Era la nostra personalissima garasette, da giocare sul
campo dei favoriti numeri uno, nella bolgia della Chesapeake Arena. Sotto 1-2,
se avessimo perso oggi non ci sarebbe stata speranza. Ci serviva un’impresa, e
l’impresa abbiamo fatto! Se garatre è il nostro rimpianto per lo spreco del +18,
gara quattro è il nostro capolavoro. La miglior gara giocata dai Lakers
quest’anno, considerando la posta in palio. Il match è di un livello
tecnico-emotivo spaventoso, siamo all’apice del basket mondiale. Kevin Durant
parte come aveva finito nella partita precedente: un mix di tutto, ci rovescia addosso
un qualcosa come 18 punti con 8/9 al tiro nel primo quarto, dove vediamo anche
una bimane rovesciata di Westbrook a difesa schierata con fallo e libero
realizzato… Ci stanno massacrando? No, perché Kobe è nel ‘mood’ giusto e nei
primi dieci minuti ha già generato più di venti punti, 10 reali, gli altri
provenienti dai suoi 5 assist. OKC è un
arsenale nucleare, prova a criogenizzarci (56-48), Nash li riprende subito con
due triple e per essere su di un risicato 56-62 all’intervallo dobbiamo tirare
con uno spaventoso 69% dal campo ,cifra che varrebbe già un +30 contro una
squadra normale.
Ma qui ci sono il meglio del meglio e quando si affrontano
due squadre così, palesemente votate all’attacco, con giocatori così eleganti,
viene fuori uno spettacolo della Scala. In za third period siamo noi che
proviamo a fuggire (68-76, tripla di Metta), ma Durant non ci sta, rimette
tutto in piedi e dissotterra ancora l’ascia di guerra. I Thunder sono sul +5
quando arriva l’ora di far entrare la nostra panchina, e non è una bella
notizia, rischiamo il tracollo. E invece le nostre seconde linee tengono la
botta, in particolare il pivot Sacre, che disturba diversi tiri in aiuto a KD35
e Westbrook, tenendoci li incollati. Visto che regge, prolunghiamo l’ utilizzo
della panchina di qualche minuto in più del previsto, perchè vogliamo tutto il
quintetto fresco e riposato per la volatona finale, e la scelta pagherà. A tre
minuti dalla fine, con noi sotto di uno, Kobe, fresco e arzillo, entra,
s’inventa il canestro, subisce fallo e segna il libero (98-100). C’è poi un tre secondi offensivo ai Thunder e Kobe, sul nuovo possesso Lakers, spara
la tripla che mette a sedere tutta la Chesapeake Arena (98-103). In un minuto e
mezzo facciamo il break di 11-3 che ribalta tutto. A -1’30, sul 100-103,
Sefolosha ha 5-6 metri di spazio wide open da tre per pareggiare, prende il
ferro e sul ribaltamento di fronte un certosino gioco a due tra Metta e Kobe
con il Mamba finalizzatore segna il divario decisivo (100-105). I falli sistematici
la fanno finire 104-111, pareggiamo la serie 2-2 con un break di 13-5 negli
ultimi quattro minuti, ci riprendiamo il vantaggio del fattore campo con Bryant
sovrano a quota 37 punti, 14/26 al tiro e 10 assist. Doppia doppia anche per
Metta World Peace (12 punti, 10 rimbalzi), mentre non bastano i 30 + 7 rimbalzi
con 12/16 al tiro di Durant, né 29 più 9 assist di Westbrook.
Anche tutte le altre serie sono sul 2-2: Memphis-San
Antonio, New York-Brooklyn e Miami-Chicago!
No comments:
Post a Comment