Friday, January 18, 2013

Western Conference Semifinals, game 3: LA Lakers - Oklahoma City Thunder


Gettare al vento diciotto punti di vantaggio e ritrovarsi ancora sotto nella serie. Garatre, se i Thunder dovessero passare il turno, sarà il rimpianto dei Lakers. Dwight Howard è inenarrabile, schiaccia in testa a OKC 25 punti nei primi 15 minuti partendo in palleggio dalla linea da tre e divelgendo il tabellone come Shaq ai tempi di LSU (“I cant believe it, I cant believe it”!  https://www.youtube.com/watch?v=riV3hvW8M64). Ibaka è demolito, si carica di falli e noi dominiamo di 18, 28-46 nel secondo quarto. La Chesapeake Arena, tutta tinta di blu elettrico in piena bolgia da playoff, è ammutolita e DH12, se continua di questo passo, va per i 60. Il dominio di Superman è talmente debordante - davvero non ci si spiega cosa gli sia preso in questa partita! - che ad un certo punto comincia a chiamare palla sulla linea da tre punti per distruggere gli avversari sul primo passo. Ed è qui che ci giochiamo la serie. Mentre Howard pensa al suo nuovo show, con il risultato di perdere palloni su palloni, Nick Collison comincia a lavorarci ai fianchi da sotto e porta OKC achiudere l’intervallo sotto solo di 6 (48-54). Il terzo quarto si apre con una nuova imperiosa schiacciata di Howard con 4° fallo pesantissimo di Ibaka (50-59), sembra il viacard per il nostro totale dominio sulla gara, e invece sarà il nostro ultimo momento di gloria. Russell Westbrook comincia ad attaccarci con penetrazioni incontenibili, Kendrik Perkins ‘comunica’ ad Howard che non è il caso di fare giochini con lui e DH12 sparirà dalla circolazione (solo 10 punti dopo l’intervallo), ma è soprattutto Kevin Durant che inizia a mettere in scena il suo show personale. A otto minuti dalla fine i Thunder, sotto di 18 nel secondo quarto, sono in vantaggio di sette (87-80) quando Bryant, solo undici punti nei primi tre quarti, comincia ad entrare in modalità Black Mamba. La fluidità, la sinuosità, la cinematografia dei canestri di Kobe sarebbero da rinchiudere sotto teca, un campionario di invenzioni che gli valgoni 13 punti nell’ultimo quarto e la parità a quota 101 a tre minuti dalla fine. Ed è qui che la Durantula ci pizzica: clamoroso tiro in sospensione di tabella, con fallo subito e libero realizzato, altra frustata dalla media in uscita da un blocco, altra sospensione ad uccellare World Peace, jump again l’azione dopo… KD35, in preda al sacro fuoco, chiude la questione da solo con 11 clamorosi punti negli ultimi due minuti e mezzo: dal 101-101 si passa al 111-103 a -1’16” e Durant, immarcabile, se la chiude con 40 punti, 17/29 e 7 rimbalzi. I trentacinque e 13 rimbalzi di Howard non servono a nulla. 2-1 Thunder, eravamo a +18... F U U U U C K ! ! ! ! !

3 comments:

  1. In gara 4 si decide il futuro della serie. Per me, hai i mezzi per portarti a casa l'intera posta in palio.
    Certo che contro questo KD si fa dura!

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    1. I suoi ultimi tre minuti sono stati una cosa assurda. Ha deciso che ad un certo punto era arrivato il momento di chiuderla, e l'ha chiusa. Non abbiamo neanche avuto modo di capire cos'era successo: bum, bum, bum e tanti saluti. Devastante.
      Ma noi non possiamo sprecare un +18 in una gara di simile importanza...

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  2. Verissimo. Il +18 sprecato grida vendetta. Però, essere arrivati sul +18 è già un segnale positivo.
    In ogni caso, questa squadra ha la forza per battere i Thunder, ma anche i Thunder hanno la forza di battere te. È uno scontro alla pari, vincerà chi ne avrà di più.

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