Kobe Bryant ha davanti un muro giallo. Imperioso è il colpo
d’occhio che genera il pubblico della Oracle Arena, un frastuono accompagna il
#24 quando viene giù in attacco corricchiando, sul 118-117 per i Warriors, a
15” dalla fine. Klay Thompson ha appena segnato il 2/2 in lunetta del vantaggio, ma il Mamba sta venendo giù come Jordan, pronto ad affrontare
Thompson come Sua Maestà puntava ad affrontare Bryon Russell. Stesso lato, stessa zona del campo, stessi
palleggi ad aspettare il trascorrere giusto dei secondi. Kobe manda via tutti,
-9”..-8”... aspetta ancora..-6”..-5”.. parte in uno contro uno verso il centro
della lunetta..-4”..-3”.. palleggio d’incrocio, finta di tiro…-2”…Thompson
salta a vuoto…-1” Kobe totally wiiiiide-oooopeeeeeen… 2-1!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per i Warriors. Il tiro open di Bryant entra ed esce e Golden State si
prende garatre in mezzo ad una bolgia clamorosa. Noi usciamo a testa bassa, Kobe con lo sguardo vitreo. Loro sembravano spacciati sul -3 a 51” dalla fine, poi vengono fuori i due protagonisti del
match: David Lee, che chiuderà con 25 punti e 12 rimbalzi, segna da sotto il
116-117 a -30” e poi Klay Thompson, che intercetta una rimessa dei Lakers da
metacampo andandosi a prendere i due tiri liberi del vantaggio a 20” dalla
fine. Clamoroso Thompson, che fa la giocata della partita, chiude con 25 punti
e 10/18 dal campo, con ben 18 punti nel secondo tempo (immeritatamente l'Mvp è andato a Stephen Curry, che ha fatto 21 con 12 assist).
La gara è stata uno spettacolo. Lo sfondo sugli spalti è da
brividi, una marea gialla che si unisce al giallo del campo e delle divise dei
Warriors: le volte che le squadre si sorpassano e si pareggiano non si contano,
si viaggia a ritmi altissimi (59-59 all’intervallo, entrambe con tiri superiori al
55%) e soltanto nell’ultimo periodo Golden State prova la fuga, issandosi sul +8 del
106-98. Ma è un attimo. Kobe da tre rimette le cose in chiaro, il finale in
volata è l’unica soluzione. Ma il 32° punto del Mamba rimane solo nella sua
immaginazione: The Last Shot ‘alla Jordan’ ha un esito diverso rispetto al ’98.
E ora inseguiamo ancora.
L'atmosfera da Post Season è palpabile, cavolo! VOGLIO INIZIARE L'ASSO!!!
ReplyDeleteUn po' di superficialità nel gestire il +1, non si può perdere una palla del genere a così poco dal termine. Peccato per il "Last Shot", ma forse non era il momento esatto per farlo: la pressione, nonostante il +1 Warriors, non era al massimo, Kobe non era caricato a palla, come se ne valesse per l'anello...
Mamma mia, finale assurdo! Concordo con Charlie: quella palla non si deve perdere.
ReplyDeleteIl morso del Mamba stavolta non è arrivato, e i Warriors si confermano tua bestia nera: ora bisogna stare attenti in gara 4
@ Baker & Brown
ReplyDelete"Questi sono i playoff, baby, e tu non puoi farci niente" (cit.). La rimessa it's my fault, naturalmente. Imperdonabile, fatta con leggerezza. Thompson ha fatto comunque una rubata da campione! Su The Last Shot è andata male. Ma il vero dato è che su quattro partite disputate quest'anno contro i Warriors, ne abbiamo perse tre.
"Conoscendo" questi Lakers è impossibile preoccuparsi. Hanno nelle corde qualsiasi risultato e potrebbero rimontare anche un malaugurato 1-3, così come potrebbero sprofondare clamorosamente.
ReplyDeleteCerto che perdere la partita in questo modo...