Saturday, December 22, 2012

I Lakers puntano su 'Lo Hobbit' per salvare la stagione



E’ J.J.Barea il giocatore su cui punta il Barbatrucco per risollevare le sorti dei Lakers, sprofondati al terzultimo posto della Western Conference con un record di 3 vittorie e 6 sconfitte, e con una striscia ancora aperta di quattro “L” consecutive. Il play ventottenne, campione Nba con Dallas nel 2011, arriva a LA LA Land con una trattativa a tre che coinvolge Minnesota e Miami: ai primi vanno Steve Blake, Jordan Hill e scelte e ai secondi – che girano ai gialloviola il lungo Josh Hallerson – finisce Josh Howard.
Cambia dunque l’asse play-pivot panchinara e dalla demotivata coppia Blake-Hill si passa al duo J.J. Barea - Robert Sacre, ma è indubbio che è sul play portoricano a concentrarsi tutta l’attenzione. Sarà lui, anche a supporto di Nash, a dover coprire quell’attuale voragine difensiva che riguarda la difesa sui registi avversari e a portare quei 10-12 punti di rottura dalla panchina che attualmente mancano a questa squadra.
“Oh ragassi, siam pazzi? – commenta il Barba – non l’abbiam mica portato qui a fare da controfigura a Lo Hobbit? Ragassi, oh, ma l’avete vista la sua ragassa? Avremo Miss Universo in tribuna. Se non ci sveglia quella, non ci sveglia nessuno!”

9 comments:

  1. Su miss universo, niente da aggiungere ahah
    Beh, che Barea possa offrire molto in fase difensiva ne dubito fortemente, viste anche le sue caratteristiche fisiche.
    Secondo me invece è fondamentale per la fase offensiva: ora hai un altro giocatorw che puo' creare dal palleggio (cosa che Blake...) e soprattutto giocare un efficace pick'n'roll con Howard (visto che hai detto che le energie di Nash vanno dosate col contagocce).
    Bella presa, secondo me..anche se per dare una svolta significativa sará importante creare una chimica di squadra

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    1. Eh ma Barea anche difensivamente si fa sentire. E' un difensore innervosente, se è consentito questo termine. Non è certo uno stopper, ne uno contro il quale se tiri non fai mai canestro, ma il play avversario lo infastidisce, è un 'pesky defender' come viene definito in gergo di là.
      In attacco invece aggiunge quello spezzare la difesa in penetrazione, che ci mancava totalmente con Blake (il quale si limitava ormai a girovagare inutilmente solo attorno perimetro).
      Per il resto, comunque, come hai detto giustamente, se non troviamo la chimica la questione non si risolve. Ma principalmente ora dobbiamo trovare la difesa, è l'aspetto che ci sta completamente mancando (subiamo dai 105 ai 110 punti a volta) ed è anche la cosa che unisce di più in una squadra.

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  2. Grandissima acquisizione!! Potrebbe cambiare la stagione! Certo, è da vedere come si ambienterà a Los Angeles, dove non sarà più la stella indiscussa ma una tra le tante. Però è un acquisto che dà ulteriore profondità ad un roster già molto profondo di suo, allunga le rotazioni non di poco e la qualità è assolutamente di primissimo livello. Sul piano tattico, mi aspetto un'iniezione di adrenalina da parte sua, perché non sarà in prima fila ma dovrà uscire alla distanza. Se ci riuscirà, si potrebbero vedere cose interessanti allo Staples.

    Su Barea invece ho qualche dubbio in più. Cioè è quasi superfluo, perché con Nash e Kobe non avrà poi tutte queste occasioni per gestire la squadra. Certo, è un giocatore che i Lakers non avevano, perché questo è uno che scarica elettricità in campo e se i fili si legano bene le partite con questa energia le cambia. In difesa è un giocatore senza infamia e senza lode per me: indubbiamente è fastidioso come una zanzara, ma è anche piccolo come una zanzara e molti gli tirano in testa.
    Comunque, se l'hai ritenuto necessario l'acquisto è buono. Però c'è da dire che ora hai il solo Sacre come centro di riserva: bene, ma non benissimo (cit.).

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  3. Rotolo per la prima parte del commento di alp, ci ho messo un minuto prima di capire... :D

    Coach, ti dico la mia sua Barea, che fortunatamente ho avuto in diverse mie squadre ed ha fatto sempre la mia fortuna.
    JJ è un usato sicuro, ma non solo. In difesa, a discapito della stazza, se usato nel modo giusto, è un mastino difficilissimo da superare, bravo ad ostruire le vie di passaggio ed a chiudere i varchi.
    In attacco se in serata è uno che può tirarti fuori entrate ignoranti vitali alternate a triple pesantissime, oltre a saper creare un buonissimo gioco dal palleggio.
    Per dire, io a Minnesota lo scorso anno lo usavo spesso in quintetto, nonostante avessi Rubio e Ridnour...

