Poi a LA LA Land arriva Philadelphia e qui giochiamo una
gara sui livelli di quella natalizia, ormai famosa, a San Antonio. La caratura degli
avversari è ovviamente diversa (i Sixers arrivano allo Staples Center con ben
19 sconfitte in stagione), ma noi eseguiamo il ’23 slash post’ alla perfezione
e per la prima volta si vedono finalmente i Lakers difendere! La gara va in
archivio nel terzo quarto quando siamo anche a +21 e poi finisce 101-89, una delle rare partite dove concediamo meno di
novanta punti. Il trio che ci ha guidato ad Indianapolis si ripete anche qui:
Kobe 32, Nash 17 punti, Howard 17 rimbalzi.
Siamo 16-9 e mancano quattro partite alla fine: New York
allo Staples, poi due trasferte consecutive a Phoenix e Oklahoma City e l’ultima
a L.A. contro Dallas. Siamo secondi a Ovest a sole quattro partite dalla fine
eppure non c’è ancora la matematica qualificazione alla post-season. Le
squadre, infatti, sono tutte ammassate e noi siamo circondati da mine di
profondità, ovvero due squadre con le quali abbiamo perso lo scontro diretto
(Warriors e Nuggets) e gli stessi Thunder e Mavs. Siamo secondi, sì, ma se
perdiamo contro OKC e DAL, a causa della
classifica avulsa, potremmo retrocedere anche tra il sesto e il settimo posto. Comunque sia, gli occhi inceneritori di Kobe frustrato per la situazione gialloviola sono ora un lontano ricordo.
Olè, la classica barba-stagione ;)
ReplyDeleteDopo l' inizio stagione indecoroso hai cambiato marcia, poco da dire: prima solo sul piani dei risultati, ora anche sul piano del gioco, visto che le vittorie sono anche convincenti.
Bene così, stai trovando la quadratura del cerchio proprio in vista dei PO!
@Browns
ReplyDeleteNella forma sembra la solita regular season barbatrucchica, ma nella sostanza verrà ricordata per parecchio.
Nelle altre season la partenza lenta, infatti, era da attribuire anche all’utilizzo della panchina per testarla: alcune gare venivano perse perché i panchinari giocavano troppo, era una ‘tara’ da pagare per far giocare di più le seconde linee. Il primo mese di campionato veniva preso quasi come se fosse pre-season, talmente era ancora lontana la fase decisiva, però lo schema c'era già, l'intesa c'era già, etc... etc... dunque si trattava solo di aspettare l’’upgrade’ della panchina (che arrivava improvviso dopo tot partite giocate) e aumentare i giri del motore quando il campionato entrava nel vivo.
Ma in questa stagione è stato diverso: la crisi era veramente serissima, ci impegnavamo al massimo, utilizzavamo molto i titolari e uscivamo ad esempio da Chicago sotto di quaranta. Mai nella mia storia sono partito con sei sconfitte nelle prime nove partite, mai avevo perso quattro gare consecutive. La situazione era più seria di quando, nel 2K12, fallimmo l’ingresso ai playoff nella stagione dove avevamo Michael Beasley. Nemmeno lì partimmo con 3-6, nemmeno in quel disastrato campionato facemmo 4 “L” in fila.
Questa stagione verrà ricordata perché ha svoltato grazie ad uno schema, il '23 slash post' al quale, presto, dovrò dedicare un… 'post'. E questa è la soddisfazione massima per un allenatore. Vero, c’è anche Barea che ha dato più energia dalla panchina, ma con il solo J.J., ridotti com’eravamo, non saremmo andati ai playoff.
ALERT ALERT
Il Sommo Albys ha scoperto una voce negli sliders che cambia radicalmente la fluidità dei giocatori, togliendo ogni microscopico micro scattino ancora esistente e rendendo i movimenti smooth al massimo, come vedere una partita in tv. Bisogna mettere a il valore a 0 nella voce “Rapidità”, sia allo User sia alla CPU. Provare per credere! Amazing.
Questa squadra è però ancora enigmatica. Non si passa da brocchi a campioni in due partite. Vale il discorso precedentemente fatto. Per talento, questa squadra comanda, ma ancora risulta difficile chiamarla "squadra". Nei playoff può uscire subito o vincere in scioltezza...Lakers 2004.
ReplyDeleteNo doubt! Infatti il 'titolometro' non lo misuro in base alle vittorie di regular season, ma alla difesa. Inoltre queste vittorie, seppur in una striscia importante, sono arrivate come sono arrivate. La gara di Miami era persa, e se avessimo perso quella, a quest'ora stavamo parlando di una squadra che si arrabattava tra il sesto e il settimo posto.
DeleteAbbiamo dominato solo contro San Antonio (Toronto e Detroit, le altre due vittorie larghe dell'anno, non le considero) e moltissime partite le abbiamo vinte negli ultimi secondi. Siamo secondi, se ci andava male qualche finale in volata eravamo probabilmente ottavi-noni. Credo che su questa squadra non ci saranno risposte definitive nemmeno se dovesse vincere l'anello.