Saturday, January 19, 2013

Western Conference Semifinals, game 4: LA Lakers - Oklahoma City Thunder


Era la nostra personalissima garasette, da giocare sul campo dei favoriti numeri uno, nella bolgia della Chesapeake Arena. Sotto 1-2, se avessimo perso oggi non ci sarebbe stata speranza. Ci serviva un’impresa, e l’impresa abbiamo fatto! Se garatre è il nostro rimpianto per lo spreco del +18, gara quattro è il nostro capolavoro. La miglior gara giocata dai Lakers quest’anno, considerando la posta in palio. Il match è di un livello tecnico-emotivo spaventoso, siamo all’apice del basket mondiale. Kevin Durant parte come aveva finito nella partita precedente: un mix di tutto, ci rovescia addosso un qualcosa come 18 punti con 8/9 al tiro nel primo quarto, dove vediamo anche una bimane rovesciata di Westbrook a difesa schierata con fallo e libero realizzato… Ci stanno massacrando? No, perché Kobe è nel ‘mood’ giusto e nei primi dieci minuti ha già generato più di venti punti, 10 reali, gli altri provenienti dai suoi 5 assist.  OKC è un arsenale nucleare, prova a criogenizzarci (56-48), Nash li riprende subito con due triple e per essere su di un risicato 56-62 all’intervallo dobbiamo tirare con uno spaventoso 69% dal campo ,cifra che varrebbe già un +30 contro una squadra normale.
Ma qui ci sono il meglio del meglio e quando si affrontano due squadre così, palesemente votate all’attacco, con giocatori così eleganti, viene fuori uno spettacolo della Scala. In za third period siamo noi che proviamo a fuggire (68-76, tripla di Metta), ma Durant non ci sta, rimette tutto in piedi e dissotterra ancora l’ascia di guerra. I Thunder sono sul +5 quando arriva l’ora di far entrare la nostra panchina, e non è una bella notizia, rischiamo il tracollo. E invece le nostre seconde linee tengono la botta, in particolare il pivot Sacre, che disturba diversi tiri in aiuto a KD35 e Westbrook, tenendoci li incollati. Visto che regge, prolunghiamo l’ utilizzo della panchina di qualche minuto in più del previsto, perchè vogliamo tutto il quintetto fresco e riposato per la volatona finale, e la scelta pagherà. A tre minuti dalla fine, con noi sotto di uno, Kobe, fresco e arzillo, entra, s’inventa il canestro, subisce fallo e segna il libero (98-100). C’è poi un tre secondi offensivo ai Thunder e Kobe, sul nuovo possesso Lakers, spara la tripla che mette a sedere tutta la Chesapeake Arena (98-103). In un minuto e mezzo facciamo il break di 11-3 che ribalta tutto. A -1’30, sul 100-103, Sefolosha ha 5-6 metri di spazio wide open da tre per pareggiare, prende il ferro e sul ribaltamento di fronte un certosino gioco a due tra Metta e Kobe con il Mamba finalizzatore segna il divario decisivo (100-105). I falli sistematici la fanno finire 104-111, pareggiamo la serie 2-2 con un break di 13-5 negli ultimi quattro minuti, ci riprendiamo il vantaggio del fattore campo con Bryant sovrano a quota 37 punti, 14/26 al tiro e 10 assist. Doppia doppia anche per Metta World Peace (12 punti, 10 rimbalzi), mentre non bastano i 30 + 7 rimbalzi con 12/16 al tiro di Durant, né 29 più 9 assist di Westbrook.

Anche tutte le altre serie sono sul 2-2: Memphis-San Antonio, New York-Brooklyn e Miami-Chicago!

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