    PS: Ecco il mio blog ragazzi, anche se in fase di aggiornamento! ;)
    http://doaf2k.blogspot.it/

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    1. @Alp

      AhAHAHah!!! La scarica elettrica alla squadra è proprio quello che cercavo. Dovrà essere la dinamo della panchina a cui tutti i panchinari dovranno attaccare la loro spina. Io, sì sa, uso due batterie distinte, raramente mischio titolari con i panchinari ed uno dei grossissimi problemi di questa squadra è proprio il quintetto delle seconde linee che quando entra in campo prende delle imbarcate clamorose (costringendo poi gli starting five a rientrare dovendo recuperare svantaggi già implacabili).
      Con Barea conto di dare più energia alla panchina ma mi costringerà anche a creare 'quintetti misti'. L'assenza di Jordan Hill e l'inserimento di Robert Sacre aumenterà il minutaggio in campo di Gasol da centro. Lo stesso Barea spesso darà fiato a Nash (che ha poca resistenza), trovandosi dunque a condurre anche il quintetto.

      @Charlie Baker

      E' quello che mi auguro. Anche io sono convinto che, nonostante l'altezza, Barea possa essere molto fastidioso in difesa. Ha una parte superiore del corpo molto forte e a giudicare dalla ragazza, anche quella inferiore del corpo dice la sua. Mi auguro che, come scritto sopra, dia elettricità ad una squadra in evidente stato sonnolento e che questa energia si propaghi. Ma solo il campo sarà giudice supremo.

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  4. La prima parte del post di Alp è da incorniciare, mi ha fatto ribaltare dalle risate.
    Su Barea, ripeto quando giá detto: ottima presa, sicuramente ben messo per le sue dimensioni, ma, come dice Alp, tre quarti di Nba gli tira in testa senza problemi.

    Barba, comunque credo che con questo roster (con il livello della panchina clamorosamente basso, soprattutto paragonato allo starting five) i quintetti misti siano inevitabili. Giocare con questa panchina in blocco é troppo rischioso

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    1. Nella mia 2Kstoria l'utilizzo in blocco della panchina è nell'ottica di creare un secondo quintetto, nonchè di preservare - utilizzandolo di meno - la salute del non più giovane starting five.
      Solo giocando un giocatore migliora - questo è il mio credo - e generalmente ho sempre avuto un utilizzo totale di tutti i dodici che vanno in campo.
      Questo ha naturalmente un prezzo, che si manifesta nelle sconfitte (soprattutto nella prima parte della stagione) molte probabilmente evitabili se solo si fosse dato più spazio agli starters.

      E' chiaro che qui si è però andati oltre. Non si parla più di 'sconfitte che possono anche essere messe in preventivo', ma di un serio rischio di non fare i playoff. Dunque è possibile l'utilizzo di quintetti misti, ma sarà comunque centellinato. La priorità di 'far crescere' giocatori come Papanikolaou (molto in difficoltà all'inizio, piano piano ora comincia a fare qualcosina), Meeks, Ebanks, Clark (e ora anche Sacre) rimane un punto centrale.

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  5. Concordo con Browns. Questi Lakers, per essere sfruttati appieno, devono necessariamente scoppiare tutto quel talento ammassato in due quintetti distinti. Non ha senso tenere Gasol ed Howard in campo assieme, e poi giocare con Sacre e Jamison. Oppure Nash e Bryant assieme e poi entrano Duhon (o Morris) e Meeks. Nei finali, devi sfruttare necessariamente tutto quel talento, ma se lo gestisci durante la gara questa squadra, secondo me, ribalta questi risultati in un secondo perché non vai sotto con nessuno...

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    1. Il problema principale di questa squadra è la lentezza di alcuni uomini cardine: Metta, Gasol e Jamison sono due passi indietro rispetto i corrispettivi del Primo Mondo e questo fa saltare tutto il reparto difensivo.In generale comunque non ci sono mai accoppiamenti gruviera: ad esempio Jamison non gioca mai a fianco di Gasol. Se c'è il catalano centro, nel ruolo di n°4 c'è sempre Clark, a volte anche Metta. Papanikolaou, quando lo faccio entrare, cerco di 'proteggerlo' dentro il quintetto (Nash, Kobe, Metta, Papanikolaou, Howard) per consentirgli di fare errori. Ora con Barea la batteria della panchina acquista comunque più caratura. Il campo dirà se sarà sufficiente o no.

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