Saturday, June 1, 2013

Western Conference Finals, game 3 and 4: Oklahoma City Thunder - LA Lakers




2-2, quello che si temeva. E il sorriso amaro di Jack Nicholson non promette nulla di buono... Due triple nel ristretto giro di quaranta secondi, quella di Durant del pareggio e quella di Westbrook del sorpasso, ci tolgono il 3-0 dalle mani in garatre e riattivano i Thunder per la quarta partita, dove ci massacrano 109-123 con 45 punti e 20/27 al tiro di KD35. Se quello comincia a giocare così, diciamo pure addio alle Finale.
Game three, Staples Center. Bastano poche azioni per capire che la Durantula ha deciso di rompere i maroni. Inarrestabile nel 15-21 iniziale, accompagnato da Westbrook nel 27-33 di inizio secondo quarto, e per fortuna che noi abbiamo CP3 in forma, altrimenti saremmo stati già a meno venti. Ma c’è dell’altro: i Lakers appaiono stanchi, in particolare i più atletici, come Byombo e Clark, al punto da preferire dei semplici appoggi al vetro in occasioni dove avrebbero tirato giù il tabellone. Forse si sta manifestando ora la stanchezza delle sette partite nel turno precedente. All’intervallo è 42-46, noi tiriamo con un pessimo 39% che sarebbe stata una cifra anche più bassa se non ci fossero stati i 10 punti chirurgici di Redick nel secondo quarto, grazie ai quali restiamo in scia. Nel terzo periodo, trascinati da Paul, impattiamo, mettiamo per la prima volta il muso avanti sul 48-46 (Kobe in uscita dai blocchi) e ci prendiamo anche un +4 con Butler che sembra cambiare le sorti della partita (66-62). Wrong. Questa volta l’ex che fa male e Tyrus Thomas, scaricato quest’anno dai Lakers dopo pochi mesi di campionato. E’ lui che propizia il pareggio, il sorpasso alla terza sirena (66-68) e il piccolo allungo ad inizio quarto quarto (68-72), anche se ora ci crediamo. Soprattutto quando Vince Carter, mai entrato nelle precedenti due partite, viene piazzato dal Barba in ala pivot e qui sorprende Thomas e Ibaka da fuori perforandoli con 11 punti in un amen! Ci valgono il nuovo +4 (76-72) a 6’49” dalla fine. Ma non riusciamo a staccarci. A -1’43 Chris Paul si becca una clamorosa stoppata da Ibaka che ci toglie il +3, uno stanchissimo Kendrick Perkins sbaglia un rigore da sotto e quando Kobe infila il nostro 91-88 a 1’28” dalla fine abbiamo garatre (e serie) in mano. L’euforia dello Staples, però, dura solo pochi secondi. Durant esce da un blocco granitico e brucia la retina da tre per il 91-91, Kobe perde palla in post raddoppiato da due tagliagole e sul ribaltamento di fronte Westbrook gela il palazzo con il clamoroso trepunti del 93-94 a 52” dalla fine. Dal +3 al -1 in pochi secondi. Andiamo ancora dal Mamb in post, ma OKC non ripete l’errore di garadue lasciandolo uno contro uno con Martin. Lo raddoppia un’altra volta, il Mamba non trova vie, forza, ferro, rimbalzo Thunder. E il simbolo del predominio fisico-atletico si materializza, perché a 30” dalla fine Westbrook alza un alley-hoop al soffitto che Durant prende con la testa sopra il ferro e affonda: 93-96. Non ne abbiamo più. Un 4/4 ai liberi di Westbrook tiene OKC con tre di vantaggio fino all’ultima confusa azione, dove CP3 manda sul ferro la bomba dell’overtime sulla sirena. Finisce 97-100, con Durant in doppia doppia (26 e 10 rimbalzi), Westbrook a quota 24 e 7 rimbalzi e Ibaka che si fa finalmente  sentire per la prima volta nella serie scrivendone 14 con 8 carambole.

