Monday, July 15, 2013

La catastrofe

E ora il fuoco di fila può incominciare. Da tutti i fronti, senza pietà. Andiamo a Minneapolis contro i T'Wolves, una squadra al momento in netta difficoltà, ampiamente fuori dai playoff, e anche di parecchio. E finiamo sotto di 39 punti a sei minuti dalla fine del terzo quarto..... It's a shame. Quando il tabellone registra il vergognoso 85-46 le rotatorie dell'El Segundo Times sono già a fuoco: chiedono la testa immediata del Barba, senza condizioni. La rimonta dell'ultimo quarto serve solo per rendere meno catastrofica la sconfitta nel punteggio (113-91), ma non cambia la sostanza. Con un bombardamento senza sosta guidato dall'ispirato Shved, con Kirilenko top scorer (26) e Ricky Rubio a ridicolizzare un immobile Nash i Lakers vengono fatti saltare per aria e introdotti ad una nuova lezione di basket, dopo quella subita contro gli Spurs. Il nino maravilla, con i suoi clamorosi ribaltamenti dal lato forte al lato debole ad una mano dal palleggio, alla Pete Maravich, ci ha sezionato in due come rane nell'ora di biologia. Nessuno sa cosa pensare di questi Lakers che quando ingranano sono capaci di battere la capolista, ma quando il tira chi è libero non si manifesta si squagliano come un gelato in un forno.

6 comments:

  1. Certo che sono davvero difficili da decifrare questi Lakers!

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    1. Ricordano molto i Lakers del 2014-15 del Secondo Mondo, quelli dei cambi continui, di DeShawn Stevenson e dei doppioni DeAndrè Jordan - Gortat (doppioni nel senso di ruolo, caratteristiche ovviamente diverse).
      Anche qui c'è un accumulo di doppioni nel ruolo di ala pivot (Odom, Greg Smith, Josh McRoberts, un po' Haywood, e poi c'è sempre Gasol), ma quello che sta facendo veramente la differenza in negativo è Nash.
      In difesa non tiene più nessuno e quando il play avversario lo salta, saltano tutte le marcature.

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  2. Si è cancellato il commento precedente.

    Questo saliscendi di emozioni non fa per niente bene a questi Lakers, che devono trovare la quadra il prima possibile, specialmente per trovare aumentare l'affiatamento.

    Su Nash, si può suggerire una cosa: visto che è un buco in difesa, perché non dislocarlo sulla guardia avversaria con minori capacità di mettere palla per terra?

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  3. E' solo una sconfitta, seppur roboante, e ci può stare, anche contro squadre derelitte (io ho perso con i Bobcats, come vedrete nel prossimo recap)...bisogna continuare a lavorare, perdere così capita...

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  4. @Alp
    Il problema con Nash è che ormai non terrebbe nemmeno il primo passo di suo nonno...Inoltre dietro non ha nessuno che lo copre. Cioè, ci fosse ancora Dwight Howard, allora andrebbe bene, ma così c'è proprio un'autostrada! Questa squadra comunque ha anche un problema mentale: quando va sotto, sbraga completamente!

    @Charlie
    Purtroppo è sì solo una sconfitta, ma una di una più ampia serie di pesanti sconfitte come quelle contro i Bulls e gli Spurs. Cioè, ci sta perdere, ma qui non si tratta solo e semplicemente di sconfitte, ma di veri e proprio tracolli.

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  5. calcisticamente parlando non ci dobbiamo abbattere per una sconfitta ed esaltarci nella vittoria ;-)
    Come dici tu il problema e' mentale , di tenuta, non riesci a convincerti del roster a disposizione e quindi non riesci a dare il 100 %...
    pero' credo che Alp abbia ragione , continuo a credere che non dovresti rinunciare agli assist ed ai punti , alle triple, al carisma di STEVE, quindi prova a spostarlo un po' lontano dalla palla... credo sia giunto il momento di aguzzare l'ingegno e di "creare" qualche diversivo tattico...nessuno meglio di te...

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