"Rimettiamo insieme la vecchia banda. Facciamo qualche serata, facciamo un po' di grana, bang! Cinquemila bigliettoni". "Sì ma rimettere insieme la banda... insomma, non è mica tanto facile, Jake". "Ma che stai dicendo?" ..... "Si sono sciolti. Ora fanno tutti lavori rispettabili."
Saturday, December 29, 2012
Effetto Lo Hobbit
L’El Segundo Times spara a zero su Papanikolaou pubblicando le sue cifre impietose in prima pagina – 3,4 punti, 2,0 rimbalzi, 1,2 assist, 32,7% dal campo col 20% da tre – scrivendo sotto a caratteri cubitali “e questo sarebbe il Kukoc greco?”. L’El Segundo Times, taglia corto il Coach Zen, guardando un uovo si domanderebbe: e questo sarebbe un cigno? C’è invece una partita impegnativa a bestia da giocare allo Staples contro i giovani Cavaliers di Kyrie Irving. E’ un match-trappola, apparentemente non di cartello, ma nelle nostre condizioni di squadra con 7 vinte e 7 perse che sta per entrare nella parte più difficile del suo calendario una sconfitta contro i Cavs sarebbe pesantissima. Ci dominano. La scena e tutta loro nel primo tempo, fino a che nel terzo quarto non andiamo di ‘prostituscione intellettuale’ schierando zone (3-2 e 1-3-1) fino alla fine. Zone ferocissime, dove riusciamo a chiudere su ogni ribaltamento di lato. In attacco, oltre ad Howard Mvp statistico (18 punti, 8/10, 10 rimbalzi), è Barea che si prende la squadra in mano tirandoci fuori di peso dalle sabbie mobili. Il play portoricano finisce con 18 punti (seppur con 17 tiri) in una giornata dove Kobe è un po’ offuscato (19 con 8/17), anche se è sempre il Mamba nel finale, dopo il tiro del pareggio sbagliato da Cleveland, che indovina l’entrata, con fallo e libero aggiuntivo consegnandoci la quinta vittoria nelle ultime sei partite (101-97). E’ questo il ruolino di marcia dall’arrivo di Barea e dall’introduzione del ’23 Bulls slash post'. E anche Nash (oggi 14 punti e 7 assst) sta beneficiando dell'arrivo di Lo Hobbit: il canadese, giocando qualche minuto in meno rispetto ai tempi di quando c'era Blake, è più fresco.
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Pare che le cose si siano sistemate. Si prospetta un finale di stagione esaltante, anche perché ci saranno tutte sfide di cartello.
ReplyDeleteSu Papanikolau: è uno con personalità, ma non sempre basta. Fisicamente è molto indietro rispetto agli standard NBA, per quanto poco l'abbia visto, e in NBA una fisicità minima è obbligatoria per incidere su entrambi i lati del campo. Secondo me, per ora non è pronto per certi palcoscenici, ma questo non impedisce un po' di sano lavoro in palestra...Parte tutto da là, lavorandoci su, visto che personalità e talento non mancano, può venire fuori un bel giocatore.
La cosa che non si insegna e che ha Papanikolaou è il senso della posizione, soprattutto ora all'interno del '23 Bulls slash post'. Si fa trovare sempre libero. Il fatto è che con quelle percentuali di tiro (da wide-open, tra l'altro!) non la mette mai. Se avesse percentuali accettabili, farebbe già 8-10 punti di media.
DeleteAncora non è pronto, dici bene, anche dal punto di vista difensivo. E' inoltre rimasto invischiato nella terrificante partenza lacustre e in un contesto del genere sembrava ancora di più un pesce fuori d'acqua. E' come se Kukoc, secco come un chiodo, fosse approdato ai Bulls da 20enne.