Pronto? “Chi osa interrompere il Barba a quest’ora nel bel mezzo di un triple post offense?”. Sono CZ41, l’agente di DH12, AK47, KD35 e CP3. “Cosa smercia, codici fiscali?”. Veniamo al dunque: il mio cliente non è soddisfatto del coinvolgimento che gli ha riservato in attacco all’interno del suo 23 slash post ..”e sti cazzi?”… ma ha deciso comunque di rinnovare coi Lakers. Chiede 100 milioni di dollari per i prossimi 4 anni. “Sguinzaglio i doberman subito o preferisce più tardi?” Ok, allora facciamo novantacinque? “Bubi, Vierchowood, attaccate!”. Novanta? “Vuole che venga lì..?” Ok, ok, facciamo ottantacinque e non se parla più? “Lei rischia grosso”. D’accordo, d’accordo, ottanta, facciamo ottanta... “Facciamo invece che gliene do’ 77 come le gambe delle primedonne?” D’accordo, accettiamo.
Howard firma dunque il rinnovo con noi
fino al 2018 per circa 77 milioni di dollari, unica vera questione da risolvere
della off-season gialloviola. Come già ribadito nei giorni scorsi, la squadra
rimane esattamente la stessa della passata stagione, dal primo all’ultimo
giocatore. Stesso quintetto (Nash, Bryant, Metta, Gasol, Howard), stessa
panchina (Barea, Meeks, Jamison, Ebanks, Clark, Papanikolaou, Sacre), quasi
stessa tribuna (non c’è più Duhon, ma rimane Darius Johnson-Odom), stesso
coach, stesso staff.
Dopo la stagione appena trascorsa, un
campionato che poteva tranquillamente vedere i Lakers uscire anche al primo
turno, è impossibile fare qualsiasi tipo di pronostico. La squadra è la stessa
polveriera del 2013 (e del 2004), capace di tutto e del contrario di tutto. E quanto peseranno le primavere in più che si poseranno sulle spalle di Nash, Bryant e World Peace?
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