Nella Bankers Life Fieldhouse scroscia l’adrenalina a
fiumi. Gli Indiana Pacers sono ad un passo dal vincere il titolo Nba e in città
sono tutti di giallo vestiti per celebrare il primo anello nella storia della
franchigia: a bordo campo ci sono tutti gli eroi di un tempo, da Reggie Miller
a Rick Smith, da Antonio Davis a Derrick McKey, fino agli anziani Mel Daniels, George
McGinnis, Bob Netolicky, i padri fondatori, le stelle dei Pacers ai tempi della
ABA.
I Barbalakers sono con le spalle al muro e la pistola
puntata alla testa, sotto 2-3 con la serie che ora non si muoverà più da qui.
La pressione sale, l’errore non è ammesso, la concentrazione dovrà essere ai
massimi livelli: tipico clima da Kobe Bryant. I Pacers sentono il momento,
molecole di paura si spandono nell’aria della Bankers Life, paura di vincere, e
Lo Squalo Bryant comincia a girare in cerchio subito pronto per sferrare l’attacco.
Subito una tripla, poi una sospensione fulminea, poi una schiacciata rovesciata
in contropiede con fallo subito da Stephenson e lo stesso giocatore dei Pacers
che si frantuma sul parquet a pancia in giù e braccia larghe. Pacers 2, Kobe 7
e dopo appena 1’40”, grazie ad un’altra tripla del Mamba, il punteggio dice
2-10. Tutti del Ventiquattro!
La Bankers Life è incredula. Dopo 4’30” Bryant ha già 15 punti
nel suo clamoroso tabellino personale, immarcabile. Ogni tiro una sentenza. Ma
dopo la sbandata iniziale, Indiana si ricompone. Risale la china, chiude il
primo quarto sotto solo di cinque, un vero lusso, e nel secondo finalmente
impatta e poi sorpassa sul 56-55. Ecco che, finito l’effetto Bryant, i Pacers
se ne vanno via di nuovo. Ecco che può iniziare la lunga marcia che porterà
verso al titolo.
E invece no. Un Gerald Henderson ispiratissimo (11 punti
nel secondo quarto) tiene L.A. in linea di galleggiamento e nel terzo periodo,
con il quintetto di nuovo in campo, i BarbaLakers vanno giù con un’altra
accelerata! Più otto, 56-64, e contemporaneamente 4° fallo di George e 3° fallo
di Hibbert. A provocarli entrambi è un ispirato Iguodala che attacca il ferro
in ogni anfratto che si apre. I BarbaLakers toccano anche il +12 con un break
di 6-19 (62-74) e nel palazzetto di Indianapolis la paura si è già tramutata
nel terrore di una possibile garasette. Sbagliato anche qui. L.A. si squaglia
dopo aver raggiunto il più più alto, i Pacers rientrano nell’ultimo quarto,
pareggiano e sorpassano sul 97-95 scatenando un baccano infernale. Ecco la
spallata decisiva, ecco il rush finale per l’anello!
Non hanno fatto i conti con Kobe. Bogut fa un recupero in
tuffo alla McAdoo, la palla finisce al Ventiquattro che si alza da tre ed è
solo cotone (sorpasso). Ancora Bogut questa volta esce in palleggio dall’area,
scombina le carte, aspetta che il Mamba esca da un blocco, lo serve e il Kobe
frusta la retina dai sette metri. Poi a 2’ dalla fine ancora Bryant affossa
tutto lo stadio esplodendo dall’angolo allo scadere dei 24” la tripla del
103-109! I Pacers sono costretti ad accelerare, segnano subito, ma Faried fa l’azione
della partita convertendo un rimbalzo offensivo in un canestro rovesciato al
volo tra una selva di mani (105-111 a -1’36”). La tripla del -3 di Stephenson a
33” dalla fine arriva troppo tardi (108-111), i BarbaLakers sbancano
Indianapolis con 38 punti e 13/21 al tiro di un chirurgico Bryant, uniti ai 16
di Iggy e alla doppia doppia di Manimal (12
punti e 15 rimbalzi). Paul George, 18 punti con 7/22 al tiro e problemi
di falli, ha sentito più di tutti il momento storico della sua franchigia. I 24
di Stephenson non sono bastati. E’ 3-3, si va alla settima. Ancora qui, alla Bankers
Life Fieldhouse alla 125 di Pennsylvania Street.
