso Russell con ottimi risultati).

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  5. @Alp

    E' vero, serve un grosso e sia Joel Anthony che Greg Smith sono undersized, però mi serviva un ruvido del genere: da Anthony non voglio altro che tagliafuori, blocchi, rimbalzi e aiuti: alle finezze tecniche ci penseranno gli altri. Su KryptoNate, invece, credo di andare abbastanza sul sicuro, del resto l'altezza è quella di Barea (con il quale ho vinto due titoli) e la 'testa pazza' è controllabile. Forse...

    @Lup
    Sì infatti l'ho preso proprio per le caratteristiche che hai descritto e anche per avere un play completamente diverso da Nash e che fosse in grado di cambiare l'energia della partita, le stesse motivazioni che, in piena crisi, nella prima stagione del Secondo Mondo mi spinsero a prendere Barea. Con la differenza che KryptoNate vale cinque Barea!


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