Saturday, May 3, 2014

Last Second Contender!


Wel qui Trigher io non su più cosa dire!!! Stiamo asistendo a una partita per i tempi ouuukey!?!?! Terzo supplementare, quinici secondi ala fine, Pacers avanti di uno, Lakers pala in mano, Kobe fuori per fali, chi andrà qui per la vitoria!?!?!?! Jackson porta sù pala, non c’è spazio Guido!!!!! Va da Faried!!?!?!!??! Cerca Bogut per andare prendere falo!!!?!!??!?! Wel scadono secondi qui Trigher, Regi Jackson ribalta lato rischiosissimo per Igoudala, cosa fa lui qui, ci prova da treeeeeee… SEGNAAA!!!! SEGNAAAA!!! SEGNAAAAAAAAA!!!!!!!!



Pacers 153, Lakers 155 dopo tre tempi suplementari Trigher!!!!!! Kobe 36, George 33, Stephenson 31 ma tu guarda qui che partita Igoudala Guido! Quarantoto punti, 8 rimbalzi, 7/13 da tre e bomba dela vitoria!!!!!!! E i Lakers erano in gara di back to back Trigher!!!!!!!! 

Assurdo, indescrivibile, impossibile. Non si trovano le parole. Avevamo giocato soltanto 24 ore prima una battaglia durissima a Washington, vinta anche lì 103-105 agli ultimi secondi grazie a due liberi di Jackson e il giorno dopo siamo di scena ad Indianapolis con la numero uno della stagione, appena 5 sconfitte su 23 partite. La sconfitta dei BarbaLakers è talmente scontata che il Coach Zen pensa quasi di lasciar riposare le stelle. Impossibile giocare a Washington e poi il giorno dopo ad Indiana, ci accontentiamo della vittoria con i Wizards. E invece viene fuori una partita assurda. Tre tempi supplementari, Bryant che gioca con cinque falli sul groppone già dagli ultimi cinque minuti dei regolamentari per poi uscire con sei falli solo a metà del terzo overtime; Paul George che fa un secondo tempo da LeBron James, l’eroico Udonis Haslem che si lavora ai fianchi Hibbert, ma soprattutto Iggy che con 48 punti sbriciola il suo precedente career high (37 nel 2007) e fa saltare per aria Indianapolis con una tripla clamorosa. Le ultime tre partite sono tre vittorie in trasferta da contender vera: a Miami agli ultimi secondi, a Washington agli ultimi secondi e in back to back a Indiana agli ultimi secondi dopo tre supplmentari Trigher!!!!

9 comments:

  1. Hai detto tutto te...last second contender...sì che sono tutte partite che potevano finire con una L, ma qui di carattere ce n'è e anche tanto, giocare partite così fa bene anche alla salute...che bello!
    Non ti porre limiti, quando li incontrerai, accettali con tranquillità. Nessuno sa come può finire!

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  2. @Gensi

    Ah quello sicuro, di carattere ne ha da vendere questa squadra! Se tutte le vittorie di questa stagione agli ultimi secondi si fossero trasformate in L a quest'ora eravamo ultimi. Questo è un campionato talmente intenso che è come giocarne tre: in confronti gli allenamenti di Conte sono partite a dama

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  3. Visto mai che quel Cojo..te di Bisy potesse aver ragione ???
    ma no dai tre stelle , 5 , 8 , Antony Davis e Melo.....
    Poi si puo' vincere e pedere ..Ma .... POI ....

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  4. @Bisy

    La questione è che se questa partita la rigiochiamo altre quattro volte, vincono quattro volte i Pacers (e noi andiamo fuori 1-4). Siccome le vinciamo praticamente tutte agli ultimi secondi, non possiamo vincere una serie di playoff sempre all'ultimo secondo, anche se nel 13, nel famoso anno delle tre garesette su quattro turni di playoff, andò proprio così (garasette di Finale compresa...)

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  5. C'è da dire che questi Lakers però non mollano mai, hanno la grinta di una provinciale!

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  6. Beh, niente male direi ma anche niente di nuovo. Il gruppo mi sembra abbia trovato l'affiatamento giusto, Iggy sta ripagando la scelta di puntare su di lui e non su Deng (ribadisco, per me sarà una scelta che si rivelerà cruciale per questa asso) ed il roster è costruito per rispettare i dictat Zemaniani del coach.
    Siamo sempre là, questa squadra non è una contender ma forse è il peggior cliente dei playoff... Io non vorrei mai affrontare questi ragazzi in post season!

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  7. @Alp

    Sicuramente decidere di tenere Iggy non scambiandolo per Deng è stata una scelta fondamentale: ha tranquillizzato Iggy che fino all'anno scorso si sentiva precario, solo 'un giocatore di passaggio ai Lakers in attesa di', mentre ora è stato blindato a tempo indeterminato.
    Inoltre l'anno scorso, proprio come accadde con Paul George nella prima Asso, ha avuto difficoltà ad adattarsi al tira chi è libero e a gestirsi di fianco a uno come Bryant, mentre adesso lui e Kobe girano in maniera armonica, ognuno sa già dove sarà l'altro senza sottrarsi palloni o pestarsi i piedi. Quando Iggy ha capito che il tira chi è libero valeva anche per Kobe e dunque non era costretto a passargli sempre la palla, ma che lui valeva quanto il Mamba nell'ottica delle decisioni da prendere, allora si è liberato.
    Non è facile per gente come George o Iguodala capire che ai Barbalakers un passaggio che porta ad un canestro di un compagno equivale come a un tuo canestro (non lo capiva neanche Bryant nei primi anni sotto il Coach Zen), ma quando entrano nell'ottima del sistema poi è uno spettacolo!

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  8. @Talla

    L'hai detto, grinta da provinciale. Inoltre abbiamo anche un insolita calma nei finali. Di solito negli arrivi in volata la concitazione ti fa prendere anche scelte non proprio perfette, mentre questi BarbaLakers giocano i finali di partita con una tranquillità mentale come se fosse la prima azione della partita

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