Mi pare che i Pacers abbiamo la sindrome del "braccino".
ReplyDeleteQuello che ha fatto la differenza è stato comunque l'inizio straordinario di Kobe che ha indirizzato subito la partita e messo sotto pressione Indiana.Coach, l'avevi decisa nel pregame questa partenza decisa di Bryant?
Ed ora ti aspetta il GAME, per curiosità quante gare 7 per il titolo hai giocato nella tua 2Karriera?
Che vittoria! Di quelle esaltanti, di quelle che possono cambiare l'inerzia della gara, di quelle che possono anche illudere: l'effort di questi Lakers non credo sia stato paragonabile a quello dei Pacers, che hanno sentito la pressione ma non sono riusciti anche a dare tutto (mi è sembrato).
ReplyDeleteOra, in una serie in cui le vittorie si sono alternate senza soluzione di continuità, Indiana ha tutta la pressione addosso, ma avrà anche la spinta del pubblico e l'esperienza della sconfitta. Gara 7 è un coin flip, per dirla in termini pokeristici, tra AK e coppia bassa!
No, assolutamente: il tira chi è libero non permette mai di impostare prima l'esplosione di un giocatore, è proprio contrario all'esecuzione del tira chi è libero. E' successo semplicemente che nei primi 4 minuti e mezzo di garasei Kobe è riscito a smarcarsi divinamente e dunque è stato sempre servito per questo; la clamorosa fluidità della sua esecuzione, poi, ha fatto il resto. Quando senti la sensazione che la tua mano, il pad e la mano di Kobe sia un tutt'uno, poi escono fuori robe del genere.
ReplyDeleteSe avessi cercato Kobe sempre avrebbe chiuso questa partita con 90 punti... Anzi no. Se l'avessi cercato sempre, probabilmente avrebbe chiuso con 60 punti, ma anche con 15/82 al tiro... :)
P.S. Di garesette per il titolo credo di averne giocata solo una, in quegli incredibili playoff del 13, dove ci furono tre "garesette" in quattro turni di playoff, compresa appunto la finale contro Miami, dove ci furono sette cambi di vantaggio nell'ultimo minuto e mezzo e venne decisa da un tiro di Kobe negli ultimi secondi...
DeletePerò giocai un'altra "bella" di Finale nel 9, mille anni fa, quando la serie di Finale era al meglio delle cinque partite. Fu quella garacinque alla Quicken Loans Arena di Cleveland decisa agli ultimi secondi da una bomba folle da dieci metri di Walton...
@Alp
ReplyDeleteInfatti non dobbiamo farci illudere dell'avvio in questa partita, o delle clamorosa prestazione di Bryant, o della fluidità del tira chi è libero. Sappiamo quasi certamente che tutte queste cose non si riferificheranno tutte insieme in garasette e sappiamo anche che George con concluderà garasette con soli 18 punti e 7/22 al tiro... Abbiamo pareggiato 3-3 giocando una partita clamorosa e loro no. Se noi giochiamo una partita normale e anche loro giocano solo una partita normale, sbancare Indiana sarà pressochè impossibile.
Ci serve un'altra impresa. Di quelle enormi.
Concordo con te Barba, questa partita tu la DOVEVI vincere, e infatti l'hai vinta, non importa come e in che dimensioni.
ReplyDeleteQueste Finals erano destinate a Gara7 e si vedeva subito, adesso si concentra tutto lì, nei 48 minuti più duri che una stagione di basket possa proporre!