Torna Howard! Ma per quante partite?

Era già successo ad Orlando e sta succedendo ora anche a L.A. La saga di Howard continua a tutte le latitudine e ora ne siamo diretti interessati anche qui nel Terzo Mondo, perché Davide Sterno, in una delle sue ultime decisioni da commissioner, ha annullato il passaggio di Chris Paul (e De Andrè Jordan) ai Lakers per la mini moral che vuole il primo anno di Asso privo di scambi. E così dopo le vittorie a Salt Lake City e poi facili in casa contro Atlanta (119-89) ci ritroviamo Superman (e Nash) in casa e non sappiamo se sarà foreva o solo per pochi giorni. Dipenderà dalle decisioni del real Howard, creando così una sorta di tensione tra multiversi che tiene incollati tutti, me compreso. Se DH12 deciderà di rimanere a Los Angeles, ci rimarrà per tutta la durata di questo Mondo, se invece deciderà di partire, le conseguenze si 'riverberanno' anche qui con effetto immediato.

Nel frattempo noi abbiamo da giocare, però, c’è la trasferta  a New Orleans e alla NOLA Arena Bryant fa subito capire chi è The Alpha Male dei Lakers. Se Howard giochicchia (12 punti, 12 rimbalzi), il Black Mamba sfoggia una prestazione clamorosa in un palazzo che lo vede sempre perfettamente connesso con l’ambiente. Dopo aver sbagliato la prima tripla wide-open con 5-6 metri di spazio, the Jellybean’ Son distrugge i Calabroni con 45 punti e 19/26 shooting, segnando quattro triple su quattro in un terzo quarto da fantascienza. In attesa della decisione di Howard i Lakers sono 3-0, con Bryant che viaggia a 40,0 punti, 6,7 rimbalzi e 6,7 assist col 63% dal campo. Freghete.