Il timore che quelle due triple di Durant e Westbrook in garatre possano risvegliare lo strapotere dei Thunder si materializza nella quarta partita, dove la “Durantula” entra in uno stato di Berzerk mai visto. Ha già 18 punti all’inizio del secondo quarto (35-44), con tiri assurdi, tutti dentro, immarcabile. Come se non bastasse anche Westbrook entra in Berzerk e trasforma in canestri qualsiasi cosa tiri verso il nostro anello. Vanno presto sul +11 e non so come noi possiamo essere soltanto a -3 all’intervallo (58-61), perché i Thunder stanno sparando con uno strabiliante 63% , quei due là sono immarcabili e Oklahoma City ha pure gli arbitri dalla propria (loro 15 liberi tirati, noi uno…). A metà terzo quarto Durant ha già in saccoccia 31 punti con 14/16 al tiro (e sono quasi tutti tiri in sospensione), noi resistiamo stoicamente (75-76), ma i presupposti sono pessimi. Noi per fare un canestro dobbiamo sudare l’impossibile, loro invece vanno via con una facilità impressionante, e laddove sono bloccati, ci pensano gli arbitri, al minimo contatto, a mandarli in lunetta, mentre Bryant viene scaraventato al suolo con mosse da wrestling e perdiamo palloni su palloni senza un fischio. E’ così che ci innervosiamo, che Byombo commette il suo sesto fallo ad inizio quarto quarto e dal -1 subiamo un break che ci sprofonda a -13 a sei minuti dalla fine. Riusciamo a risalire con le unghie fino al 100-106, ma qui OKC ci mata con un parziale impressionante di 9-17 negli ultimi quattro minuti. Durant (45) e Westbrook (29) combinano 74 punti in due con un complessivo 32/46 al tiro. Non so, fate voi. Due a due comunque: fattore campo saltato quattro volte su quattro!
E le follie non sono certo finite qui. Dall'altra parte, robe da matti, gli Charlotto Bobcats dopo la debacle di garauno ne vincono tre consecutive (garaquattro vinta addirittura di 30 punti, 75-105!) e sono ad un passo dalle Finali Nba.

6 comments:

  1. Tanto tuonò che piovve ...
    Sono arrivate ed anche con ferocia nella serie le due superstars Thunderiane , ma considerando tutto quello che hanno prodotto e come hai perso gara 3 , e come nonostante i 74 ancora eri in partita a 4 dalla fine di gara 4 io mi sentirei ancora in piena corsa ... Come abbiamo già detto fuori casa inconsciamente rendiamo di più ... Quindi io ancora ci credo e per come sono andati i 2 match devi crederci anche tu ... Il mio pronostico e' gara 7 , ma non chiedetemi chi vince ... Per chi tengo ho la sensazione si sia capito ... AriGo Barbaccia !!!

    ReplyDelete
    Replies
    1. L'ho sempre sostenuto: i Thunder delle prime due partite non erano i veri Thunder. Per questo la nostra 'vittoria incasinata' di garadue era valsa doppio, perchè - come scritto - sapevo benissimo che una OKC così brutta non si sarebbe più ripresentata e se avessimo perso quella garadue a quest'ora eravamo praticamente già fuori.
      Quando giochi contro due giocatori che non puoi marcare con nessuno (Westbrook, ma soprattutto Durant), e questi per giunta fanno due gare così, è già un miracolo essere sul 2-2. Dobbiamo ripartire da qui. Se mi avessero detto che dopo quattro partite saremmo stati 2-2 contro questi Thunder, avrei firmato in bianco.
      E' chiaro, il 3-0 ce l'avevamo in mano... poi Durant e Westbrook hanno tirato fuori quelle due triple impiccate in quaranta secondi che hanno girato tutto...

      Delete
  2. Ora è diventata una miniserie al meglio delle 2...certo è un pò in salita ma tu ci hai abituato a delle imprese che sono sicuro ripeterai, vai a Oklahoma City a prenderti la vittoria!

    ReplyDelete
    Replies
    1. L'unico modo di vincere garacinque è bucare le gomme al suv di Durant per farlo arrivare in ritardo alla partita!

      Delete
  3. Ecco, si sono avverate le mie più recondite paure e la chiave, come avevo previsto, era gara 3. Non so se è stata mancanza di cinismo, sfortuna o altro, ma in gara 3 dovevi seppellirli definitivamente, invece hanno vinto loro e la serie si è emotivamente capovolta.
    Ora entri in gara 5 in una condizione psicologica pessima, il rischio di andare sotto è altissimo. È questo il momento di vedere se questi Lakers sono dei Mavs 2011 o se sono solo il risultato del cambiamento generazionale in atto ad ovest.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Ehh garatre è stata moralmente un macigno per noi. Sono stati bravissimi loro a crearsi quelle due triple (di Durant e Westbrook dietro ai blocchi) che ci hanno tolto il 3-0. Soprattutto quella di Westbrook del sorpasso, visto che l' "Eminentissimum ac Revendissimum" non ne aveva ancora segnata una nella serie...
      E' incredibile comunque come questo gioco "impari". Kobe aveva deciso garadue in post e in game three, appena riceve in post la prima volta, lo raddoppiano subito! Crazy.

      Delete