Friday, July 12, 2013

Il Sistema Zen


Chiese il Maestro: quando ti guardi allo specchio cosa vedi?. Rispose il discepolo: non mi sono mai posto la domanda. Disse il Maestro: risposta esatta.
Ragazzi, faccio nello spogliatoio, è con questo aforisma che dovremo giocare le prossime 21 partite che ci separano dai playoff! Afo cosa? Mi fa Metta, io non ci ho capito niente di quello che hai detto Coach. Bravo, gli faccio, è questo lo Zen! Proveniamo da tre sconfitte nelle ultime quattro partite e da due batoste colossali consecutive, per cui la gara allo Staples contro i Memphis Grizzlies è già quasi da last beach. Ed è delicata, perché c’è l’esordio dei tanto criticati Brendan Haywood e Josh McRoberts ed è la prima partita senza l’infortunato illustre, Pau Gasol. Siate fluidi, lasciate che il tira chi è libero venga a voi, non pensate: se sarete fedeli al sistema, sarà il tira chi è libero che troverà voi!
Metta entra in campo grattandosi la testa e chiedendosi se le parole del Barba hanno forse a che fare con la dichiarazione dei redditi, sta di fatto che i Grizzlies ce li maggnamo, non tanto nel punteggio (104-98) quanto nel controllo mentale della partita. I nuovi fanno esattamente quello che mi aspetto da loro (tagli, movimento senza palla, blocchi, gioco duro) ma inaspettatamente quello che si trova a meraviglia nel tira chi è libero barbatrucchico è colui che dalla tribuna e stato inserito nei dodici per via dell’infortunio di Gasol: DeJuan Summers! L’ex Pistons, che ciccò completamente l’esperienza italiana alla Montepaschi, ha giocato una partita spettacolare. No, non parlo in termini di consistenza del box score o di punti segnati (ne ha fatti 7 con due triple), ma di movimenti senza palla e spaziature. I suoi tagli perfetti e i suoi posizionamenti al millimetro, hanno permesso ai compagni di mettersi sempre nelle condizioni migliori di tiro! Una vera sorpresa.
Poi allo Staples arrivano i Toronto Raptors, una squadra contro la quale abbiamo quasi sempre perso nelle precedenti cinque regular season!  Ma non questa volta. Il mind control sulla partita che abbiamo avuto contro Memphis si ripete anche qui, il tira chi è libero viene a noi e serviamo un 115-100 con 34 punti e 6 assist di Kobe (le stesse cifre le aveva fatte contro i Grizzlies) e 17 di Haywood, con un sempre più ispirato Papanikolaou a far saltare il banco e ancora DeJuan Summers a generare movimenti impeccabili. Ma questo non basta. Non sono certo due vittoriette contro Memphis e Toronto a fare testo. Ci vogliono ben altro tipo di prove. E ce ne abbiamo subito una: la prossima andiamo a San Antonio, e non contro gli Spurs di default o patchati in inverno, bensì contro quelli che sono arrivati a garasette contro Miami nella real Nba…

4 comments:

  1. Bhe complimenti !!! Senza Gasol e con Haywood e Sumers ;-) 17 di Brendan...mica piccolo sto coniglietto uscito dal cilindro ??
    Hai sconvolto metta con le tue parole e per rifletterci avra' giocato libero...Li hai Zennati !!! Aspetto il resoconto Spurs ...

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    1. In realtà non mi aspettavo proprio 'sti punti da Haywood ma, come spesso ti regala il tira chi è libero, "sono capitati". Diverse volte ha tagliato sulla linea di fondo in back door completamente libero, e lì è stato servito. Duncan però, non glielo lascerà certo fare...
      Non dimentichiamoci comunque sempre la portata principale eh? Cioè, abbiamo Kobe Bryant...:)

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  2. Povero Ron. Così me lo metti in difficoltà!

    Come non eravate dei brocchi prima, non siete dei campioni adesso. Per me queste vittorie sono più frutto di una rinnovata convinzione che di altro. Verissimo, non si trattava di sfide di primo livello, ma è anche vero che vincere aiuta a vincere e dunque vedere confermate le proprie teorie non può fare che bene. Ribadisco però una cosa: senza un Gasol con certi numeri, questa squadra non può competere ad alti livelli.

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  3. Esattamente. Il tira chi è libero è la filosofia Zen che ti è sempre stata più redditizia, ma attenzione, perché due rondini non fanno primavera. Due vittorie consecutive le imbroccai pure con i miei favolosi Ravens (e qui scende la lacrimuccia)...

    (continua nel prossimo post)

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